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Nel dibattito economico globale, la creatività è sempre più vista come motore di valore. Anche il settore ittico si trova oggi a dover affrontare questa sfida: la creatività non è più una dimensione accessoria, ma un fattore determinante per rafforzare la reputazione, costruire fiducia e distinguersi in un mercato competitivo.

Perché la creatività è diventata urgente

A Milano, durante l’ultima edizione di Creativity4Better, esperti internazionali hanno evidenziato come innovazione, narrazione e inclusione siano leve in grado di trasformare le aziende in organizzazioni resilienti. Una lezione che riguarda da vicino la filiera ittica.

Il consumatore contemporaneo, infatti, non si accontenta della qualità intrinseca del prodotto. Vuole conoscere la provenienza, i processi di lavorazione, l’impatto ambientale e sociale delle produzioni. In questo contesto, la creatività nel settore ittico è chiamata a costruire un racconto coerente e verificabile, capace di affiancare i dati alla capacità di coinvolgere emotivamente.

Storytelling e packaging: quando la forma diventa sostanza

Negli ultimi anni alcuni player della filiera hanno già sperimentato con successo percorsi narrativi. Pensiamo al caso delle aziende di conserve spagnole che hanno puntato su packaging distintivi e storytelling territoriale, trasformando un prodotto tradizionale in un oggetto di lifestyle.

Anche in Italia emergono segnali interessanti. Alcune cooperative siciliane hanno valorizzato la storia dei pescatori e la tracciabilità delle catture come elementi centrali della comunicazione. Qui la creatività non è decorazione, ma strumento operativo per trasmettere trasparenza e identità culturale.

Accessibilità e fiducia: non più opzioni

La spinta verso l’inclusione e l’accessibilità non riguarda solo le big tech, ma investe anche il settore agroalimentare. Etichette leggibili, informazioni chiare sul metodo di pesca e indicazioni pratiche di utilizzo diventano fattori competitivi.

Il packaging inclusivo, ad esempio, non serve solo a rispondere a requisiti normativi, ma amplia il bacino di consumatori, rafforza la fiducia e riduce i rischi di incomprensione. Nel settore ittico, dove trasparenza e sicurezza alimentare restano temi centrali, la creatività diventa un supporto per rafforzare la fiducia del consumatore..

Dal digitale al banco del pesce: continuità necessaria

La comunicazione non si gioca più su un unico canale. La filiera ittica deve saper integrare strategie digitali, campagne social e presenza fisica nei punti vendita. Video brevi che mostrano il lavoro a bordo, QR code che rimandano a schede dettagliate, narrazioni coordinate tra online e scaffale della GDO: tutto questo contribuisce a creare un’esperienza coerente.

Un consumatore che riconosce il marchio sullo smartphone e poi lo ritrova al banco, con le stesse informazioni chiare e rassicuranti, è più incline alla scelta e al riacquisto. Senza questa continuità, la fiducia si interrompe e l’investimento comunicativo perde efficacia.

Un’agenda per il futuro della filiera

Trasformare queste intuizioni in pratica richiede metodo. La creatività nel settore ittico deve poggiare su tre pilastri: governance dei messaggi lungo tutta la filiera, misurazione dei risultati e investimenti mirati in competenze.

Non servono grandi campagne spot, ma progetti continuativi che parlino di sostenibilità reale, sicurezza alimentare, innovazione nei processi e valore delle comunità locali. Il settore ha storie autentiche e potenti, ma spesso disperse. Organizzarle, raccontarle e sostenerle con dati certificati è oggi la vera sfida competitiva.

La lezione che arriva dal confronto internazionale sulla comunicazione è chiara: creatività, inclusione e narrazione non sono slogan, ma strumenti strategici. Per il settore ittico, il tempo delle sperimentazioni isolate è finito. È il momento di adottare un linguaggio comune, credibile e accessibile, che sappia raccontare la forza della filiera e al tempo stesso generare valore per le imprese, per i territori e per i consumatori.

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L’articolo Creatività nel settore ittico: da strumento di marketing a leva strategica proviene da Pesceinrete.

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