Riflessioni sullo stato attuale della pesca. Pt 4 – Nella quarta e unltima parte del nostro approfondimento sul settore della pesca in Italia, abbiamo il privilegio di intervistare la presidente di PescAgri, Rosa Giovanna Castagna. Questo progetto editoriale si propone di illuminare gli aspetti salienti del complesso scenario ittico italiano, prendendo in considerazione le nuove regolamentazioni, le sfide che insistono sul mercato e le crescenti preoccupazioni legate al cambiamento climatico.
L’analisi, sviluppata con il prezioso contributo delle principali associazioni italiane di categoria, si propone di esaminare attentamente le dinamiche che hanno caratterizzato questo periodo cruciale. Lo scopo è offrire una visione approfondita di come tali fattori abbiano plasmato il panorama della pesca a livello nazionale.
Quali sono le sfide più significative che l’industria della pesca ha affrontato durante il 2023?
I cambiamenti climatici, la pressione antropica insostenibile, hanno aggravato ulteriormente il già delicato equilibrio nell’ambito delle attività di prelievo delle biomasse. La riduzione della biodiversità sta rendendo e renderà necessaria un’attività di prelievo misurata con assegnazione di zone di pesca e di quote, indubbiamente dovuta, ma che rende ancora più complessa la sostenibilità aziendale, compromessa in molte aree dalla presenza del granchio blu, specie allogena che ha determinato, oltre ad un grave danno all’ecosistema con perdita di biodiversità autoctona, gravi danni agli allevamenti.
Come valutate l’impatto delle normative che regolano il settore pesca sull’intero sistema produttivo?
Le normative che regolano il settore della pesca stanno rendendo ancora più complessa l’interpretazione giuridica amministrativa in un settore dove la consapevolezza di una metodologia sostenibile non è stata ancora del tutto diffusa.
In che modo state promuovendo pratiche sostenibili nel settore della pesca?
Il miglioramento del sistema passa indubbiamente attraverso attività di formazione nel settore al fine di rendere comprensibili tutte le pratiche rivolte alla sostenibilità e le sfide future che interverranno nel settore, promuovendo anche le opportunità che queste sfide possono potenzialmente includere.
Quali opportunità vedete per la crescita e lo sviluppo del settore?
La digitalizzazione e il grado di tecnicizzazione del settore saranno fondamentali per lo sviluppo; il rinnovo della flotta con strumenti innovativi e tecnologicamente avanzati potranno contribuire alla crescita, nonché politiche mirate al rinnovamento generazionale che oggi risulta un ostacolo prepotente all’ammodernamento complessivo.
Come affrontate i problemi ambientali e la pressione per ridurre l’impatto ecologico delle attività di pesca?
Attraverso le misure gestionali su scala regionale e individuare adeguatamente misure conservative per le zone di esercizio assegnate con programmi di monitoraggio, osservazione, rilevazione dati biologici, biometrici, antropici da parte dei soggetti integrati a bordo
In che modo state collaborando con le istituzioni governative per influenzare le politiche che riguardano il settore?
Siamo stati sempre presenti e collaborativi/propositivi a tutte le attività programmate e sviluppate dai tavoli istituzionali (DPA ; Regione; GAL).
Quali iniziative avete messo in campo o metterete in campo per migliorare la qualità e la sicurezza dei prodotti ittici offerti sul mercato?
Promozione delle realtà innovative rispetto alla tracciabilità e alla legislazione conforme alla sicurezza alimentare dei prodotti ittici, divulgazione delle informazioni necessarie al consumatore sul riconoscimento delle proprietà del prodotto acquistato e tracciamento della filiera.
Come state incoraggiando l’innovazione nel settore, sia dal punto di vista tecnologico che delle pratiche commerciali?
Ci siamo prefissati nei programmi futuri di promuovere best-practice all’interno delle attività divulgative e di comunicazione, interessando quanto più possibile direttamente le aziende.
In che modo affrontate la questione della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (IUU) e come potrebbe essere migliorata la collaborazione tra il settore privato e le autorità governative per contrastarla?
Si stanno svolgendo a livello nazionale e introducendo nella ramificazione regionale le expertise comunicative al fine di divulgare la regolamentazione applicativa, le già proposte attività di vigilanza e controllo a bordo di tute le imbarcazione sensibili ai rischi di illegalità per evitare la pesca IUU.
Quali sono le vostre prospettive sulla digitalizzazione nel settore della pesca, e quali benefici o sfide prevedete per i vostri associati?
Nell’ambito della digitalizzazione, PescAgri ha promosso coi propri iscritti attività di formazione per introdurre e familiarizzare una consapevolezza delle regole da applicare e delle opportunità da cogliere.
Quali azioni avete previsto per “ringiovanire” il settore e renderlo attrattivo per le nuove generazioni?
Le attività di flotta potrebbero migliorare le performance introducendo giovani seguiti da tutor istituzionali per un cambio di rotta programmato e con la programmazione di incubatori di idee attraverso le ramificazioni regionali al fine di portare al comitato consultivo realtà imprenditoriali sostenibili e innovative.
Riflessioni sullo stato attuale della pesca. Pt 4
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