Autore: Andrea Martire Pagina 3 di 9

Oggi è la Giornata Mondiale del tonno

Metà del tonno pescato viene da fonti certificate sostenibili

Ogni anno vengono sbarcati 2,8 milioni di tonnellate di tonno proveniente da attività di pesca certificate MSC, pari alla metà delle catture globali. Un aumento reso possibile anche dalla certificazione, negli ultimi 5 anni, di otto nuove attività di pesca valutate sostenibili secondo lo Standard MSC per la pesca sostenibile; tra queste troviamo la Kyowa-Meiho, la prima pesca giapponese del tonno con reti a circuizione a ottenere la certificazione; la pesca del tonno rosso australe australiano; e la pesca del tonno dell’Atlantico del Senegal, la prima in Africa occidentale a soddisfare lo Standard MSC.

MSC Marine Stewardship Council è un’organizzazione non profit che promuove la salute degli oceani attraverso un programma per la pesca sostenibile basato sulla Teoria del cambiamento, che vede pescatori,
aziende del settore ittico e consumatori uniti in un circolo virtuoso capace di promuovere miglioramenti nella pesca attraverso un aumento della domanda di prodotti ittici da fonti sostenibili.

I volumi sostenibili

Il volume di tonno MSC venduto nel mondo è cresciuto del 24% su base annua arrivando a quasi 300.000 tonnellate metriche al 31 marzo 2025, secondo i nuovi dati pubblicati da MSC nell’ultima edizione del suo Sustainable Tuna Yearbook. I dati comprendono il tonno venduto nelle categorie fresco, surgelato, in conserva, in piatti pronti o pet food.

In Italia si è registrato un aumento del +256% del volume di tonno certificato MSC negli ultimi 4 anni, pari a 13.000 tonnellate di materia prima certificata1. Un aumento che testimonia la resilienza e la centralità
della sostenibilità nell’operato dei principali operatori del settore, nonostante la contrazione del mercato, le sfide legate all’inflazione e l’aumento dei costi produttivi.

Le quote in vendita in Italia

Il tonno certificato rappresenta in Italia il 20% dei volumi totali di prodotto ittico MSC; di questi oltre il 91% è utilizzato per il tonno in conserva, in linea con il mercato nazionale.

Sugli scaffali della grande distribuzione italiana sono presenti oltre 200 referenze di tonno certificato MSC in un’ampia gamma di prodotti che vanno dalla classica conserva, alle insalate di tonno e ai tramezzini. Analizzando le specie, è interessante notare come quest’anno per la prima volta il tonnetto striato abbia superato il tonno a pinne gialle, arrivando a rappresentare il 56% del volume totale di tonno certificato MSC nel nostro Paese.

Il tonno, gigante del mare

Giunta la proroga per individuare i destinatari del PNT 2025 – 2027

Posposti i i termini indicati all’art. 1 del D.M. n. 155973 del 4 aprile 2025

Prorogata al 30 aprile la scadenza per presentare la candidatura a beneficiario del Programma Nazionale Triennale della pesca e dell’acquacoltura 2025 – 2027.

Proroga termini presentazione “INDAGINE ESPLORATIVA”

Pesce azzurro e Feamp, gli alleati degli italiani

Vantaggi per tutti: perché le proteine del pesce sono l’elemento chiave di una dieta vincente

Gli italiani devono molto al pesce. Uno dei caposaldi della dieta perfetta, infatti, sono le proteine del pesce che, abbinate alle altre come pasta, pane, latticini e uova garantiscono anche il giusto apporto di carboidrati, fibre e vitamine. Non può mancare l’olio extravergine di oliva, che amplifica ancora di più gli straordinari effetti sull’organismo degli acidi grassi monoinsaturi presenti nel pesce.

Il pesce azzurro è di grande importanza

Mare, sinonimo di biodiversità

Ed il nostro mare è uno scrigno di biodiversità. Il Mediterraneo è ricco di diverse specie di pesce azzurro, dai più definito “pesce povero” erroneamente, in quanto palamita, tombarello, acciuga, sgombro, aguglia e sardina sono risorse dalle indubbie qualità nutrizionali: contengono proteine nobili, vitamine del gruppo B, ma anche sali minerali come calcio, fluoro, ferro e fosforo. Inoltre, sono altamente digeribili, grazie all’assenza di grassi saturi.

Pesce azzurro e sostenibilità

Ma scegliere il pesce azzurro è anche un modo per contribuire alla sostenibilità del mare. Le peculiarità nutrizionali di questa risorsa, i suoi abbinamenti e le sue trasformazioni culinarie, sono oggetto di continua attenzione da parte del Programma Operativo del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP), uno strumento finanziario ideato per una crescita sostenibile e inclusiva dei settori della pesca e dell’acquacoltura nell’Unione Europea. Il Programma Operativo è gestito dal MASAF, in particolare dalla Direzione Generale della pesca marittima e dell’acquacoltura, che investe in progetti all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione, per far emergere modelli vincenti sul fronte nutrizionale e socioculturale. L’approccio parte da una consapevolezza: le risorse del mare vanno salvaguardate attraverso un utilizzo sostenibile e condiviso, con programmi di gestione che sfruttino le conoscenze scientifiche a supporto dell’occupazione e dell’economia.

Feamp e infrastrutture

A beneficiare di questo strumento è la comunità. Il FEAMP si occupa di consolidare e potenziare le infrastrutture portuali a servizio della pesca, per aiutare le imprese del settore a recuperare un’adeguata redditività ed essere concorrenziali, a livello nazionale e internazionale. La politica comune della Pesca ha come obiettivo lo sviluppo di attività di acquacoltura nei territori e nei mari, per creare economia, occupazione e benefici sociali. E’ la produzione controllata di organismi acquatici, la coltivazione dell’acqua salata, salmastra o dolce finalizzata alla raccolta di pesci, molluschi, crostacei e alghe. Un’attività che, insieme a tutto il patrimonio di conoscenze, esperienze, eccellenze e cultura, è all’avanguardia in Europa per la forte integrazione di filiera in azienda e l’eccellente qualità delle produzioni.

Il pesce è un elemento tradizionale della nostra dieta

Infine, la pesca sostenibile, industriale o artigianale che sia, non entra in conflitto con la conservazione della biodiversità marina, evitando così un impatto negativo sulle specie e sugli ecosistemi. In compenso, contribuisce sempre di più a mantenere viva quella cultura gastronomica che è ormai uno stile di vita per tutti noi.

Indagine per individuare i destinatari del PNT

Appena uscito il decreto

E’ stato appena pubblicato sul sito del Masaf il decreto volto ad individuare i potenziali beneficiari del prossimo Programma Nazionale Triennale della pesca e dell’acquacoltura, per il periodo 2025 – 2027.

Ecco il link per recuperare il D.D. ed il relativo allegato:

D.D. numero 155973 del 04.04.2025

Zes unica, le modalità di invio della comunicazione

Notizia importante

Tutte le imprese del comparto della pesca e dell’acquacoltura che intendono beneficiare del credito di imposta “Zes Unica” devono comunicare all’Agenzia delle Entrate, nel periodo che va dal 31 marzo al 30 maggio, l’ammontare delle spese sostenute dal 1° gennaio 2025 e anche tutte quelle che intendono sostenere fino al 15 novembre 2025.

Il modello di comunicazione da utilizzare è quello approvato con il Provvedimento Prot.N.25986/2025, da inviare esclusivamente per via telematica utilizzando il software “ ZES UNICA AGRICOLA 2025”.

Entro cinque giorni dalla data di presentazione della comunicazione verrà rilasciata ricevuta che ne attesta la presa in carco, ovvero lo scarto, specificando in quest’ultimo caso le relative motivazioni. 

Inoltre, tutti coloro che hanno presentato la comunicazione entro il 30 maggio 2025 dovranno inviare all’Agenzia delle Entrate, a pena di decadenza, la comunicazione integrativa attestante l’avvenuta realizzazione entro il 15 novembre 2025 degli investimenti. I termini entro cui inviare la comunicazione integrativa vanno dal 20 novembre 2025 al 2 dicembre 2026

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