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La Commissione Bilanci del Parlamento europeo ha detto no ai tagli proposti dal Consiglio europeo al bilancio 2026.
Come dichiarato dal vicepresidente Giuseppe Lupo (PD) nel suo comunicato stampa, la Commissione ha respinto tagli per un totale di 1,3 miliardi di euro che avrebbero inciso su programmi cardine dell’Unione come EU4Health, Horizon Europe, Erasmus+ e il FEAMPA, il Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura.

Una scelta politica chiara, che segna la volontà di mantenere una linea pro-investimenti e non di austerità, in linea con le raccomandazioni del recente Rapporto Draghi sulla competitività europea.

Un segnale per il settore della pesca

Per la filiera ittica europea, e per quella italiana in particolare, la difesa del FEAMPA ha un valore strategico.
Il fondo rappresenta la principale leva comunitaria per sostenere la transizione ecologica del comparto, l’ammodernamento della flotta, la tracciabilità del pescato e lo sviluppo dell’acquacoltura sostenibile.
Il voto della Commissione Bilanci tutela la continuità di questi investimenti e preserva la capacità degli Stati membri di dare attuazione ai programmi già avviati.

Il rigetto dei tagli, spiega Lupo, dimostra che “la maggioranza europeista del Parlamento europeo vuole attuare una politica di investimenti e non di tagli”.
Una linea che trova consenso anche tra le marinerie e le imprese ittiche, da tempo preoccupate per i ritardi nell’erogazione dei fondi e per la complessità dei meccanismi di accesso.

Un bilancio che guarda alla crescita

La decisione della Commissione Bilanci non riguarda solo la pesca, ma l’intero assetto del bilancio 2026.
Oltre al FEAMPA, sono stati salvaguardati i programmi per la salute, la ricerca e la formazione, così come le misure per l’agricoltura, l’ambiente e la politica di vicinato, con particolare attenzione alle emergenze in Medio Oriente e in Ucraina.
È il segnale di una visione europea che preferisce sostenere le filiere produttive, la sicurezza alimentare e l’innovazione, piuttosto che ridurre la spesa pubblica.

Il voto in Commissione è solo il primo passo. La posizione sarà ora sottoposta alla plenaria del Parlamento europeo, prevista per ottobre, che dovrà confermare la linea anti-tagli prima dell’avvio del negoziato finale con il Consiglio.
Ma la direzione è chiara: l’Europa sceglie di investire nella crescita, e il mare — con le sue filiere produttive e ambientali — resta parte integrante di quella strategia.

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L’articolo Bilancio UE 2026, la Commissione Bilanci difende la pesca europea e boccia i tagli del Consiglio proviene da Pesceinrete.

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