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Federpesca: “Il riconoscimento Unesco premia anche le nostre filiere ittiche”

Federpesca: “Il riconoscimento Unesco premia anche le nostre filiere ittiche”

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cucina italiana

“Esprimiamo con orgoglio e soddisfazione le nostre più sentite congratulazioni al ministro Francesco Lollobrigida per il prestigioso riconoscimento conferito alla cucina italiana”. Lo dichiara la direttrice di Federpesca Francesca Biondo, commentando l’iscrizione della cucina italiana alla Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’Unesco.

Questo risultato storico – la prima volta al mondo che una cucina nazionale ottiene il titolo nella sua interezza – conferma la qualità e la ricchezza della tradizione gastronomica italiana, frutto di un mosaico di territori, saperi e culture tramandati nel tempo.

“In questo contesto – ha proseguito la direttrice – vogliamo sottolineare come anche il comparto del prodotto ittico italiano rappresenti un’eccellenza pienamente in linea con i valori che questa nuova denominazione Unesco intende valorizzare: professionalità degli operatori, filiere di pesca responsabili, sicurezza alimentare, qualità e salubrità del prodotto, rispetto per l’ambiente e per il lavoro, approvvigionamento equo e consapevole”.

La filiera nazionale della pesca, sottolinea Federpesca, incarna infatti i principi di sostenibilità, tradizione e qualità che il riconoscimento intende tutelare.

“Il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio immateriale rappresenta anche un’opportunità unica per rafforzare e promuovere le nostre filiere agroalimentari e ittiche, valorizzando non solo i piatti, ma le comunità, i territori, le tradizioni, le storie di famiglie e imprese che ogni giorno rendono viva la nostra cultura alimentare”, ha concluso la direttrice.

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Pesca 2026: Italia verso una proposta unitaria all’Agrifish. ANAPI Pesca: “Servono dati aggiornati e misure stabili”

Pesca 2026: Italia verso una proposta unitaria all’Agrifish. ANAPI Pesca: “Servono dati aggiornati e misure stabili”

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Pesca 2026
Credito: ANAPI Pesca

La riunione al MASAF sulla gestione dello sforzo di pesca 2026

Si è svolta al MASAF la riunione convocata dal Sottosegretario La Pietra per definire la posizione italiana sulla gestione dello sforzo di pesca 2026 per West Med e Adriatico.
La Pietra ha contestato il taglio del 64% delle giornate di pesca per lo strascico proposto dalla Commissione UE, definendolo «ingiustificato e basato su dati obsoleti», in attesa della nuova analisi scientifica del CNR che mostra un miglioramento degli stock e criticità limitate a poche specie.

Le misure che l’Italia proporrà all’Agrifish

L’Italia proporrà un pacchetto di misure compensative da reinserire o ricalcolare, tra cui:

  • il divieto oltre 800 metri;
  • il corretto riconoscimento del fermo biologico di quattro settimane;
  • la compensazione per le reti gemelle;
  • le chiusure per giovanili;
  • la quantificazione dello sforzo ridotto dal fermo definitivo.

Obiettivo: evitare riduzioni eccessive e garantire un equilibrio tra sostenibilità biologica ed economica.

Le proposte tecniche e socio-economiche di ANAPI Pesca

Durante la riunione, ANAPI Pesca ha presentato una piattaforma articolata di proposte tecniche e socio-economiche, tra cui:

  • il ritorno a un modello di gestione simile al 2023, ritenuto più sostenibile e flessibile;
  • un sistema di micro-aree dinamiche basate su indicatori scientifici;
  • un modello nazionale per il calcolo delle giornate perse della piccola pesca;
  • l’implementazione delle AZA nella pianificazione dello spazio marittimo.

L’intervento della Direttrice Generale Mele

La Direttrice Generale di ANAPI Pesca, Dott.ssa Mele, ha evidenziato l’urgenza di «un approccio stabile, fondato su dati aggiornati e sulla sostenibilità economica delle imprese», i cui margini si sono ridotti drasticamente negli ultimi anni e che necessitano della collaborazione attiva dei pescatori e delle marinerie.

Da qui la proposta di convocare gli Stati Generali del Mare e della Pesca, non come il classico sciopero/protesta contro un Governo nazionale che non li supporta di fronte a un’Europa che non li “sopporta”, ma come una protesta ragionata e ponderata, in cui le conclusioni siano guidate dai pescatori verso la politica, e non calate dall’alto sulla Pesca.

Tutela delle marinerie italiane e mobilitazione condivisa

Secondo il Direttore Generale di ANAPI Pesca, c’è l’esigenza di organizzare un’azione di forte impatto politico, che dimostri la tutela delle marinerie italiane.
L’obiettivo è superare l’immagine dei contestatori considerati incolti o polemici, mostrando alla Comunità Europea una mobilitazione socio-economica condivisa da tutti i sistemi.

La posizione che l’Italia porterà all’Agrifish dell’11 dicembre

Il Ministro Lollobrigida presenterà all’Agrifish dell’11 dicembre una proposta unitaria, che integra:

  • le analisi del MASAF,
  • le istanze delle marinerie,
  • e le proposte di ANAPI Pesca.

Obiettivo: difendere la pesca mediterranea e assicurare continuità e dignità alle imprese del settore.

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Pesca, Legacoop Agroalimentare: no alla proposta UE di riduzione delle giornate di pesca a strascico

Pesca, Legacoop Agroalimentare: no alla proposta UE di riduzione delle giornate di pesca a strascico

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Legacoop Agroalimentare

Non piace a Legacoop Agroalimentare, che ha partecipato al Tavolo convocato al Masaf e presieduto dal sottosegretario Patrizio La Pietra, la proposta avanzata dalla Commissione europea, che prevede una riduzione del 64% delle giornate di pesca a strascico, misura definita “ingiustificata e inaccettabile” dal sottosegretario.
Legacoop Agroalimentare condivide la valutazione di La Pietra e la posizione che il Governo italiano porterà al prossimo Consiglio Agrifish sulle possibilità di pesca nel Mediterraneo occidentale per il 2026.

La posizione del Governo italiano

Il Governo ha annunciato che contesterà in sede europea la proposta, supportando le proprie valutazioni con nuovi dati scientifici aggiornati, rilevando inoltre l’assenza, per il 2026, delle compensazioni previste negli anni precedenti e sottolineando diverse incongruenze legate al fermo biologico e alla riduzione strutturale della flotta.

Impatti sulla filiera e sulle comunità costiere

Nel corso dell’incontro, Elena Ghezzi, responsabile Pesca e acquacoltura di Legacoop Agroalimentare, ha evidenziato come il tema delle possibilità di pesca «non possa essere considerato solo una questione tecnica per biologi o un’espressione matematica.
Le scelte sulle giornate di pesca impattano direttamente sulla vita dei pescatori, delle cooperative, delle imprese della filiera ittica nazionale e dei settori collegati: dalla ristorazione ai mercati ittici, fino ai servizi».

Ghezzi ha ribadito che «la sostenibilità – ambientale, sociale ed economica – deve camminare su tre gambe allo stesso livello. Sbilanciarsi su un solo pilastro rischia di compromettere l’equilibrio complessivo e di danneggiare interi territori che vivono di pesca».

Collaborazione per una posizione italiana condivisa

Legacoop Agroalimentare ha confermato la propria disponibilità a collaborare per contribuire alla definizione di una posizione italiana rigorosa sul piano scientifico, ma anche attenta alla tenuta socio-economica del settore e al futuro della marineria nazionale.

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InterMoma leader della crescita 2021-2024

InterMoma leader della crescita 2021-2024

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InterMoma
Luca Intermite, CEO di InterMoma

InterMoma ai vertici della classifica Leader della Crescita

Ha solo quattro anni di vita ma è già diventata grande. Ed è cresciuta così velocemente, perdipiù in un mercato stabile e maturo, da mettersi in luce come una delle aziende più dinamiche d’Italia.
A riconoscere l’exploit di InterMoma è l’edizione 2026 del rapporto “Leader della crescita” elaborato da Sole 24 Ore – Statista.
Dall’analisi di un ampio set di informazioni economico-finanziarie relative al triennio 2021-2024, InterMoma è risultata l’azienda italiana del settore alimentare con il maggior sviluppo, con un CAGR superiore al 218%, e la quarta nella classifica assoluta italiana dei Leader della Crescita 2026.

Visione aziendale e posizionamento strategico

“Questo risultato ci rende orgogliosi e ci spinge a proseguire lungo il percorso intrapreso – dichiara Luca Intermite, CEO di InterMoma – La nostra azienda è nata con un obiettivo chiaro: offrire alla distribuzione più qualificata una proposta molto specializzata di assortimento nel mercato delle conserve ittiche per le private label, proponendo anche referenze nuove rispetto a quelle già presenti a scaffale, ma sempre con un attento e mirato rapporto qualità prezzo”.

“La proposta di InterMoma si distingue per innovazione e valore aggiunto, elementi che la rendono particolarmente interessante per i nostri partner”.

Ricavi in forte crescita e modello di business

La profonda conoscenza della filiera delle conserve ittiche e la capacità di individuare i prodotti giusti per soddisfare le nuove richieste del retail e dei consumatori hanno permesso a InterMoma di crescere rapidamente, passando da 0,5 milioni di euro di ricavi nel 2021 ai 18 milioni di euro nel 2024.

Leadership ed esperienza nel settore

Mettendo a frutto oltre trent’anni di esperienza nel settore delle conserve ittiche, Luca Intermite ha lasciato il suo ruolo di manager per diventare imprenditore e oggi guida InterMoma come CEO.
L’azienda seleziona e distribuisce conserve ittiche provenienti da una filiera trasparente e tracciabile, che rispetta il mare e le persone, individuate con competenza e responsabilità nelle aree più vocate del mondo.

Gamma prodotti e presenza sul mercato

Oggi InterMoma ha in portafoglio oltre 100 referenze e spazia dai prodotti core — come il tonno in tutte le sue declinazioni — ad altre conserve ittiche quali alici e sgombro, fino a specialità più inusuali come filetti di orata, branzino e merluzzo.

Private label e brand aziendali

Il 60% della produzione viene venduto con le private label delle principali catene distributive italiane.
Il restante 40% è distribuito tramite i tre brand aziendali, ciascuno posizionato su un segmento specifico:

  • Costa de Arosa → fascia premium
  • Calata de Mari → miglior rapporto qualità/prezzo
  • Francesco Moretti → ampia gamma per il primo prezzo

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Nasce Feampa Bandi Online: il portale che rende accessibili i bandi della pesca

Nasce Feampa Bandi Online: il portale che rende accessibili i bandi della pesca

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Feampa Bandi Online

È pienamente operativo Feampa Bandi Online, il nuovo portale nazionale dedicato alla consultazione e all’aggiornamento dei bandi del Feampa 2021-2027, sviluppato da Consorzio Mediterraneo in collaborazione con Legacoop Agroalimentare.

Una piattaforma unica per tutti i bandi

Feampa Bandi Online raccoglie in un’unica piattaforma tutti i bandi attivati in Italia nell’ambito del Programma Nazionale Feampa, suddivisi per livello nazionale, regionale e per ciascun Galpa (Gruppo di Azione Locale per la Pesca e l’Acquacoltura). L’obiettivo è offrire a cooperative, imprese e operatori della filiera ittica uno strumento chiaro, aggiornato e facilmente navigabile per orientarsi tra le diverse opportunità di finanziamento.

Schede sintetiche e indicatori immediati

Ogni bando è corredato da una scheda di sintesi e da un link diretto al documento ufficiale. Un sistema a pittogramma semaforo segnala con immediatezza lo stato del bando (aperto o chiuso), facilitando l’individuazione delle opportunità disponibili.

Supporto alle imprese della pesca e acquacoltura

Feampa Bandi Online non è solo un archivio: per ogni bando, gli operatori della pesca e dell’acquacoltura possono richiedere supporto nella predisposizione della documentazione, contattando direttamente il Consorzio Mediterraneo. Un servizio determinante per cooperative e imprese prive di strutture interne dedicate alla parte amministrativa.

Una chatbot AI per guidare gli utenti

Nelle prossime settimane sarà attivata una chatbot con assistente AI, pensata per facilitare la ricerca del bando corretto e rispondere a domande frequenti su requisiti, scadenze e modalità di presentazione.

Il portale è già online

Il portale è immediatamente consultabile al link: www.feampabandionline.it.

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