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Federpesca: “Forte preoccupazione per il futuro del comparto in Adriatico”

Federpesca: “Forte preoccupazione per il futuro del comparto in Adriatico”

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Pesca a strascico
Credito: Federpesca

Grande preoccupazione per il settore pesca dell’Adriatico dopo l’estensione a sette mesi della chiusura della pesca a strascico nelle aree delle cosiddette “barbare”. La decisione è stata presa durante la 48ª riunione della CGPM (Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo), svoltasi a Málaga dal 3 al 9 novembre.
Si tratta di una misura che rischia di compromettere gravemente la sopravvivenza delle imprese del comparto.

Una proposta che avrebbe un impatto devastante per le imprese dell’Adriatico, già vessate negli ultimi anni dalla riduzione delle giornate di pesca – dichiara Francesca Biondo, direttrice di Federpesca – e che è stata adottata dalla CGPM senza considerare gli effetti socio-economici e senza disporre di adeguati dati scientifici che attestino un reale stato di sofferenza degli stock di scampi”.

La direttrice prosegue: “Da anni denunciamo una modalità di operare della CGPM che non prevede alcun confronto democratico, né in sede di Agrifish né in Parlamento europeo.
Un modus operandi che va fermato, perché sta mettendo in ginocchio le imprese di pesca dell’Adriatico ed è oltretutto in contrasto con le stesse linee guida politiche della Presidente Von der Leyen, che nel suo insediamento aveva dichiarato: ‘dimostreremo che l’Europa proteggerà la propria sovranità alimentare e coloro che ci forniscono il cibo’”.

“Purtroppo dobbiamo constatare che così non è – conclude Biondo – e restiamo certi che il confronto con il Governo italiano possa portare a misure di mitigazione in grado di evitare questo sfacelo e garantire un futuro sostenibile al comparto”.

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Federpesca, indennizzi estesi e dialogo costruttivo al MASAF

Federpesca, indennizzi estesi e dialogo costruttivo al MASAF

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Federpesca

Riprende l’attività di pesca nel WestMed

Federpesca esprime soddisfazione per l’attenzione, il dialogo istituzionale e il clima costruttivo emersi nel corso del tavolo di consultazione dedicato al settore pesca, svoltosi ieri, martedì 11 novembre, presso il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.

Insieme al ministro Francesco Lollobrigida e al sottosegretario Patrizio La Pietra, è stata concordata la ripresa dell’attività nel WestMed a partire dal 1° dicembre, con quattro giornate settimanali di pesca fino alla fine dell’anno. Confermata anche l’estensione dell’indennizzo del fermo pesca, a valere sui fondi Feampa, anche al mese di novembre, in aggiunta al mese di ottobre.

Si è trattato di un confronto rilevante, soprattutto in vista del Consiglio Agrifish di dicembre, nel quale verranno definite le possibilità di pesca per il 2026.

Dialogo costruttivo e sostegno alle imprese

“Ancora una volta – dichiara la direttrice di Federpesca, Francesca Biondo – abbiamo molto apprezzato l’attenzione e l’ascolto del Ministro Lollobrigida, che ha confermato l’impegno a difendere in sede europea le imprese di pesca italiane”.

“Oggi si è insediato un tavolo di lavoro che ci vedrà al fianco del Governo per il prossimo mese, attraverso proposte tecniche a tutela del comparto e del prodotto ittico italiano, con l’obiettivo di garantire per il 2026 un numero di giornate di pesca congruo, nonché la necessaria flessibilità e autonomia gestionale a ciascuna impresa” – conclude Biondo.

Verso il Consiglio Agrifish di dicembre

Federpesca seguirà con attenzione il percorso negoziale in sede europea e continuerà a far valere le esigenze del comparto, affinché le misure che verranno adottate garantiscano equilibrio tra obiettivi ambientali e sostenibilità economica delle imprese.

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Federpesca: “Colpevole ritardo di Bruxelles ha compromesso situazione Westmed. Dopo il Governo, anche le Regioni facciano la loro parte”

Federpesca: “Colpevole ritardo di Bruxelles ha compromesso situazione Westmed. Dopo il Governo, anche le Regioni facciano la loro parte”

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Federpesca

Federpesca ha inviato una lettera agli Assessori regionali competenti di Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. L’obiettivo è ottenere misure integrative di sostegno per le imprese della pesca, costrette a un ulteriore mese di fermo obbligatorio. La richiesta riguarda anche le organizzazioni di produttori e le imprese della filiera, che subiranno importanti ripercussioni economiche.

Federpesca e la proroga del fermo pesca nel Tirreno

In merito al decreto che proroga il fermo pesca fino al 30 novembre, Federpesca spiega che il provvedimento è il risultato di una lunga trattativa con la Commissione europea. Nelle scorse settimane, Bruxelles aveva di fatto imposto la chiusura immediata della pesca a strascico nel Tirreno fino a fine anno.

La situazione è nata dopo mesi di mancata risposta della DG MARE alle proposte italiane di misure compensative, tra cui la chiusura di cinque aree di riproduzione del nasello, supportate dagli organismi scientifici nazionali. Solo a fine luglio la Commissione ha comunicato che tali misure non erano ritenute sufficienti, imponendo lo stop immediato.

L’accordo raggiunto evita la chiusura totale

La prospettiva della chiusura completa è stata scongiurata grazie a una lunga negoziazione. Il Governo italiano ha respinto la proposta di Bruxelles, ottenendo un accordo che ha consentito di evitare il blocco totale. È stato così previsto un fermo pesca di 30 giorni con:

  • indennità per i pescatori
  • possibilità di riprendere l’attività a dicembre

“È evidente – sottolinea Federpesca – che il ritardo di Bruxelles, arrivato a ridosso del periodo di applicazione, ha causato danni significativi alle imprese, impedendo una pianificazione adeguata. Tuttavia, l’accordo ha evitato la peggiore delle ipotesi: la chiusura totale fino a fine anno”.

Federpesca sollecita ora il supporto delle Regioni

“Dopo l’impegno del Governo – aggiunge Federpesca – ora è necessario che anche le Regioni facciano la loro parte, garantendo misure integrative di sostegno per tutelare un comparto fondamentale per l’economia e l’occupazione dei territori costieri”.

L’associazione evidenzia inoltre che una misura adottata così a ridosso del periodo coinvolto non ha lasciato alle imprese tempi e certezze adeguati per organizzare l’attività.

Priorità 2026: programmazione e confronto tecnico

Federpesca ribadisce la necessità di definire subito una programmazione chiara per il 2026, in modo da assicurare continuità produttiva e stabilità al comparto. Chiede inoltre un confronto tecnico immediato tra istituzioni e rappresentanti della pesca per garantire:

  • sostenibilità economica e gestionale
  • prevenzione di nuove emergenze
  • maggiore competitività della pesca italiana

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Proroga del fermo pesca al 30 novembre: allarme del settore e richiesta di indennizzi immediati

Proroga del fermo pesca al 30 novembre: allarme del settore e richiesta di indennizzi immediati

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Fermo pesca

È stato pubblicato il decreto ministeriale che dispone la proroga del fermo pesca fino al 30 novembre, a seguito di una lunga trattativa con la Commissione europea, che aveva ipotizzato il divieto dell’attività di pesca a strascico su tutto il Mar Tirreno fino alla fine dell’anno.

L’estensione del fermo pesca di un ulteriore mese rappresenta una misura estremamente gravosa per le imprese e per i lavoratori del settore, che si aggiunge a una compressione dell’attività produttiva ormai oltre i limiti della sostenibilità economica e sociale. Tuttavia, rispetto all’ipotesi iniziale di una chiusura totale fino a dicembre o del divieto di pesca in tutta la fascia costiera fino a quattro miglia dalla costa, la proroga al 30 novembre è stata l’unica soluzione praticabile per evitare l’apertura di una procedura di infrazione da parte delle istituzioni europee.

“Questa situazione – dichiara Francesca Biondo, direttrice di Federpesca – conferma l’urgenza di rivedere il sistema di calcolo delle giornate di pesca e, soprattutto, di garantire alle imprese maggiore certezza e flessibilità, per consentire una reale programmazione dell’attività, che quest’anno sarà fortemente compromessa. È necessaria la convocazione immediata di un tavolo tecnico di confronto con il settore, per definire per il 2026 un numero adeguato di giornate di pesca e regole certe per le imprese, in modo da assicurare stabilità e sostenibilità al comparto”.

“Ora è necessario assicurare tempi rapidi per l’erogazione degli indennizzi previsti a compensazione del fermo, oltre che rafforzare il sostegno alle organizzazioni di produttori, che svolgono un ruolo fondamentale nel coordinamento e nella valorizzazione della filiera ittica nazionale” ha concluso la direttrice.

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Fish & Taste celebra il mare e la Blue Economy a Santa Marinella

Fish & Taste celebra il mare e la Blue Economy a Santa Marinella

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Pescato locale

Si è conclusa con grande successo la prima edizione di Fish & Taste, l’evento che il 25 e 26 ottobre ha trasformato Piazza Trieste in un vivace palcoscenico di mare, sapori e sostenibilità. Promosso dal Comune di Santa Marinella con il sostegno del GAL Pesca Lazio nell’ambito del Programma Nazionale FEAMPA 2023–2027, l’evento, a fruizione gratuita, si inserisce nel ciclo di iniziative regionali dedicate al marketing del pescato locale e alla sua integrazione con il turismo sostenibile costiero. Fish & Taste ha dato vita a un percorso esperienziale e partecipativo che ha coinvolto pescatori, produttori di eccellenze enogastronomiche, chef, ristoratori, scuole e associazioni del territorio, in un racconto collettivo del mare e delle sue tradizioni.

Sabato 25 ottobre – Il mare nel piatto e le emozioni della prima giornata

Sabato 25 ottobre l’apertura ufficiale, alla presenza del Sindaco Pietro Tidei, della Consigliera delegata al marketing territoriale Paola Fratarcangeli, del Presidente del Consiglio Comunale Emanuele Minghella e della Consigliera metropolitana Cristina Michetelli, che hanno dato vita ad un intenso fine settimana dedicato al pescato locale, al turismo esperienziale e alle eccellenze del territorio.

L’apertura ufficiale di “Fish & Taste” ha visto una grande partecipazione di pubblico, tra curiosi, famiglie e appassionati di enogastronomia; la manifestazione ha preso avvio grazie alla presenza del Sindaco Pietro Tidei, della Consigliera delegata al marketing territoriale Paola Fratarcangeli e del Presidente del Consiglio Comunale Emanuele Minghella.

La giornata è iniziata con la Camminata Urbana “Storie di mare e sapori”, condotta dalla guida turistica Barbara Mantovani, che ha accompagnato i partecipanti in un viaggio tra i luoghi simbolo della città e i racconti legati alla tradizione marinara di Santa Marinella, delle sue abitazioni e dei suoi residenti più famosi. Nel pomeriggio, Piazza Trieste si è animata con l’apertura del “Salotto del Mare”, con stand enogastronomici, artistici, artigianali e promozionali che hanno offerto al pubblico la possibilità di scoprire e degustare le eccellenze locali, tra pescato fresco, olio, vino e prodotti tipici. Spazio anche ai più piccoli con il laboratorio creativo “Ispirazioni dal mare”, che ha proposto attività educative e giochi a tema ambientale.

Grande successo per lo show-cooking “Il mare nel piatto” a cura dello chef Simone Tumulo del ristorante La Piazzetta di Santa Marinella, che ha proposto, insieme ad altri ristoranti della città, diverse ricette a base di pesce locale interpretando con creatività ed originalità le specie eccedentarie del nostro mare. Il pubblico ha potuto assistere alla preparazione e degustare gratuitamente i piatti e le suggestioni gastronomiche realizzate con la collaborazione dei professionisti del gusto dell’Associazione di Piazza Trieste.

A seguire, la “Fish, Oil & Wine Experience” ha guidato i presenti in un percorso sensoriale tra i sapori e i profumi del territorio, con degustazioni guidate e racconti sulle produzioni locali offerte direttamente dagli operatori, tra questi: Oleonauta con la sua selezione di olii del Lazio di altissima qualità; la Fescennina, una eccellenza della nocciola viterbese; Fermento tutto, con i loro inediti preparati e conserve; Danema e le sue straordinarie birre artigianali; High Quality Food,con la storia ed il gusto della carne di Marango; Carrefour Express, con l’offerta di rinomati prodotti da forno locali; la Strada dei Vini e dei Prodotti Tipici delle Terre Etrusco-romane, in rappresentanza di decine di cantine del territorio, Caseificio Agricola Sensi, con una gustosissima offerta di formaggi e Capitan Cono, con alcune degustazioni di gelato artigianale tematico e gourmet.

La giornata si è conclusa con un suggestivo concerto del fisarmonicista Stefano Indino, che ha regalato alla piazza un viaggio musicale tra melodie dedicate al mare e atmosfere mediterranee, creando un finale di grande emozione e partecipazione.

Domenica 26 ottobre – Tra archeologia, gusto e visioni per il futuro

La seconda giornata di “Fish & Taste” ha unito cultura, natura e gastronomia in un ricco programma di appuntamenti. In mattinata si è svolto l’Archeo Bike Tour, un percorso in bicicletta con partenza da Piazza Trieste fino a Castrum Novum, condotto dalla guida Gianluca Fantauzzi, seguito dalla visita guidata del sito archeologico a cura del GACT di Santa Marinella, che ha permesso ai numerosi partecipanti di riscoprire la storia millenaria del litorale attraverso un itinerario tra mare e memoria.

Nel frattempo, il “Salotto del Mare” ha ripreso vita con nuovi momenti di degustazione, incontro e dialogo. Il pubblico ha partecipato al Talk & Show Cooking “Le specie eccedentarie: nuove risorse del mare laziale”, durante il quale chef e pescatori hanno illustrato le potenzialità di un consumo sostenibile e consapevole del pesce locale. Grande visitazione anche della mostra organizzata dall’Associazione Culturale Per l’Arte, che ha riunito meravigliose opere ad artisti a tema mare, ed allo stand della ceramista Silvia Fini con le sue coinvolgenti creazioni.  Nel pomeriggio, i laboratori sensoriali “Giochi di gusto” e “Il mare per me” hanno coinvolto bambini e famiglie in esperienze educative legate al rispetto dell’ambiente marino.

Molto partecipato anche il doppio appuntamento dedicato alla creatività e all’innovazione: il Talk & Show Cooking “Creatività e sostenibilità nella cucina di mare”, con ricette di recupero e degustazioni gratuite, e l’incontro “Mare, turismo esperienziale e nuove visioni inclusive per il territorio”, che ha riunito istituzioni e operatori turistici per riflettere sulle prospettive di sviluppo della Blue Economy. Durante i talk, gli espositori degli stand hanno avuto modo di presentare i propri prodotti, raccontando storie di impresa, tradizione e sostenibilità, in un dialogo diretto con il pubblico. La giornata si è conclusa con la cerimonia di chiusura e i saluti istituzionali, che hanno celebrato la riuscita dell’iniziativa e la grande partecipazione della cittadinanza.

Un evento condiviso e sostenibile

Durante l’intero weekend i ristoratori di Piazza Trieste hanno proposto aperitivi e menù tematici ispirati ai sapori del mare laziale, contribuendo a creare un clima di festa diffuso in tutta la città.
Grande attenzione è stata dedicata alla sostenibilità ambientale, con l’utilizzo di materiali ecocompatibili e attività di educazione al consumo responsabile.

Santa Marinella protagonista della Blue Economy

“Fish & Taste” si inserisce a pieno titolo nelle strategie regionali per la promozione della Blue Economy e della pesca sostenibile, con l’obiettivo di rafforzare la competitività della piccola pesca artigianale e valorizzare l’identità costiera di Santa Marinella come modello di turismo blu e consapevole, Pietro Tidei – Sindaco di Santa Marinella – ha dichiarato: “Con Fish & Taste abbiamo voluto unire la promozione del pescato locale alla valorizzazione turistica e culturale del nostro territorio. Questo progetto, sostenuto dal FEAMPA attraverso il GAL Pesca Lazio, è un modello di come la collaborazione tra istituzioni, imprese e cittadini possa generare sviluppo sostenibile e identità condivisa.”

Paola Fratarcangeli, Consigliera delegata al Marketing territoriale, ha aggiunto: “Fish & Taste dimostra che il mare può essere raccontato non solo attraverso la pesca, ma anche attraverso la cucina, l’arte e l’incontro tra persone. È la prova concreta che il nostro territorio può crescere unendo economia blu, turismo e cultura locale.”

 Emanuele Minghella – Presidente del Consiglio Comunale, ha voluto sottolineare: “L’obiettivo è creare una rete stabile di iniziative che coinvolgano tutti i Comuni costieri, in modo da rafforzare la competitività della piccola pesca artigianale e favorire la destagionalizzazione del turismo. Santa Marinella vuole essere un punto di riferimento nella promozione del mare come risorsa di comunità.”

Tra le partecipazioni istituzionali si segnala la presenza attiva di Cristina Michetelli – Consigliera della Città Metropolitana di Roma Capitale – che ha evidenziato: “Eventi come questo testimoniano la capacità delle comunità locali di valorizzare in modo sostenibile le proprie risorse naturali e culturali. L’Area Metropolitana sostiene con convinzione percorsi che, come Fish & Taste, promuovono un’economia più blu e inclusiva per la costa laziale.”

Un futuro sempre più blu

Con Fish & Taste, Santa Marinella si conferma protagonista nel panorama della promozione territoriale legata al mare, unendo tradizione, innovazione e sostenibilità. Un evento che getta le basi per un futuro sempre più blu, fatto di collaborazione, consapevolezza e valorizzazione delle risorse del nostro litorale.

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