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Pesce e frutti di mare, grandi passioni per gli italiani

Il dato racconta non solo la passione degli italiani verso l’ittico, ma anche la vitalità del settore, nonostante le sfide legate all’inflazione e alla pressione sui prezzi

Nel 2024, secondo i dati Crest di Circana, gli italiani hanno consumato oltre 1.093 milioni di porzioni di pesce e frutti di mare, con un incremento del +3% rispetto all’anno precedente. Un dato che racconta non solo la passione degli italiani verso l’ittico, ma anche la vitalità del settore Out Of Home, nonostante le sfide legate all’inflazione e alla pressione sui prezzi.

Il salmone si è confermato protagonista indiscusso del consumo fuori casa: la crescita complessiva è stata del +6,2%. Anche il merluzzo ha registrato una performance positiva con un +5,2%, distribuito in modo omogeneo su tutte le sue varianti.

Italiani amanti del pesce e dei frutti di mare

A guidare le scelte dei consumatori, non sono solo i sapori, ma criteri sempre più consapevoli: qualità, attenzione alla salute e convenienza si confermano i principali driver. Quasi la metà dei consumatori che cercano qualità (46%), consumano il salmone durante le loro occasioni fuori casa.

Rispetto ad altre fonti proteiche, il salmone norvegese presenta un profilo ambientale particolarmente vantaggioso. Secondo i dati condivisi da Nordlaks durante il seminario, il salmone garantisce una resa commestibile fino al 68%, superiore a quella di pollo, maiale e agnello, e permette di utilizzare quasi interamente l’animale: il 99,5% del corpo del salmone viene impiegato, riducendo al minimo lo spreco. Anche in termini di impatto ambientale, il salmone mostra una delle impronte di carbonio più basse del comparto: appena 0,6 kg di CO₂ per chilo di prodotto.

Stoccafisso e baccalà, consumi in crescita

Nel 2025, le importazioni complessive in Italia di prodotti lavorati a base di merluzzo – provenienti da diversi Paesi, inclusa la Norvegia – hanno raggiunto un valore di 275 milioni di euro, con una crescita dell’11% in volume rispetto all’anno precedente.

Un dato che si inserisce in un contesto più ampio, segnato da una riduzione delle esportazioni norvegesi di stoccafisso e baccalà, legata all’adozione di quote di pesca più restrittive da parte delle autorità norvegesi. Una misura necessaria per tutelare gli stock ittici e garantire la sostenibilità a lungo termine delle risorse marine.

All’interno del mercato italiano, secondo i dati NielsenIQ presentati durante il seminario, lo stoccafisso ha comunque registrato una performance positiva nel canale retail: la domanda è aumentata nella maggior parte dei canali di vendita e la pressione promozionale si è ridotta al 9,6%, un segnale di rafforzamento del percepito di qualità da parte dei consumatori.

Anche il baccalà conferma la sua solidità sul mercato, sostenuto soprattutto dai canali della grande distribuzione. Nonostante un prezzo medio superiore, continua a incontrare il favore di un pubblico sempre più attento alla qualità e alla provenienza del prodotto.

A completare il quadro, si conferma il successo dei segmenti Ready to Eat e Ready to Cook, sempre più centrali nelle scelte quotidiane dei consumatori italiani.

Salmone norvegese, vero re del mercato

Nel 2024, il salmone norvegese si è confermato come uno degli alimenti più amati dagli italiani: secondo le ricerche del Norwegian Seafood Council, quasi il 75% dei consumatori in Italia lo indica come la propria scelta preferita tra le varietà disponibili, un dato significativamente superiore alla media globale, attualmente intorno al 61%. Un risultato che sottolinea non solo l’apprezzamento per il gusto e la versatilità del prodotto, ma anche una crescente attenzione a fattori come origine, qualità e sostenibilità.

Numeri in crescita per tutti i segmenti

A rafforzare questo legame, oltre il 90% del salmone consumato in Italia proviene dalla Norvegia, conferma della fiducia costruita negli anni nei confronti dell’industria ittica norvegese.

Il valore delle importazioni di salmone dalla Norvegia ha raggiunto 1.277 milioni di euro, accompagnato da una crescita importante sia in termini di volume (+14%) sia di valore (+9%), evidenziando una domanda in espansione anche in un contesto economico complesso.

Un segnale interessante dell’evoluzione del comportamento dei consumatori è rappresentato dall’acquisto digitale: oggi, il 10% degli italiani dichiara di acquistare salmone norvegese “spesso o molto spesso” tramite retail online o app dedicate. Questo trend riflette un cambiamento nel modo in cui gli italiani si approcciano al cibo, iniziando a privilegiare canali agili, personalizzabili e accessibili anche da mobile. L’integrazione del prodotto in questi nuovi ecosistemi digitali contribuisce a rafforzarne la presenza nella quotidianità degli italiani, portando il salmone norvegese anche sulle tavole di chi ha poco tempo, ma non vuole rinunciare a qualità e benessere.

ACLI TERRA e Coldiretti Pesca: i pescatori custodi dell’ambiente

ACLI TERRA e Coldiretti Pesca: i pescatori custodi dell’ambiente

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ACLI TERRA

ACLI TERRA e Coldiretti Pesca, si fanno portavoce dell’indispensabile ruolo dei pescatori nella cura e nella conservazione dell’ambiente marino, mentre il 3° Congresso tematico dell’ONU a Nizza concentra l’attenzione globale sullo stato di mari e oceani.

Per rafforzare questo messaggio, le due associazioni terranno una tavola rotonda pubblica il prossimo 12 giugno alle ore 10:30 a Beaulieu-sur-Mer, nel porto di Plaisance, presso il giardino del locale “Salina”, a pochi passi da Nizza. L’evento intende riflettere sui lavori del Congresso di Nizza e avanzare proposte concrete per riconoscere l’impegno dei pescatori.

L’incontro, trasmesso sui canali social di ACLI TERRA e Coldiretti Pesca, sarà presieduto da Daniela Borriello, Responsabile Nazionale di Coldiretti Pesca, e da Nicola Tavoletta, Presidente Nazionale di ACLI TERRA. Seguiranno gli interventi dei biologi marini Claudio Brinati e Nicola Rasore, e dell’ingegnere idraulico Enrico Dini, ideatore della stampa 3D per barriere coralline artificiali.

La discussione toccherà temi cruciali come le specie aliene, con la testimonianza dell’associazione greca Elafonisos Eco guidata da Enrico Toja, e la gestione delle lagune, approfondita da Pierluigi Piro, Presidente della Cooperativa I Pescatori di Orbetello. Le conclusioni saranno affidate alla scienziata italiana Laura Giuliano, Direttrice della CIESM,  Commissione Per gli Studi e le Esplorazioni nel Mediterraneo.

“E’ necessario un Fondo Europeo per gli Oceani e finanziamenti privati come i “Blue Bond” per modernizzare la flotta italiana e contrastare l’inquinamento – è la proposta di *Daniela Borriello” di Coldiretti Pesca – un consumo ittico sostenibile e un gruppo di commissari marittimi per una “Blue Economy” europea forte e competitiva”.

“Presenteremo proposte tecniche innovative e nuove interpretazioni sugli aspetti psicosociali delle comunità, con particolare attenzione alla sicurezza delle marinerie,” ha dichiarato il Presidente di ACLI TERRA, Nicola Tavoletta.

 L’evento vedrà la partecipazione di delegazioni di associazioni di pescatori francesi e greci, oltre a quella delle ACLI del Principato di Monaco, che confermeranno il valore internazionale dell’iniziativa e l’impegno congiunto per un Mediterraneo sostenibile nella sua complessità naturale e sociale.

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Pesca sostenibile: collaborazione e innovazione per rilanciare il Mediterraneo

Pesca sostenibile: collaborazione e innovazione per rilanciare il Mediterraneo

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Pesca sostenibile

Sviluppare una maggiore collaborazione e prospettive condivise di crescita per dare una nuova centralità alla pesca nell’area del Mediterraneo, investire su qualità, su controllo e tracciabilità per valorizzare la risorsa ittica. Sono gli aspetti emersi in occasione della riunione ministeriale dal titolo “Rafforzare l’approvvigionamento ittico nel Mediterraneo” che ha visto la presenza dell’Italia con il ministro Francesco Lollobrigida, intervenuto in videoconferenza, il ministro per le Politiche del Mare, Nello Musumeci, e il sottosegretario Patrizio La Pietra, e dei ministri di Libia, Malta e Tunisia.

«Il Mediterraneo è stato al centro dell’attenzione per collaborare e crescere insieme», sottolinea Elena Ghezzi responsabile Pesca e Acquacultura di Legacoop Agroalimentare presente all’iniziativa che si è tenuta in occasione del festival Tesori dal Blu di Mazara del Vallo (Tp) che termina domani (31 maggio).

«Abbiamo apprezzato l’iniziativa perché è stata anche l’occasione, nella sezione tecnica, per approfondire alcuni aspetti importanti per la produzione ittica nazionale come la qualità e la tracciabilità volte ad una maggiore valorizzazione della filiera. Certamente il controllo è un aspetto fondamentale sia sulla produzione nazionale ma anche sulle importazioni». Come ricorda Ghezzi, infatti, «il rapporto 2025 sulla Blue Economy ci dice che per un consumatore europeo ogni 10 chili di pesce mangiati, più di 6 arrivano da Paesi extra-Ue».

Come evidenzia Domenico Pistone di Legacoop Sicilia, «cooperazione e fare insieme sono due aspetti chiave. I pescatori sono i custodi del mare, praticano un’arte antica e importante per l’economia e per questo siamo fortemente convinti che la pesca rappresenti un settore da incentivare, proteggere e garantire».

Dal canto suo Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare, ricorda che «come Legacoop Agroalimentare abbiamo investito tante energie e risorse in progettualità che guardano al dialogo tra le due sponde del Mediterraneo con i suoi 22 Paesi e tre Continenti. Diventa quindi determinante la collaborazione tra le due sponde del mare, importante soprattutto per il settore marittimo che è un investimento per il nostro futuro e dei nostri figli».

Ecco che, continua Maretti, «le sfide per il settore della pesca nel Mediterraneo impongono ai Paesi rivieraschi l’introduzione di nuovi elementi di valutazione fino a qualche anno fa non prioritari come il cambiamento climatico, la produzione di energia da rinnovabili in particolare eolico offshore, l’innovazione di prodotto e processo. Occorre cioè una visione del settore che guardi anche alla diversificazione delle produzioni settoriali che ci chiamerà ad un maggiore investimento in formazione e ricerca. Solo così riusciremo a dare un valore al lavoro delle nostre imprese».

Ecco che, conclude Maretti, «siamo fortemente convinti che la cooperazione nel Mediterraneo passi anche dal dialogo tra tutti gli Stati membri dell’Unione europea. Il Patto europeo per gli Oceani che la commissione europea di sta apprestando a varare non potrà prescindere da una visione che dia nuova centralità al Mediterraneo».

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Festival “Tesori dal Blu” a Mazara celebra pesca sostenibile e pescatori

Festival “Tesori dal Blu” a Mazara celebra pesca sostenibile e pescatori

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Tesori dal Blu

Multifunzionalità, tra cui il pescaturismo ovvero imbarcare turisti per svolgere attività ed esperienze di pesca, e l’ittiturismo che dà l’ospitalità e la ristorazione nelle case dei pescatori, e tutte quelle iniziative per rendere moderna la pesca italiana. Sono questi alcuni degli argomenti, insieme alle buone pratiche, che Legacoop Agroalimentare e Legacoop Sicilia, porteranno al festival Tesori dal Blu di Mazara del Vallo (Tp) che inizia oggi per terminare il 31 maggio.

Si tratta di un evento, dedicato alla valorizzazione delle risorse del mare e alla promozione di una cultura sostenibile della pesca. E per questo il festival rappresenta un’importante occasione di confronto e dialogo tra istituzioni, operatori del settore, ricercatori e cittadini.

Durante i tre giorni della manifestazione, Legacoop Agroalimentare sarà presente con un proprio spazio espositivo e parteciperà attivamente a convegni, tavole rotonde e laboratori didattici. Porterà il proprio contributo in termini di esperienze, proposte e buone pratiche per il rilancio della filiera ittica nel segno della sostenibilità ambientale, economica e sociale.

Un confronto istituzionale di alto livello

Ma sarà anche un importante momento di confronto istituzionale. Domani (30 maggio) si terrà la riunione ministeriale dal titolo “Rafforzare l’approvvigionamento ittico nel Mediterraneo” che vede la presenza del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, del ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e dell’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca, Salvatore Barbagallo. Interverranno anche il ministro della Pesca di Malta, Anton Refalo, il ministro delle Risorse Marine della Libia, Adel Sultan, e il ministro dell’Agricoltura della Tunisia, Ezzeddine Ben Cheikh. L’incontro sarà introdotto dal sottosegretario Patrizio La Pietra.

«La nostra presenza al festival – sottolinea Cristian Maretti presidente di Legacoop Agroalimentare – è una importante opportunità per ribadire il ruolo strategico della pesca artigianale e cooperativa nella tutela dell’ecosistema marino e nella valorizzazione delle comunità costiere. È fondamentale sostenere i pescatori, promuovere l’innovazione e rafforzare il legame tra mare e territorio. E sostenere le marinerie nei confronti delle nuove sfide che si troveranno ad affrontare come il tema della convivenza con gli impianti eolici offshore». Quello che Legacoop Agroalimentare vuole, e per il quale lavora, «è la valorizzazione e promozione del pesce dei nostri mari, un prodotto quello italiano, pescato secondo le regole, proveniente da una pesca totalmente legale, dichiarata e regolamentata», continua Maretti.

Occorre «dare quel giusto riconoscimento di valore aggiunto che hanno le nostre marinerie, piccole realtà, spesso familiari, che portano avanti una tradizione di secoli. Un valore fatto anche di servizi e di trasformazione per poter stare sui mercati in maniera competitiva. E quindi occorre essere anche bravi imprenditori e sapersi confrontare con i mercati e proporre prodotti con il valore che meritano».

Dialogo con il Sud del Mediterraneo

Mazara del Vallo sarà una occasione per riprendere il filo del discorso sulle relazioni con i Paesi del Sud del Mediterraneo avviate proprio in Sicilia, a Ortigia in occasione del G7. «La pesca ha un grande valore, sociale ed economico, e per non disperdere quanto fatto ci dobbiamo impegnare a portare avanti iniziative di promozione del consumo intelligente di pesce», conclude Maretti.

Dal canto suo Filippo Parrino presidente di Legacoop Sicilia sottolinea l’importanza di questo appuntamento: «Mazara è un luogo simbolo della pesca italiana e mediterranea – afferma – e da qui vogliamo rilanciare una visione del settore che metta al centro il lavoro, la legalità, la formazione e la cooperazione».

Il festival Tesori dal Blu si conferma un’occasione unica per costruire alleanze e rafforzare il dialogo tra tutti gli attori impegnati nella salvaguardia e nello sviluppo sostenibile del mare.

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Italia e altri 16 Paesi UE contro il fondo unico per agricoltura e pesca

Italia e altri 16 Paesi UE contro il fondo unico per agricoltura e pesca

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Italia

«Non possiamo che approvare la mossa dell’Italia e del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida con il suo no durante durante l’intervento all’Agrifish al fondo unico per la pesca e per l’agricoltura. Apprezziamo la scelta in quanto è la direzione che noi auspichiamo prenda la Ue». Il plauso arriva da Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare che già alcuni giorni fa aveva apprezzato «il lavoro che i parlamentari italiani in Europa e il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida portano avanti per la nostra agricoltura e la nostra pesca». In particolare al ministro Lollobrigida va «il nostro appoggio e il nostro plauso per aver presentato all’Agrifish un documento contro la proposta di un fondo unico e dare così all’agricoltura il giusto valore e il giusto peso che ha. Il documento ha visto l’appoggio della Grecia e poi di altri 15 Paesi», continua Maretti.

Nel documento del ministro Lollobrigida si evidenziano le forti preoccupazioni per l’ipotesi di istituire un fondo unico e un Piano Nazionale al posto dei fondi e dei programmi oggi separati per agricoltura e pesca.

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