Categoria: Economia del mare Pagina 2 di 513

Economie Bleu, cooperazione Italia-Algeria per la pesca sostenibile

Economie Bleu, cooperazione Italia-Algeria per la pesca sostenibile

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Economie Bleu

Venticinque rappresentanti del mondo cooperativo algerino, tra direttori di cooperative, funzionari pubblici, pescatori e operatori del settore ittico, sono arrivati oggi, 20 ottobre, a Roma per una visita studio in Italia nell’ambito del progetto Economie Bleu, promosso in collaborazione con Legacoop Agroalimentare e Halieus.

L’iniziativa, che si inserisce nel quadro della cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo, prevede, dopo la visita in Algeria dei cooperatori italiani di Legacoop Agroalimentare, un articolato programma di incontri tra Roma, la Romagna e Chioggia, con l’obiettivo di favorire lo scambio di esperienze, conoscenze e buone pratiche nel settore della pesca e dell’acquacoltura cooperativa.

Dopo un primo momento istituzionale a Roma presso la sede nazionale di Legacoop Agroalimentare, la delegazione visiterà alcune tra le più significative realtà cooperative della pesca italiana: la Casa del Pescatore di Cattolica, la cooperativa Mare, la Cooperativa Lavoratori del Mare di Rimini, la Casa del Pescatore di Cesenatico, La Fenice di Cervia, la Copego di Goro e infine le cooperative di Chioggia.

Il percorso si concluderà nel fine settimana con una tappa dedicata alla conoscenza del mercato ittico di Chioggia e al confronto diretto con i rappresentanti delle marinerie locali.

«Questo progetto rappresenta un tassello importante nel rafforzamento del dialogo tra la sponda nord e la sponda sud del Mediterraneo», sottolinea Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare. «Con Economie Bleu vogliamo promuovere una visione condivisa del mare come spazio di cooperazione, scambio e crescita comune, in linea con lo spirito dell’Ocean Pact, che riconosce il Mediterraneo come luogo strategico non solo ambientale, ma anche politico, culturale ed economico. È fondamentale continuare a investire in percorsi di formazione, innovazione e partenariato che valorizzino il ruolo delle cooperative come motore di sviluppo sostenibile nei territori costieri».

La visita rientra in un più ampio programma di cooperazione euromediterranea volto a sostenere l’economia blu come leva per la crescita inclusiva, la gestione sostenibile delle risorse marine e la valorizzazione delle comunità costiere.

Il progetto Economie Bleu mira infatti a rafforzare le capacità delle organizzazioni cooperative algerine nel settore della pesca, promuovendo modelli di gestione partecipata, sostenibilità ambientale e creazione di filiere locali più resilienti.

In questo contesto, Legacoop Agroalimentare e Halieus, la struttura di Legacoop dedicata alla cooperazione internazionale allo sviluppo, svolgono un ruolo chiave nella formazione, nell’assistenza tecnica e nel trasferimento di competenze tra le cooperative italiane e quelle dei Paesi partner del Nord Africa.

«Il Mediterraneo deve tornare ad essere un mare che unisce», ha aggiunto Maretti. «La cooperazione tra Italia e Algeria, e più in generale tra Europa e Nord Africa, è un passo concreto verso un’economia del mare sostenibile, equa e capace di generare valore condiviso. È un impegno che si inserisce perfettamente nella visione europea di una diplomazia mediterranea multilivello e di lungo respiro».

L’iniziativa testimonia l’impegno di Legacoop Agroalimentare nel promuovere la diplomazia cooperativa del mare, in un momento in cui l’Unione Europea sta ridefinendo la propria strategia per il Mediterraneo. Un impegno che guarda al futuro, nella convinzione che il mare non sia solo confine, ma ponte tra culture, economie e persone.

Il progetto Economie Bleu Economie Bleu è un programma di cooperazione internazionale dedicato alla promozione di un modello di sviluppo sostenibile del settore ittico e costiero nei Paesi del Nord Africa, con particolare attenzione ad Algeria e Tunisia. Finanziato nell’ambito delle iniziative di partenariato euro-mediterraneo, il progetto coinvolge istituzioni, cooperative, centri di ricerca e organizzazioni della società civile, con l’obiettivo di rafforzare le competenze delle cooperative di pesca nella gestione economica e ambientale e di promuovere la trasformazione sostenibile dei prodotti ittici e la tracciabilità delle filiere. Allo stesso tempo vuole sostenere la nascita di reti di cooperazione e di partenariati tra imprese dei due Paesi e favorire lo scambio di esperienze e buone pratiche tra le comunità costiere del Mediterraneo. Infine vuole contribuire agli obiettivi del Patto per l’Oceano (Ocean Pact) e dell’Agenda per il Mediterraneo promossa dalla Commissione Europea.

Il progetto è realizzato con il supporto tecnico di Halieus la struttura di Legacoop dedicata alla cooperazione internazionale allo sviluppo e con la collaborazione del ministero dell’Agricoltura e delle Risorse Ittiche dell’Algeria, delle organizzazioni cooperative locali e di diversi partner italiani delle marinerie dell’Adriatico.

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Prorogata per cinque anni la deroga alla taglia minima della vongola

Prorogata per cinque anni la deroga alla taglia minima della vongola

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Pesca delle vongole

Prorogata per i prossimi cinque anni la deroga alla taglia minima di 22 millimetri per la vongola (Chamelea gallina). La decisione arriva a seguito del voto con cui la Commissione per la Pesca del Parlamento Europeo ha respinto l’obiezione presentata da alcuni deputati spagnoli del PPE all’Alto Delegato, relativa alla proroga della deroga.

Si tratta di un riconoscimento dei risultati concreti ottenuti dai Consorzi italiani di gestione della pesca delle vongole, che negli ultimi anni hanno dimostrato grande senso di responsabilità e impegno verso la sostenibilità, nonostante le difficili congiunture ambientali ed economiche.

Federpesca accoglie con grande soddisfazione l’esito del voto, che rappresenta un importante successo per il settore della pesca italiano, frutto di un intenso lavoro di squadra e del determinante coinvolgimento di tutti i deputati italiani, capaci di raccogliere ampio sostegno anche tra i colleghi di altri Paesi.

«L’Italia ha fatto squadra e ha vinto una partita difficile. Grazie all’impegno compatto dei nostri rappresentanti, la Commissione ha potuto confermare la validità scientifica e la sostenibilità delle pratiche di pesca italiane» – dichiara Federpesca. 

«Il voto di oggi è un risultato politico importante che tutela un settore strategico da 54 milioni di euro e oltre 1500 operatori e conferma che la strada della responsabilità e della sostenibilità è quella giusta.” – conclude Federpesca.

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Pesca delle vongole: via libera alla deroga fino al 2030

Pesca delle vongole: via libera alla deroga fino al 2030

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Pesca delle vongole

«Con una maggioranza chiara la Commissione Pesca del Parlamento europeo ha confermato oggi la deroga che permetterà per altri quattro anni la pesca delle vongole sotto taglia nell’Adriatico. Un impegno mantenuto da Forza Italia e un risultato di grande valore politico, a tutela di un settore strategico per il Paese, che conta quasi 800 imbarcazioni e un fatturato da 54 milioni di euro, fondamentale per le nostre marinerie e per il reddito di centinaia di famiglie e imprese del Nord Est e del Centro Italia».

Lo dichiara l’eurodeputato Marco Falcone, vice capo delegazione di Forza Italia nel Gruppo PPE a Bruxelles e Strasburgo, nonché membro sostituto della Commissione Pesca, che ha coordinato la votazione decisiva per respingere l’obiezione presentata da alcuni parlamentari spagnoli volta a cancellare la deroga sulla pesca delle vongole dell’Adriatico (Venus spp.) con taglia minima di 22 millimetri.

La misura, prevista dal Regolamento delegato (UE) 2022/2587 e sostenuta con convinzione da Forza Italia, consentirà ai pescatori italiani – dal 1° gennaio 2026 al 2030 – di continuare a pescare i molluschi tipici dell’Adriatico in via eccezionale rispetto al limite dei 25 millimetri fissato per il resto d’Europa. La deroga, concessa dalla Commissione Europea con il parere positivo del CSTEP, si fonda su precise valutazioni scientifiche. Il settore nel 2024 ha rappresentato l’8,6 per cento del fatturato totale della pesca in Italia, garantendo un numero di occupato di 1500 operatori. 

La delegazione italiana nel PPE ha garantito la presenza al voto di tre suoi membri – Falcone, Giusi Princi ed Herbert Dorfmann – assicurando così la bocciatura dell’obiezione spagnola e ottenendo il sostegno della maggioranza degli eurodeputati del PPE e di altri gruppi politici.

«La deroga sulle vongole non è un privilegio – sottolinea Falcone – ma un atto di buon senso che riconosce la specificità dell’Adriatico e la professionalità delle marinerie italiane. Raccogliendo l’appello del collega azzurro Flavio Tosi, abbiamo difeso il diritto dei nostri pescatori a proseguire un’attività sostenibile, monitorata e pienamente compatibile con la tutela ambientale, nonostante l’opposizione di alcuni colleghi spagnoli del nostro stesso gruppo. Ringrazio tutti gli eurodeputati che hanno sostenuto l’iniziativa. Stiamo lavorando a Bruxelles e Strasburgo – conclude Falcone – per riportare l’Europa al fianco di chi vive di mare, garantendo regole eque, proporzionate e rispettose delle realtà nazionali».

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“I Custodi del Mare”, a Montecitorio per una politica della pesca sostenibile 

“I Custodi del Mare”, a Montecitorio per una politica della pesca sostenibile 

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Pesca sostenibile

Tutela delle comunità marittime, necessità di una nuova politica nazionale ed europea in materia di pesca e concorrenza sleale. Questi i temi centrali del convegno “I Custodi del Mare: per una nuova politica della pesca sostenibile – Pescatori, istituzioni e territori a confronto”, tenutosi martedì 14 ottobre presso la Sala del Refettorio della Camera dei Deputati.

L’iniziativa, promossa dall’on. Giandiego Gatta, responsabile del Dipartimento Pesca e Acquacoltura di Forza Italia, ha riunito rappresentanti del mondo politico, istituzionale e produttivo per avviare un confronto costruttivo sul futuro del settore ittico. 

All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani e il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin.

Tra gli interventi, quello della direttrice di Federpesca, Francesca Biondo, che ha espresso forte preoccupazione per la proposta di Fondo Unico Europeo, sottolineando come essa rischi di sacrificare ulteriormente il comparto della pesca, già sottoposto a pesanti restrizioni e sfide economiche.

Biondo ha richiamato l’attenzione anche sui problemi di concorrenza sleale nel Mediterraneo e le difficoltà legate all’assenza di marittimi.

“La pesca è un settore produttivo strategico per l’economia italiana, che necessita di vere politiche industriali e del lavoro, capaci di sostenere la competitività, l’innovazione, la sostenibilità e la sicurezza – ha dichiarato – Tutti obiettivi richiamati in teoria dal Feampa, ma che nei fatti non sono supportati da un reale contributo agli investimenti”.

L’on. Giandiego Gatta, promotore dell’evento, ha infine ribadito l’impegno di Forza Italia a favore di una politica della pesca che valorizzi le professionalità del settore e promuova la sostenibilità ambientale. L’obiettivo, però, rimane quello di non compromettere la sopravvivenza economica delle imprese e garantire un dialogo costante tra istituzioni, pescatori e territori.

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Rizzoli Emanuelli rinnova il proprio impegno per il mare con MSC – Marine Stewardship Council

Rizzoli Emanuelli rinnova il proprio impegno per il mare con MSC – Marine Stewardship Council

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Pesca sostenibile

Per Rizzoli Emanuelli, la più antica realtà italiana nel settore delle conserve ittiche, il mare è da sempre una risorsa preziosa e parte integrante della propria identità. L’acqua, da cui provengono materie prime di altissima qualità, è al centro della storia del marchio e dei propri valori. Ecco perché tutelarne la salute e l’equilibrio è una responsabilità che il brand porta avanti con impegno e concretezza.

Anche per il 2025, Rizzoli Emanuelli si unisce a MSC – Marine Stewardship Council – promuovendo la campagna “Settimane della Pesca Sostenibile”, in programma dal 13 al 26 ottobre. Una partnership che si fonda su valori condivisi e su un obiettivo comune: salvaguardare il patrimonio marino attraverso una pesca sostenibile e sensibilizzare i consumatori sull’importanza di scegliere prodotti ittici provenienti da una pesca rispettosa dei mari, riconoscibili dal marchio blu MSC.

Rizzoli è stato il primo produttore di alici in Italia ad ottenere la certificazione MSC per la catena di custodia, un marchio che certifica il prodotto ittico da pesca certificata in modo indipendente secondo lo Standard ambientale (msc.org/it). Oggi il Brand porta questa importante responsabilità anche nel banco frigo dei supermercati, con la linea di Alici in Banco Frigo Rizzoli, Alici del Mar Cantabrico con il 25% di sale in meno rispetto alle tradizionali Alici Cantabriche Rizzoli in olio.

Una linea di alici che si rivolge a chi adotta un’alimentazione equilibrata senza rinunciare al gusto, confezionate in vaschette realizzate per il 90% in plastica riciclata. Tra le varianti disponibili: Le Dolci, Le Piccanti (con peperoncino biologico), Le Rustiche (con prezzemolo biologico), le Alici con tartufo Urbani e quelle con l’iconica Salsa Rizzoli, speziata e delicatamente piccante, la cui ricetta è segreta dal 1906.

Completano la gamma le ultime due referenze lanciate: Le Marinate con olio agli agrumi e le nuovissime Le Marinate con Cipolla rossa di Tropea Calabria I.G.P. Le Settimane della Pesca Sostenibile non rappresentano quindi solo una ricorrenza simbolica, ma un’occasione unica per sensibilizzare i consumatori sull’importanza di orientare le proprie scelte verso prodotti che rispettano il mare e le sue risorse.

“Noi di Rizzoli Emanuelli crediamo fortemente che insieme si possa fare la differenza nel proteggere i mari per le generazioni future. Per questo supportiamo la pesca sostenibile certificata MSC, in un mondo in cui le risorse marine sono sempre più vulnerabili. Difendere la biodiversità marina non è solo una scelta ambientale, è un atto d’amore verso la Terra e verso le generazioni future”

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