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Blue Sea Land 2023: la manifestazione si avvia alla terza giornata con positivi riscontri di pubblico e focus su ecosostenibilità, immigrazione e valori ambientali

Blue Sea Land 2023: la manifestazione si avvia alla terza giornata con positivi riscontri di pubblico e focus su ecosostenibilità, immigrazione e valori ambientali

Blue Sea Land 2023, dopo il successo delle prime due giornate, si avvia ad un programma ricco e variegato che caratterizza la scaletta di venerdì 20 ottobre. Sulle tematiche trattate in questi primi incontri interviene il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, che dichiara “Mazara del Vallo torna ad ospitare il Blue Sea Land, un evento attraverso il quale sottolineiamo la necessità di una governance unica per il Mediterraneo, dove norme e regole uguali siano applicate a tutti i paesi che condividono le sue coste”.

Sui temi trattati al Blue Sea Land interviene anche l’assessore regionale alle Attività Produttive, Edy TamajoPromuovere il consumo dei prodotti ittici siciliani è un diktat che la politica deve portare avanti. Ad oggi, che si importa dall’estero il 70% del pesce che si consuma, con le risorse ittiche in sofferenza a causa dell’inquinamento e del cambiamento climatico e con l’emorragia sociale che ha causato la perdita di decine di migliaia di posti di lavori è necessario cambiare rotta, incentivare la pesca artigianale e il suo valore aggiunto, la cooperazione internazionale, l’economia del mare e delle aree costiere e il rapporto pesca e turismo

Un incontro che ha attenzionato i presenti in modo particolare è stato quello dedicato al tema del fenomeno migratorioin cui tra i diversi relatori è intervenuta l’assessore regionale della Famiglia e del lavoro, Nuccia Albano che afferma “Essere qui è un momento importante di confronto e di dialogo, nell’ottica di un rafforzamento della cooperazione tra i vari popoli. In questi quattro giorni verranno trattati i temi riguardanti la blue economy con particolare riferimento all’area del mediterraneo e in questo contesto gli aspetti relativi all’immigrazione. Dobbiamo promuovere la formazione in azienda e nell’ambito dei rapporti di lavoro (tirocini, stage, apprendistato e contratti di inserimento); favorire l’integrazione socioeconomica dei giovani migranti attraverso la valorizzazione delle loro esperienze, il rafforzamento della loro formazione professionale, l’inserimento nel mondo del lavoro e il supporto all’avvio di attività di autoimprenditorialità. E, infine, occorre favorire lo scambio con le marinerie che possono rappresentare opportunità lavorative per i giovani siciliani e i migranti”. Per ciò che riguarda invece il convegno basato sul Valore delle Acque e l’economia degli oceani rispetto alla salvaguardia del mare, per Davis Marapira, Viceministro delle Terre, dell’Agricoltura, della Pesca, dell’Acqua e dello Sviluppo Rurale dello Zimbabwe, “è fondamentale creare sinergie e collaborazioni tra i Paesi dell’area del Mediterraneo perché le problematiche delle acque sono sempre più incalzanti. Solo attraverso una stretta collaborazione si possono affrontare e, possibilmente risolvere, i problemi economici, scientifici e territoriali. Essere qui al Blue Sea Land è una importante opportunità proprio per discuterne in modo fattivo e proficuo”.

Per la terza giornata sono previsti diversi appuntamenti, tra cui il convegno sulla Presentazione dell’Expo Osaka 2025 e la partecipazione italiana le cui conclusioni sono affidate all’assessore regionale alle Attività Produttive, Edy Tamajo. In scaletta alle 10.00 presso la Galleria Sicilia ci sarà l’incontro sul Turismo costiero e Turismo Sostenibile in relazione alle comunità Costiere e Rurali a cui prenderanno parte diverse autorità tra cui Salvatore Quinci, sindaco Città di Mazara del Vallo, Massimo Grillo, sindaco Città di Marsala, Giuseppe Zambito, sindaco Città di Siculiana, Fabio Termine, sindaco della Città di Sciacca, Giacomo Anastasi, sindaco Città di Petrosino, Francesco Li Vigni, Sindaco Città di Partanna, Nicolò Catania, deputato, Assemblea Regione Siciliana, Michele Catanzaro, deputato Assemblea Regione Siciliana, Carmelo Pace, Deputato, Assemblea Regione Siciliana, Giovanni Borsellino, FLAG Il Sole e l’Azzurro, Gaetano Majolino, presidente del Consorzio Centro per lo Sviluppo del Turismo Culturale per la Sicilia. 

Altro importante momento di riflessione è quello dedicato al tema “Palermo – Roma – Bruxelles: Istituzioni a supporto del Mondo della Pesca” con l’intervento tra gli altri dell’Assessore dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana e Membro supplente per il Comitato Europeo delle Regioni, Luca Sammartino, modera l’incontro Alberto Pulizzi, dirigente generale del Dipartimento della pesca Mediterranea. Si susseguiranno una serie di workshops, tavole rotonde e convegni con approfondimenti sempre legali alla Blue Economy ed il programma completo del Blue Sea Land è consultabile sul sito https://www.bluesealand.net.

Blue Sea Land – International Blue Economy Expo si basa all’insegna di partenariati internazionali con importanti nomi del mondo scientifico e culturale. Con questa premessa la manifestazione guarda alle attività connesse all’economia blu in un’ottica di sostenibilità e di sistema che trascende i confini territoriali perché il mare sia legame tra i popoli e motore di una prosperità condivisa. Attraverso conferenze di alto livello e una fiera multietnica, la manifestazione avrà come unico filo conduttore una piattaforma per rinnovare il dialogo tra i Paesi europei, africani e mediorientali nel tentativo di trovare soluzioni condivise a attività di comune interesse. Blue Sea Land rappresenta così un’occasione unica per attuare collaborazioni su diversi fronti. 

Lo scopo di Blue Sea Land è di mettere a sistema le esigenze dell’economia, la crescente pressione verso politiche più sostenibili e le raccomandazioni della più recente letteratura scientifica nel campo della pesca e dell’agricoltura al fine di promuovere un’azione sinergica verso una gestione più responsabile ed equa delle risorse della terra e del mare.

Tema centrale dell’edizione 2023 è dunque “Transizioni: un ponte verso un mare che cambia”. Il concetto di transizioni è stato fortemente dibattuto negli ultimi tempi, specie con riferimento all’idea che il passaggio a un’economia più sostenibile dal punto di vista ambientale non debba lasciare indietro nessuno. La sostenibilità ambientale non può dunque essere scissa dalla sostenibilità economica e dalla sostenibilità sociale. 

Blue Sea Land 2023 sarà l’occasione per discutere di innovazioni e cambiamenti tali da garantire un equilibrio tra le esigenze dell’economia, della società e dell’ambiente. A questo riguardo, i temi previsti dal programma dei convegni includono la bioeconomia circolare, l’economia blu, la sicurezza marittima, la salvaguardia delle risorse del mare, la pianificazione spaziale marittima e costiera, l’agricoltura sostenibile, la sicurezza alimentare, le iniziative dei Paesi stranieri nei settori della pesca e dell’agricoltura sostenibile e molto altro. 

Quest’anno la manifestazione si avvale dell’importante Media Partnership di Rai News 24, Tgr Sicilia e del Patrocinio di RAI Sicilia e RAI per la Sostenibilità ESG e della partnership della GESAP.

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Blue Sea Land – International Blue Economy Expo dedica uno spazio anche ai bambini con il Progetto del MASAF “Kit For Fish”

Blue Sea Land – International Blue Economy Expo dedica uno spazio anche ai bambini con il Progetto del MASAF “Kit For Fish”

Blue Sea Land 2023 si dedica anche ai bambini ed all’interno del ricco programma viene realizzato un progetto a cura del MASAF dal tema “Kit For Fish”. Il progetto punta sulla creatività come risorsa per il contrasto alla povertà educativa per consolidare pratiche educative che vedono nella centralità del bambino e nella mediazione creativa un canale privilegiato per lo sviluppo e la costruzione della personalità. Il progetto KIT FOR FISH si articola attraverso 4 laboratori creativi costituiti da kit intuitivi di differenti materiali e strumenti che i bambini potranno mettere in gioco mediante liberi assemblaggi compositivi, tutti inerenti al tema del Blue Sea Land. Le attività si svolgono per l’intera manifestazione presso lo stand MASAF e si potrà prenotare dal giorno prima. 

Inoltre, la seconda giornata di BSL 23 prevede tantissime attività tra cui il convegno dalle 9.00 alle 11.00 al Teatro Garibaldi dal tema “Il Valore Delle Acque: L’economia Degli Oceani, La Gestione Dei Rischi E La Salvaguardia Delle Risorse Del Mare” Con la partecipazione di Nino Carlino, Presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu – COSVAP, Elena Pagana, Assessorato del Territorio e dell’Ambiente (TBC), Mounir Ghribi – Director of ICAP at OGS, Director of EMUNI, Onipatsa Helinoro Tianamahefa,Incaricato d’Affari del Madagascar a Roma, Nosipho Nausca Jean Ngcaba, Ambasciatore del Sudafrica a Roma, Ali Ifiye Ali, Vice Ministro della Pesca e dell’Economia Blu della Somalia, Davis Marapira,Viceministro delle Terre, dell’Agricoltura, della Pesca, dell’Acqua e dello Sviluppo Rurale dello Zimbabwe.  Alle 10:00 presso la Sala La Bruna ci sarà il convegno dal tema Le Campagne Informative Io Non Rischio E Pronti All’azione, con la partecipazione di Antonio Parrinello, Dirigente Servizio Regionale di Protezione Civile per la Provincia di Trapani, Marco Milazzo, CRI Alcamo “la campagna informativa io non rischio”, Gaetano Russo, DRPC Sicilia, Antonella Postorino, Psicologo dell’emergenza. Alle ore 9.00 in scaletta un altro convengo presso la Sala Asilo Filippo Corridoni dal tema Politiche Attive Della Regione Siciliana Per La Governance Del Fenomeno Migratorio: Opportunita’ E Scenari Futuri  Nuccia Albano, Assessore regionale della Famiglia e del Lavoro, Vincenzo Cusumano, Capo Gabinetto vicario, Assessorato della Famiglia e del Lavoro, Filippina Cocuzza, Prefetto di TrapaniGovernance dell’accoglienza dei cittadini di paesi terzi, Letizia Di Liberti, Dirigente generale Dipartimento regionale della Famiglia, Ettore Foti, Dirigente Generale Dipartimento regionale del Lavoro, Angelo Giurdanella, Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, Michela Bongiorno: Dirigente del servizio “Gestione degli interventi di parte corrente dei fondi del PO FSE e POC (FSE), Karim Hannachi – Presidente dell’ Osservatorio regionale per il fenomeno migratorio , Giovanni Vindigni, Dirigente del CPI di Ragusa – il progetto et-labora “servizi digitali dei Centri per l’impiego”, Saverino Richiusa – Funzionario del servizio “Gestione degli interventi di parte corrente dei fondi del PO FSE e POC (FSE), Giuseppe Paruzzo, Direttore Regionale della Caritas Sicilia, Agostino SELLA – Presidente dell’Associazione Don Bosco 2000,Claudio Durigon, Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. 

Alle 11:30 si realizzerà il convegno del Dipartimento Pesca dal tema Il Nuovo Feampa: Sinergie Ed Opportunità Di Crescita Sostenibile Per La Filiera Ittica. con la partecipazione di Alberto Pulizzi,Dirigente Generale del Dipartimento della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana, Giuseppe Sparta’, Dirigente Servizio 1 Programmazione – Dipartimento Regionale della Pesca Mediterranea, Nino Accetta,FEDERCOOPESCA Sicilia, Antonio Lo Coco, Blue Ocean, Filippo Parrino, LEGACOOP Sicilia, Gaspare Asaro, MCV Pesca, Francesco Saverio Abate, Autorità di Gestione per l’Italia del P.O. FEAMPA 2021-2027 (TBC). Anche al Teatro Garibaldi è in porgramma una Tavola Rotonda alle ore 11.30 dal tema Tavolo Di Lavoro Tra Rappresentanti Governativi E Diplomatici Dei Paesi Iora E Dell’italia Per Il Rafforzamento Della Cooperazione Italia-Iora”con la partecipazione di Nino Carlino, Presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu – COSVAP, Eugenio Sgro’, Coordinatore per i rapporti tra Unione Europea e i Paesi dell’Asia-Pacifico, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Jujjavarapu BalajiMinistro per gli Affari Agricoli dall’Ambasciata dell’India, Onipatsa Helinoro Tianamahefa, Incaricato d’Affari del Madagascar a Roma, Santos Álvaro, Ambasciatore del Mozambico,Ulumo Abdirahman Moalin, Incaricato d’Affari della Somalia a Roma, Nosipho Nausca Jean Ngcaba,Ambasciatore del Sudafrica a Roma , Isaak Mohamud Mursal, Vice Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale della Somalia.  

Nel pomeriggio sono previsti altri importanti appuntamenti con il convegno alle ore 15.00 al Teatro Garibaldi sul tema La Blue Economy Come Modello Di Sviluppo: Blue Skills E Iniziative Dei Paesi Rivieraschi. Presenti tra i vari Mounir Ghribi, Director of ICAP at OGS, Director of EMUNI,Maria Nives Riggio, EcoeFISHent, Tiziana Merlino, EcoeFISHent, Leonardo Manzari, NCH Italy WESTMED, Ezzeddine Kacem, Presidente del Cluster Marittimo Tunisino, Dino Fortunato, Chief Technical Advisor UNIDO, Mohamed Elabd Mohamed, Direttore dello Sviluppo e Promozione dei Prodotti della Pesca, Mauritania, Ibrahim Kone, Incaricato d’Affari del Burkina Faso a Roma, Almotaz Abadi, Vice Segretario Generale per l’Acqua, l’Ambiente e l’Economia Blu, Unione per il Mediterraneo. 

La seconda giornata del BSL 23 prosegue con altri incontri, tra cui quello dal tema La Legislazione Comunitaria In Materia Di Sicurezza E Igiene Alimentare Tra Tutela Dei Consumatori E Promozione Dei Territori. Altro importante incontro è quello sulla Filatelia E Comunicazione: Quando I Francobolli Raccontano I Territori, con Roberto Gueli, Presidente Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Tiziana Tavella, Presidente Assostampa Sicilia e il Sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci.

Blue Sea Land – International Blue Economy Expo si basa all’insegna di partenariati internazionali con importanti nomi del mondo scientifico e culturale. Con questa premessa la manifestazione guarda alle attività connesse all’economia blu in un’ottica di sostenibilità e di sistema che trascende i confini territoriali perché il mare sia legame tra i popoli e motore di una prosperità condivisa. Attraverso conferenze di alto livello e una fiera multietnica, la manifestazione avrà come unico filo conduttore una piattaforma per rinnovare il dialogo tra i Paesi europei, africani e mediorientali nel tentativo di trovare soluzioni condivise a attività di comune interesse. Blue Sea Land rappresenta così un’occasione unica per attuare collaborazioni su diversi fronti. 

Lo scopo di Blue Sea Land è di mettere a sistema le esigenze dell’economia, la crescente pressione verso politiche più sostenibili e le raccomandazioni della più recente letteratura scientifica nel campo della pesca e dell’agricoltura al fine di promuovere un’azione sinergica verso una gestione più responsabile ed equa delle risorse della terra e del mare.

Tema centrale dell’edizione 2023 è dunque “Transizioni: un ponte verso un mare che cambia”. Il concetto di transizioni è stato fortemente dibattuto negli ultimi tempi, specie con riferimento all’idea che il passaggio a un’economia più sostenibile dal punto di vista ambientale non debba lasciare indietro nessuno. La sostenibilità ambientale non può dunque essere scissa dalla sostenibilità economica e dalla sostenibilità sociale. 

Blue Sea Land 2023 sarà l’occasione per discutere di innovazioni e cambiamenti tali da garantire un equilibrio tra le esigenze dell’economia, della società e dell’ambiente. A questo riguardo, i temi previsti dal programma dei convegni includono la bioeconomia circolare, l’economia blu, la sicurezza marittima, la salvaguardia delle risorse del mare, la pianificazione spaziale marittima e costiera, l’agricoltura sostenibile, la sicurezza alimentare, le iniziative dei Paesi stranieri nei settori della pesca e dell’agricoltura sostenibile e molto altro.

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Unci AgroAlimentare, Scognamiglio: l’Ue penalizza la pesca e criminalizza i lavoratori con nuovi controlli e telecamere a bordo

Unci AgroAlimentare, Scognamiglio: l’Ue penalizza la pesca e criminalizza i lavoratori con nuovi controlli e telecamere a bordo

“Ancora una volta, l’Unione europea penalizza il settore della pesca e criminalizza i lavoratori, che con il nuovo regolamento sul controllo delle attività, approvato a Strasburgo, vengono trattati come potenziali delinquenti, anzi peggio”. Così Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale dell’Unci AgroAlimentare.

“Siamo molto amareggiati – prosegue il dirigente dell’associazione di settore del mondo cooperativistico – per il trattamento che ormai ci viene puntualmente riservato nei Palazzi dell’Ue, dove prevale un pregiudizio ed una assoluta mancanza di rispetto nei confronti di migliaia di operatori, soltanto nel nostro Paese, e di tante attività, spesso di piccole dimensioni, che debbono affrontare e risolvere ogni giorno vari problemi per andare avanti. In questi anni sono stati compiuti notevoli sforzi per rinnovare, rilanciare e adeguare il comparto ittico alle diverse esigenze che si presentavano, investendo sulla sostenibilità e sulla tutela degli equilibri ecologici e della biodiversità marina. Alle numerose limitazioni imposte dai burocrati di Bruxelles e da un ceto politico che non conosce la realtà, ma si accontenta di discettare del destino dei lavoratori e di un importante quanto fragile segmento produttivo dalle proprie comode poltrone, ragionando con schemi rigidi e rispondenti a facili luoghi comuni, si aggiungono nuove incombenze e controlli che renderanno più costosa e difficile la pesca professionale. Con il regolamento adottato a maggioranza, di ben 360 pagine, infatti, ci sarà l’obbligo di installare telecamere sulle imbarcazioni e di effettuare la registrazione digitale dettagliata di tutto il pescato. Così i lavoratori vengono trasformati sempre più in esecutori delle inutili e sterili procedure europee. Ma ciò che è peggio vengono umiliati e trattati al pari di delinquenti. Soltanto per i pescatori non valgono i diritti riservati a tutti i cittadini, a cominciare dalla presunzione di innocenza che vale nei Tribunali fino all’ultimo grado di giudizio. I lavoratori del mare invece debbono essere sottoposti a controllo permanente, perchè giudicati colpevoli a prescindere. Eppure, come al solito, la categoria è stata disponibile al confronto e non si è sottratta all’introduzione di eventuali nuovi controlli sulle attività, ma in forme semplificate, ragionevoli e non coercitive”.

“La verità dei fatti – ha concluso Scognamiglio – è che si vuole affossare la pesca ed agevolare altri settori, come quello emergente dei cibi sintetici e degli alimenti succedanei, tutt’altro che salutari e rispettosi dell’ambiente, imponendone il consumo dall’alto. Mentre qualcuno sventola la bandiera posticcia dell’ecologia, chiude poi gli occhi di fronte agli affari di chi inquina e di chi specula sulle risorse naturali, sulle coste e sui fondali marini. Soltanto i pescatori, in particolare le attività territoriali, con il loro lavoro, frutto di esperienza, sapere antico, passione per il mare e ora sempre più capacità di innovazione, possono realmente tutelare i consumatori sulla qualità del pescato e dei prodotti ittici. Il resto è finzione, propaganda, pura facciata e interesse di parte. Per quanto ci riguarda, ringraziamo i parlamentari europei dell’Italia che si sono impegnati per difendere le ragioni dei pescatori ed esprimiamo invece rammarico per l’asfittica idea di democrazia che alcuni gruppi hanno dimostrato in questa occasione, non solo ignorando completamente i nostri diritti, ma evitando il dialogo, con il quale si sarebbe potuto costruire un’equa sintesi delle diverse esigenze in campo”.

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Federpesca: approvazione nuovo regolamento controlli. Schiaffo al settore della pesca

Federpesca: approvazione nuovo regolamento controlli. Schiaffo al settore della pesca

Approvato il testo dell’Accordo politico sulla revisione del Regolamento controlli nel settore della pesca. La votazione si è tenuta nel pomeriggio del 17 ottobre in plenaria del Parlamento europeo e il nuovo regolamento è stato approvato dagli europarlamentari con 438 voti a favore, 146 voti contro, 40 astenuti.

Federpesca esprime il proprio rammarico per l’approvazione di un testo che prevede l’obbligo di installazione delle telecamere a bordo per i pescherecci di lunghezza superiore a 18 metri che presentano un rischio elevato di non conformità all’obbligo di sbarco.

“Seppure il testo preveda la possibilità di utilizzare strumenti di controllo diversi dalle telecamere” dichiara la Direttrice di Federpesca, Francesca Biondo “o che la possibilità di identificare singole persone nel materiale video registrato debba essere limitata e che la registrazione delle telecamere dovrebbe essere consentita solo in relazione agli attrezzi e alle parti delle navi in cui i prodotti della pesca vengono portati a bordo, manipolati e immagazzinati, è assolutamente innegabile come tale previsione sia lesiva della dignità di questo settore e dei diritti dei lavoratori a bordo. In questi anni Federpesca ha più volte espresso la propria contrarietà all’impostazione di questo Regolamento, anche attraverso la presentazione di diversi emendamenti di modifica. Gli sforzi di miglioramento del testo non hanno tuttavia evitato un’impostazione che mostra come le voci dei pescatori, seppur forti e numerose, non siano state ascoltate” ha così concluso la Direttrice Biondo. 

Ringraziamo sinceramente l’On. Rosanna Conte per l’impegno sempre dimostrato a difesa del settore ittico italiano – ancora una volta comprovato durante il suo intervento in plenaria del Parlamento europeo la sera del 16 ottobre – e contro un approccio che presume la colpevolezza degli operatori della pesca. Una misura che non ha precedenti in nessun altro settore produttivo e che compromette la dignità di una categoria di lavoratori che già tanti sacrifici ha dovuto affrontare in questi anni. Ringraziamo inoltre l’On. Tardino e l’On. Vuolo della Commissione Pesca del Parlamento europeo per aver espresso in fase di votazione la loro contrarietà. 

Una volta adottato formalmente dal Consiglio dell’UE, il regolamento entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Tuttavia, diverse misure saranno attuate gradualmente, dando agli Stati membri e alle flotte pescherecce il tempo necessario per adattarsi.

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Innovittica: dal 2022 in Sicilia il progetto che contribuisce alla crescita del settore

Innovittica: dal 2022 in Sicilia il progetto che contribuisce alla crescita del settore

Il progetto Innovittica è un progetto a titolarità del Dipartimento della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana, finanziato dal Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e per la Pesca 2014-2020, misura 1.26, frutto di un partenariato tra l’Istituto di Biologia Marina del Consorzio Universitario della Provincia di Trapani (capofila), l’Università di Messina – Dipartimento di Scienze Veterinarie, il Distretto della pesca e Crescita Blu – Co.S.Va.P., il Centro di Competenza Distrettuale e Medicair Industries.

Il progetto, avviato nel 2022, ha raggiunto gli obiettivi previsti, portando un contributo alla crescita e all’aumento della competitività del settore della trasformazione dei prodotti della filiera ittica siciliana.

Un lavoro intenso che ha consentito di ottenere numerosi risultati, con una equipe scientifica coordinata dal dott. Andrea Santulli, la Prof. Concetta M. Messina dell’Università di Palermo, le ricercatrici dell’Istituto di Biologia Marina del Consorzio Universitario, le Dott.ssa Rosaria Arena Simona Manuguerra, Eleonora Curcuraci e Laura La Barbera.

In questi mesi, l’Istituto di Biologia Marina ha messo a punto metodologie innovative di conservazione e trasformazione dei prodotti ittici, come salati e affumicati a basso tenore di sodio e prodotti di quinta gamma (prodotti pronti per il consumo). Sono state definite, inoltre, metodologie per aumentare la shelf-life dei prodotti ittici.

Queste attività sono state svolte in stretta collaborazione con Aziende siciliane del settore, che hanno ospitato nella loro sede i ricercatori, mettendo a disposizione i propri tecnici. Tra queste ricordiamo la Euroittica Lilybetana, a Marsala, l’OP (Organizzazione dei Produttori della Pesca di Trapani), la Papemar Srl di Marsala, la Blu Ocean srl di Casteldaccia.

Questa virtuoso approccio alla ricerca ha consentito di mettere in atto percorsi di co-creazione e co-design di nuovi prodotti trasformati, ad alto valore aggiunto, basati su materie prime tradizionali come ad esempio il tonno rosso.

Da questa esperienza di ricerca nel modo reale, fuori dalle sedi accademiche istituzionali, è nata l’idea, condivisa immediatamente dalle aziende, di costituire un Living Lab, diffuso sul territorio regionale, dedicato l’innovazione e la sostenibilità ambientale nella produzione di alimenti da organismi acquatici in Sicilia (living lab SMART), con l’obiettivo di azzerare le distanze ed abbreviare i tempi di trasferimento, rendendo immediatamente disponibili i risultati ottenuti.

Il living lab SMART, nato dalle attività del progetto Innovittica attraverso la partecipazione diretta ai percorsi di ricerca e sviluppo delle aziende, consentirà, da un canto, la capitalizzazione dei risultati ottenuti dalla ricerca, e allo stesso momento, la presenza di una infrastruttura di ricerca diffusa, costruita con il progetto Innovittica, che nel futuro potrà essere implementata con nuovi nodi e nuove tecniche, garantirà la durabilità delle azioni di ricerca avviate dal progetto “Innovittica” e di messa a valore delle risorse umane ed economiche messe a disposizione dall’Assessorato dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea della Regione Siciliana.

Il living lab SMART, nella nuova programmazione dei fondi messi a disposizione del PO FEAMPA, potrà svolgere un ruolo determinate per la crescita delle Aziende del settore.

A completamento del living lab, consci dell’importanza e della necessità di conoscere durante il processo di co-creazione di nuovi prodotti alimentari l’accettabilità da parte dei consumatori, va ricordato che, con le risorse del progetto Innovittica, è stato realizzato un Laboratorio per l’analisi sensoriale dei prodotti della filiera ittica siciliana, che verrà utilizzato per organizzare consumer test, preliminari all’immissione sul mercato dei nuovi prodotti.

Dopo una scelta ponderata, è stato ubicato negli spazi messi a disposizione dalla Cantina “Terre di Giafar”, a Paceco, con una gestione futura condivisa tra l’istituto di Biologia Marina, l’Associazione le Strade del Vino di Erice DOC e il Centro di Competenza Distrettuale. Inoltre, la scelta della cantina “Terre di Giafar”, un bene sequestrato alla mafia, conferisce all’intervento una valenza sociale di notevole spessore.

In questo scenario appare chiaro l’obiettivo di mettere a disposizione questa struttura a tutti i prodotti della filiera dell’agroalimentare siciliano, privilegiando l’accoppiamento di vino e prodotti ittici trasformati, che rappresentano due dei principali pilastri di questo importante settore produttivo regionale.

Il progetto Innovittica e i consumer test

Nell’ambito del progetto Innovittica, per testare l’accettabilità dei prodotti messi a punto sono stati realizzati dei consumer test.

Nel corso dell’edizione 2022 del Blue Sea Land sono stati testati affumicati di Lampuga e di Persico Trota a basso tenore di sodio, paragonati con gli stessi prodotti salati con sale tradizionale.

Un altro consumer test è stato realizzato nell’ambito del Maritime day, organizzato Trapani lo scorso mese di giugno al fine di verificare il livello di gradimento da parte dei consumatori di bottarghe di tonno rosso a basso tenore di sodio, rispetto a bottarghe preparate con sale tradizionale.

I consumer test per prodotti innovativi a base di tonno rosso (pancette, mortadelle, prosciutti ecc.) sono stati tenuti nel Laboratorio per l’analisi sensoriale dei prodotti della filiera ittica siciliana, presso la Cantina “Terre di Giafar”.

L’analisi dei risultati ottenuti, attraverso la somministrazione di appositi questionari, ha consentito di affermare che i consumatori non percepiscono alcuna differenza tra i prodotti salati a basso contenuto di sodio e quelli tradizionali, proponendo questi prodotti come alimenti funzionali, utili per la salvaguardia della salute umana, conferendo loro un notevole valore aggiunto. Questi risultati, inoltre, ci dimostrano che i prodotti innovativi sono accettati con entusiasmo dai consumatori.

Progetto Innovittica e Blu Ocean insieme per la co-creazione di innovazione di prodotto attraverso la valorizzazione e la capitalizzazione della risorsa granchio blu

Nell’ambito del progetto Innovittica, il gruppo di ricerca in collaborazione con i tecnologi di Blu Ocean srl di Casteldaccia, azienda leader nel settore dell’industria della trasformazione ittica, ha raccolto una sfida impegnativa che, oltre all’atteso risvolto economico per il settore industriale, potrà avere anche una significativa ricaduta sulla sostenibilità ambientale dell’uso delle risorse ittiche. La sfida riguarda l’utilizzazione nell’industria della trasformazione ittica siciliana del granchio blu, Callinectes sapidus, specie invasiva che sta infestando i mari italiani, con danni notevoli alle risorse alieutiche.

In Mediterraneo, esistono già numerosi esempi di adattamento delle produzioni ittiche a questa nuova risorsa. Tra questi spicca l’esperienza della Tunisia che, nel 2021, ha esportato circa 7.600 t di granchio blu per un controvalore di 24 milioni di dollari, con un trend di crescita positivo, dimostrando come da una minaccia per l’ecosistema è possibile generare economia ed opportunità di lavoro.

In Sicilia il problema granchio blu è stato già affrontato nell’ambito del progetto Bleu Adapt, finanziato dal programma transfrontaliero ENI CT Italia-Tunisia 2014-2020, al quale ha partecipato anche il COSVAP, partner del progetto Innovittica. Bleu Adapt ha indicato la strada per l’uso sostenibile di questa risorsa, già intrapresa in maniera altamente produttiva dalla Tunisia.

Nell’ambito delle attività del Living Lab Smart, la Professoressa Messina (Università di Palermo) ricorda che, grazie alla collaborazione tra Progetto Innovittica e Blu Ocean, è stato avviato un percorso di co-creazione con la realizzazione di prodotti alimentari innovativi a base di granchio blu, con una forte connotazione territoriale derivante dalla sapienza dei tecnici della Blu Ocean che hanno partecipato alla loro preparazione. Tra i nuovi prodotti sono stati realizzati sughi freschi e pastorizzati, polpette e hamburger a base di polpa di granchio.

A completamento del percorso di co-creazione, aggiunge la Prof. Messina, è prevista una fase di valutazione sensoriale e consumer test, effettuata nel Laboratorio per consumer test dei prodotti della filiera ittica siciliana realizzato dal Progetto Innovittica presso la Cantina Terre di Giafar di Paceco.

Antonio Lo Coco, di Blu Ocean, conferma l’impegno dell’azienda a supporto dello sviluppo della competitività e della sostenibilità dell’industria della trasformazione ittica siciliane e ricorda che la collaborazione con Innovittica non si esaurirà con la chiusura del progetto. Il percorso di co-creazione di innovazione continuerà, con l’obiettivo di mettere a punto un processo di estrazione meccanica, della polpa al fine di ottimizzare le rese, i tempi ed i costi di lavorazione per rendere i prodotti ottenuti più competitivi. Infine, nello spirito dei principi dell’economia circolare, gli scarti di lavorazione verranno utilizzati per l’estrazione delle molecole bioattive per applicazioni nel campo della nutraceutica e della cosmeceutica e, alla fine del ciclo, per la produzione di compost.

Questa storia di successo, afferma il dott. Andrea Santulli (responsabile scientifico del progetto Innovittica e Direttore dell’Istituto di Biologia Marina del Consorzio Universitario di Trapani), nata da una minaccia trasformatasi in risorsa di valore, conferma che quando la ricerca nasce e si sviluppa nel mondo reale, con il sostegno della ricerca accademica, i suoi risultati possono essere immediatamente capitalizzati, generando reddito e posti di lavoro. Il passo successivo sarà il completamento della filiera, garantendo l’approvvigionamento del ciclo produttivo del granchio blu con esemplari pescati in Sicilia, contribuendo alla riduzione della pressione sulla biodiversità degli ambienti costieri esercitata da questa specie invasiva.

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