Categoria: Economia del mare Pagina 53 di 514

Mario Mattioli: “il Piano del mare un importante tassello verso una regia unica”

Mario Mattioli: “il Piano del mare un importante tassello verso una regia unica”

Il Piano del mare è un importante tassello lungo il percorso, da sempre invocato da Confitarma, di dare al nostro Paese una regia unica del mare”: questo il commento del presidente Mario Mattioli, in seguito alla sua approvazione odierna al CIPOM.

Il gruppo degli esperti” – ha aggiunto Mattioli “tra cui è presente anche il Direttore Generale di Confitarma Luca Sisto, insieme alla struttura di missione del ministro Musumeci, sono riusciti nella difficile impresa di unire in un unico documento le linee guida di sviluppo strategico di tutte le filiere che compongono l’Economia del Mare italiana”.

Ringraziamo il presidente del consiglio Meloni, il ministro per le politiche del mare Musumeci e il governo raccolto intorno al CIPOM” – ha concluso Mattioli“per l’impegno fin qui portato avanti, auspicando fortemente che possiamo continuare a lavorare, tutti insieme, per sostenere la marittimità nazionale”.

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Unci AgroAlimentare, Scognamiglio: via libera a indirizzo governo su Pesca ed economia marina, per sostenibilità ecologica ed economica

Unci AgroAlimentare, Scognamiglio: via libera a indirizzo governo su Pesca ed economia marina, per sostenibilità ecologica ed economica

“Accogliamo positivamente la nuova visione della pesca, incentrata su una programmazione complessiva della sostenibilità delle attività, che si coniughi con la nuova economia del mare, emersa al Tavolo istituzionale di confronto con il sottosegretario La Pietra e lo staff della Direzione generale Pesca ed Acquacoltura”.

Così Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale di Unci AgroAlimentare, associazione di settore del mondo cooperativistico.

Unci AgroAlimentare condivide la volontà del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste di trovare una convergenza tra innovazione, ricambio generazionale e sistema pesca. Una visione per una ripartenza all’insegna della sostenibilità con la doppia “e”: economicamente sostenibile ed ecologicamente sostenibile.

L’obiettivo da perseguire è mantenere l’equilibrio tra la natura e le attività antropiche, tra salvaguardia dell’ambiente e le esigenze economiche ed occupazionali, tenendo conto di criticità, potenzialità e specificità di segmenti produttivi anche molto differenti tra loro, come le realtà industriali, estrattive, energetiche, dei trasporti, della ricezione turistica, l’acquacoltura, la pesca professionale e commerciale e la pesca sportiva-dilettantistica.

Si potrà iniziare a parlare in concreto dell’inevitabile impatto del cambiamento climatico e delle attività antropiche sulle produzioni alimentari del Paese, che sono elemento essenziale della dieta mediterranea e parte determinante dell’identità e del sistema economico dell’Italia, senza tralasciare le considerazioni critiche sul Piano d’Azione dell’Unione europea e gli effetti deleterei delle limitazioni previste, in termini di sostenibilità sociale ed economica.

Un percorso segnato dai paletti fissati con 12 Decreti Pesca, illustrati dal sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Patrizio Giacomo La Pietra, e dalla posizione assunta dal governo italiano all’ultimo Consiglio dei ministri Agrifish.

Un’opportunità di ripresa è poi costituita dai Piani di gestione presentati dal dirigente della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura, Giovanni D’Onofrio, che insieme agli interventi al Tavolo del Direttore generale, Francesco Saverio Abate, e del Capo Dipartimento delle Politiche competitive, Stefano Scalera, hanno offerto un quadro esaustivo delle azioni avviate.

Da parte sua, UnciAgroalimentare sottolinea l’importanza della ricerca anche sotto il profilo della sostenibilità, per rendere sempre più efficaci le attività tese alla protezione degli ecosistemi marini e alla conservazione di specie sottoposte a maggior sforzo di pesca, utili ad una pianificazione di medio e lungo termine del comparto ittico, per una vera strategia marina da sottoporre alla Commissione UE.

Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale di Unci AgroAlimentar

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Già oltre 280 le imbarcazioni al nuovo porto turistico di Piombino

Già oltre 280 le imbarcazioni al nuovo porto turistico di Piombino

Hanno ufficialmente preso avvio le attività operative di accoglienza delle unità da diporto lo scorso 11 luglio presso l’Approdo Marina Arcipelago Toscano in Loc. Chiusa di Pontedoro a Piombino. Un avvio di attività del distretto della nautica, polo della cantieristica dei servizi e delle attività ittiche dell’area di Piombino, che riguarda al momento, in agibilità provvisoria, la darsena di levante, e che è salutata con soddisfazione da tutti gli operatori che si sono prodigati fin dalla nascita di questo progetto nel 2020.

A regime, il progetto dell’Approdo Marina Arcipelago Toscano, prevede 656 posti barca per imbarcazioni fino a 20 metri con un fondale di 5 metri, aree per la nautica cittadina e i charter, e uno spazio dedicato ai pescatori. A medio termine, si prevede la realizzazione di una zona molto ampia per la cantieristica, marina a secco e attività sportive, commerciali e culturali. Un progetto di ampio respiro che ha visto il costante impegno, a fianco della Coop. La Chiusa di Pontedoro, delle istituzioni.

Ci teniamo a ringraziare sentitamente l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale in persona del suo Presidente Dott. Luciano Guerrieri, il Comitato di Gestione e tutti i Dirigenti e tecnici che a vario titolo hanno contribuito al rilascio di questa agibilità – dichiarano il Presidente e il CdA de La Chiusa di Pontedoro a.r.l., soggetto gestore dell’Approdo – il Sindaco di PiombinoDott.Francesco Ferrari unitamente all’Assessore all’urbanisticaGiuliano Parodi, attraverso i Dirigenti che si sono succeduti ed i tecnici hanno rilasciato i permessi a costruire in un iter procedurale non facile, la Capitaneria di Porto di Livorno e l’Ufficio Circondariale Marittimo di Piombino in persona del suo Comandante T.V. Alberto Poletti che, con i suoi collaboratori, ha emesso dall’inizio le varie ordinanze e seguito dai primi passi i lavori. Un ringraziamento va inoltre a tutti gli Enti della Regione e dello Stato che hanno espresso i loro pareri e autorizzazioni, i Progettisti e tutti gli altri professionisti che a vario titolo, insieme alla struttura tecnica di cui nel tempo si è dotata la Cooperativa hanno dato vita a questa realizzazione che grazie alla Soc. Sales S.p.A. partner strategico ed operativo, sta andando avanti nei lavori di costruzione.”

Un percorso articolato e non privo di ostacoli, che ha visto protagonisti tutti i Soci della Cooperativa che hanno creduto nel progetto e che, con il loro contributo, hanno dato vita alla realizzazione di un progetto che si radica sul territorio e fin dall’inizio coinvolge aziende e maestranze dell’area.

L’Approdo di Marina Arcipelago Toscano, che si colloca in posizione territoriale strategica tra l’Arcipelago e il vicino litorale toscano, fa parte del Consorzio Marine della Toscana, un aggregato che dal 2019 lavora per la promozione e l’aggregazione di undici porti della costa toscana e delle isole, e ha come obiettivo la valorizzazione delle marine, per l’offerta ai diportisti di strutture innovative e all’avanguardia e servizi fatti su misura per le esigenze del cliente. Tra gli scopi dei porti consorziati, la promozione dell’interazione col territorio circostante e l’offerta di un turismo mare – terra, che contribuisca ad aumentare sia l’indotto che la consapevolezza dell’importanza geografico-culturale della Toscana.

Marina Arcipelago Toscano luglio 2023 – Foto Ufficio Stampa

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Giovanni Acampora: “Investiamo sull’Economia del Mare con una Legge FinanziaMare”

Giovanni Acampora: “Investiamo sull’Economia del Mare con una Legge FinanziaMare”

Annunciate le date del 3° Summit Nazionale sull’Economia del Mare Blue Forum che si terrà a Gaeta dal 13 al 15 giugno 2024.

L’evento, intitolato “Investiamo sull’Economia del Mare”, coinvolgerà in tre giorni di lavoro e networking tutti gli utenti del mare e la politica nazionale ed europea con l’obiettivo di condividere una programmazione nazionale unica di investimenti 2024-2027.

L’appuntamento segue quello del 2023 che ha visto la partecipazione di più di 200 relatori tra rappresentanti istituzionali nazionali ed europei, numerosi esponenti del Governo e del Parlamento, autorità civili e militari, imprese e Associazioni, Università e principali centri di ricerca e innovazione, che hanno lavorato insieme alla costruzione della strategia marittima nazionale, contribuendo alla realizzazione del primo Piano del Mare dell’Italia.

Come annunciato” – ha commentato il Presidente di Assonautica Italiana, Si.Camera e Camera di Commercio Frosinone Latina Giovanni Acampora “il Summit 2023 sta dando vita a un Libro Bianco dell’Economia del Mare e a un documento di posizionamento, che come sistema camerale attraverso il suo braccio operativo Assonautica Italiana, l’Osservatorio nazionale Ossermare e la community del Blue Forum Italia Network presenteremo dopo l’estate. Dai lavori è emersa con forza la necessità di costruire un piano finanziario unico per l’Economia del Mare. Per questo vogliamo lanciare un appello al Governo e alla politica affinché si possa lavorare tutti insieme su una Legge FinanziaMare, che supporti il percorso di rilancio della nostra Nazione di Mare. Al Summit 2024 lavoreremo per questo”.

I due documenti in fase di definizione raccolgono i contributi della gran parte degli stakeholder di tutti i settori della Blue Economy e si pongono in piena continuità con le istanze riprese nel Piano del Mare su cui il Presidente Giovanni Acampora sta lavorando insieme ai dieci esperti, al Ministro per le Politiche del Mare Nello Musumeci e alla sua struttura.

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Mediterraneo: rotta fra gli scogli

Mediterraneo: rotta fra gli scogli

Mediterraneo al centro. Su questo tema, tornato a essere di importanza strategica, Assagenti focalizzerà il 9 ottobre l’attenzione del mondo dello shipping e del trading aprendo così la sua Shipping Week con un convegno che analizzerà anche aspetti poco noti dell’orizzonte mediterraneo.

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