Categoria: Economia del mare Pagina 9 di 507

Confeuro, agricoltura e pesca: “Pronti a un 2025 a tutela di piccoli e medi produttori” 

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“Ci lasciamo alle spalle un 2024 complesso e delicato per il settore primario, messo in difficoltà dalla congiuntura economica poco felice, dai conflitti militari in corso, dal cambiamento climatico e da scelte politiche poco concrete. Per questa ragione, il 2025 sarà un anno fondamentale per la tutela e la ripresa della agricoltura e della pesca italiane.

Importante, inoltre, sarà il ruolo del nostro governo e delle grandi potenze globali nella lotta al cambiamento climatico e al contrasto alla crisi idrica: in tal senso, Confeuro chiede azioni mirate e urgenti per proteggere le nostre colture, i nostri territori e il futuro delle nuove generazioni.

A livello europeo, invece, rivolgiamo un appello a Bruxelles per una PAC più equa, sostenibile e capace di rispondere alle reali esigenze delle imprese, in particolare per il sostegno al reddito agricolo ed incentivi per le assicurazioni.
In parallelo, servirà operare a difesa delle nostre eccellenze enogastronomiche, tutelandole dalla concorrenza sleale extra UE, dall’italian sounding e dal dumping commerciale. Insomma, da fare c’è davvero tanto e Confeuro è pronta a fare la sua parte per far sentire la voce di piccoli e medi produttori del settore primario e costruire un’agricoltura più forte, sostenibile e rispettosa dell’ambiente”

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori europei e del mondo.

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Agricoltura e pesca, Confeuro: “Bene proroga credito imposta in Zes” 

Agricoltura e pesca, Confeuro: “Bene proroga credito imposta in Zes” 

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“Confeuro accoglie con favore la decisione del governo di prorogare il credito d’imposta per le imprese operanti nelle Zone Economiche Speciali (ZES). Questa misura rappresenta un segnale davvero importante per il sostegno alle filiere agricole e della pesca, settori strategici per l’economia italiana e per la valorizzazione dei territori. E rappresenta altresì un provvedimento, che consentirà alle aziende di affrontare con maggiore serenità le sfide economiche e ambientali che caratterizzano il contesto attuale. Questi incentivi fiscali infatti sono importanti per sostenere lo sviluppo e favorire investimenti che contribuiscano a migliorare le infrastrutture, la sostenibilità e l’innovazione.

Confeuro dunque sottolinea la rilevanza di continuare a investire nelle Zes come strumento per ridurre le differenze territoriali e promuovere lo sviluppo economico e sociale nelle aree meno avvantaggiate del Paese, sopratutto nel Meridione. Il settore primario, in particolare, è al centro di questo processo, garantendo non solo ricchezza economica ma anche tutela ambientale e valorizzazione delle tradizioni locali. Ci auguriamo che il governo prosegua con politiche strutturali di lungo respiro per il settore agricolo e della pesca, assicurando una pianificazione integrata che coinvolga tutti gli attori del territorio, e la promozione di un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo per tutto il settore primario”.

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro

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Pesca: nel bilancio regionale veneto 3 milioni in tre anni per le calamità naturali

Pesca: nel bilancio regionale veneto 3 milioni in tre anni per le calamità naturali

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Sono 3 i milioni di euro messi a bilancio dalla Regione Veneto, 1 milione per ciascuna annualità a partire dal 2025 e fino al 2027, per sostenere le avversità e le emergenze incontrate dal settore pesca veneto. “Si tratta di uno stanziamento che si somma agli ampi sforzi messi a terra in questi anni per un comparto che è strategico per il Veneto, non solo dal punto di vista socio-economico ma anche identitario”.

Lo dichiara l’assessore regionale alla pesca, Cristiano Corazzari, per chiarire il contenuto dell’articolo 13 del collegato alla Legge di stabilità regionale 2025 – 2027 approvata la settimana scorsa.

“Lo stanziamento nasce con il fine di contrastare le avversità emergenti nel settore primario e della pesca derivanti da fattori biotici, climatici e meteorologici, da pratiche agricole, dalla globalizzazione e da ogni altro intervento sull’uso del territorio. Spetterà poi alla Giunta regionale, con apposita delibera, stabilire le diposizioni attuative, anche sulla base del confronto che avverrà al tavolo tecnico permanente costituito presso Veneto Agricoltura, coinvolgendo le principali associazioni di categoria e tutti i settori della pesca, di tutte le aree del Delta del Po e della costa veneta” conclude Corazzari.

(Cma/Adnkronos)

ISSN 2465 – 1222

FONTE ADNKRONOS

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“e-FISHING”, l’Operazione della Guardia Costiera a tutela della filiera della pesca

“e-FISHING”, l’Operazione della Guardia Costiera a tutela della filiera della pesca

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Con l’approssimarsi delle festività natalizie, periodo in cui la domanda di prodotti ittici cresce considerevolmente, la Guardia Costiera, in linea con il Piano Operativo Annuale 2024 deciso nell’ambito dalla Cabina di Regia istituita presso il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha avviato una mirata campagna di prevenzione e di contrasto, a livello nazionale, per individuare potenziali fattispecie illegali nel settore che, nel tempo, si sono concretizzate anche attraverso nuovi canali, non convenzionali, al passo con lo sviluppo del mondo digitale.

Lo scopo è garantire la qualità dei prodotti che arrivano sulle tavole degli italiani ed il rispetto delle disposizioni nazionali e internazionali in materia di tutela delle risorse ittiche e dell’ambiente marino evitandone il depauperamento e contestualmente anche quello di garantire la leale concorrenzialità sul mercato tra gli operatori prevenendo il diffondersi di pratiche illegali.

LE FASI

L’operazione complessa “e-FISHING”, attiva su tutto il territorio nazionale e in corso fino a gennaio 2025, si è articolata in una preliminare fase di “analisi”, durante la quale sono stati individuati i target di possibile interesse mediante un attento monitoraggio del territorio – anche attraverso le piattaforme social e dell’e-commerce, a cui ha fatto seguito una seconda fase “operativa”, che ha permesso di attuare un contrasto diretto alle attività di pesca illegale attraverso l’esecuzione delle verifiche preventivamente pianificate.

L’OBIETTIVO

Il focus dell’operazione è incentrato a tutelare il prodotto ittico made in Italy, scoraggiando pratiche illecite – anche informatizzate – finalizzate a carpire la buona fede del cittadino, danneggiare la risorsa ittica e a minare la concorrenza leale sul mercato tra gli operatori del settore. L’operazione condotta dalla Guardia Costiera si è concentrata quindi sull’attività di prevenzione e di contrasto, a livello nazionale, per individuare potenziali fattispecie illegali nel settore, che coinvolgano in particolare le importazioni e la commercializzazione di prodotti ittici provenienti da paesi terzi, la cattura e commercializzazione di specie con consentite e la compravendita di pescato in assenza delle informazioni obbligatorie in materia di tracciabilità.

Pratiche illecite che, nel tempo – e in linea con il nome stesso che si è voluto attribuire all’operazione – si sono concretizzate anche attraverso nuovi canali non convenzionali utilizzati per l’attività di rivendita e la promozione di servizi di ristorazione, come l’e-market e le piattaforme social, al passo con lo sviluppo del mondo digitale.

Si tratta di comportamenti disonesti che compromettono non solo la qualità del prodotto destinato alla vendita, ma pregiudicano anche la concorrenza leale e la capacità del cittadino di scegliere consapevolmente.

Tale attività di monitoraggio e verifica, pertanto, oltre a prevenire e individuare eventuali atti illeciti mira a garantire una filiera ittica virtuosa, che permetta di far giungere sulle tavole degli italiani prodotti sicuri, certificati e garantiti.

LA MACCHINA ORGANIZZATIVA

Il dispositivo messo in campo – coordinato a livello nazionale dal Centro di Controllo Nazionale Pesca del Comando Generale della Guardia Costiera e articolato a livello territoriale sui Centri di Controllo Area Pesca (CCAP) delle 15 Direzioni Marittime regionali – ha visto l’impiego di oltre 1.500 militari e oltre 450 tra mezzi terrestri e aeronavali della Guardia Costiera e ha portato, ad oggi, all’effettuazione di 10.000 controlli, che consentiranno agli italiani di acquistare sul mercato prodotti ittici di qualità e garantiti, valorizzando il lavoro degli operatori del settore onesti che rispettano le normative vigenti, a tutela del prodotto “made in Italy”.

RISULTATI DELL’OPERAZIONE “E-FISHING”:

Questi i dati salienti:

  • 746 illeciti tra amministrativi e penali;
  • 233 attrezzi da pesca sequestrati;
  • sanzioni pecuniarie che ammontano a oltre 1 milione di euro;
  • circa 200 tonnellate di prodotto ittico sequestrato.

ATTIVITA’ PIU’ SIGNIFICATIVE

Nell’ambito dell’operazione nazionale “e-FISHING”, di seguito alcune delle attività più significative condotte dai Comandi territoriali della Guardia Costiera.

  • la Guardia Costiera di Roma-Fiumicino, congiuntamente al personale della ASL Roma, ha posto sotto sequestro 670 kg. di prodotto ittico scaduto presso un centro di distribuzione all’ingrosso di Roma, destinato a essere distribuito a ristoranti etnici: un vero e proprio “outlet” del prodotto ittico, dove poter acquistare prodotti congelati – da somministrare al pubblico – prossimi alla scadenza, a prezzo ovviamente più basso, per battere la concorrenza, senza garanzie di qualità e salubrità e con seri rischi per il cittadino.

–       la Guardia Costiera di Bari, a seguito del monitoraggio di un’attività di e-marketingeffettuata sulle principali piattaforme digitali (quali Facebook, Instagram e TikTok), ha effettuato un sequestro di ricci di mare per mancanza di rintracciabilità, verosimilmente frutto di pesca di frodo in acque pugliesi (ove vige il divieto regionale); inoltre, a seguito di una mirata attività di intelligence, anche con appostamenti notturni, la Guardia Costiera di Bari ha sequestrato 10 kg. di datteri di mare a due pescatore di frodo, i quali sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria.  

  • la Guardia Costiera di Ravenna, nel monitorare le piattaforme social ha individuato un video, divenuto “virale”, del proprietario di un ristorante etnico che si adoperava per strada intento nell’ “inusuale” attività di pulizia di un tonno. A seguito dei controlli effettuati dal personale della Guardia Costiera all’interno del ristorante, sito nel centro di Bologna, è stato rintracciato del prodotto ittico congelato non tracciato e pertanto è sottoposto a sequestro;
  • la Guardia Costiera di Livorno ha sequestrato presso una pescheria di Prato circa 70 esemplari della specie denominata “granchio cinese”, la cui detenzione allo stato vivo e la commercializzazione sono vietate in quanto inserita nella lista europea delle specie altamente invasive. Inoltre, a seguito dei controlli presso punti vendita all’ingrosso e al dettaglio, la Guardia Costiera di Livorno ha posto sotto sequestro 1.250 kg. di prodotto ittico non tracciato e scaduto; 
  • la Guardia Costiera di Palermo, a seguito di un’attività di monitoraggio dei social network, ed in particolare dopo aver notato un soggetto che pubblicizzava la vendita di prodotti ittici sulla piattaforma social “TikTok”, ha effettuato il sequestro di 545 kg. di prodotto ittico vario, privo delle informazioni obbligatorie in materia di tracciabilità, che veniva venduto abusivamente su strada. La mancata tracciabilità e pertanto l’impossibilità di definirne l’origine ha portato anche al rigetto a mare di 40 astici rinvenuti e considerati, a seguito di controllo da parte del personale sanitario, ancora vivi e vitali; inoltre, a seguito del controllo presso un centro di deposito, la Guardia Costiera di Palermo ha posto sotto sequestro oltre 30 tonnellate di prodotto ittico scaduto.

RISULTATI ATTIVITA’ ANNUALE – 2024

Al netto dell’operazione complessa “e-FISHING”, l’impegno della Guardia Costiera nella funzione di controllo del settore della pesca, in linea con il Piano Operativo Annuale 2024 deciso nell’ambito dalla Cabina di Regia istituita presso il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, prosegue tutto l’anno per garantire la qualità dei prodotti che arrivano sulle tavole degli italiani, salvaguardando il cittadino, la risorsa ittica e l’ambiente.

Nel 2024, infatti, è di oltre 9 milioni di euro l’importo totale delle sanzioni comminate, con oltre 800 tonnellate di prodotto irregolare sequestrato – impedendone così l’ingresso ella filiera commerciale, a tutela del cittadino – principalmente per illeciti connessi alla mancanza delle informazioni obbligatorie relative alla tracciabilità del pescato, che accerta la genuinità e la provenienza del prodotto. Nel corso dell’anno, l’azione di contrasto alla pesca illegale ha permesso di effettuare sull’intero territorio nazionale oltre 100.000 verifiche e ispezioni approfondite sia in mare che lungo la filiera commerciale, con un monitoraggio continuo, dalla cattura del pescato fino alla vendita al cittadino.

“Quest’operazione – ha dichiarato il Comandante Generale della Guardia Costiera Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone – si inquadra in un sistema di controlli consolidato, che viene svolto costantemente dalla Guardia Costiera, in mare come a terra, nell’ambito delle sue competenze in dipendenza funzionale del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, che consentirà agli italiani di acquistare sul mercato prodotti ittici sicuri e di qualità, garantendo una filiera ittica virtuosa in grado di valorizzare e tutelare il lavoro degli operatori del settore che rispettano le normative vigenti e promuovendo il prodotto made in Italy”.

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Pesca: Coldiretti, bene decreto sulla copertura interessi bancari per imprese

Pesca: Coldiretti, bene decreto sulla copertura interessi bancari per imprese

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Coldiretti pesca esprime ”soddisfazione per l’approvazione del decreto da parte della Conferenza Stato-Regioni che introduce un contributo destinato alla copertura totale o parziale degli interessi passivi sui finanziamenti bancari”.

Questo provvedimento, spiega Coldiretti pesca in una nota, ”rappresenta una risposta concreta alle difficoltà strutturali di accesso al credito che da tempo affliggono il settore della pesca”. Il decreto, fornisce ”un aiuto essenziale alle imprese ittiche, sostenendo la loro liquidità e capacità operativa in un momento particolarmente complesso”.

La misura, conosciuta come ‘cambiale azzurra’, prevede un contributo in conto interessi pari fino al 50% del tasso annuo nominale applicato dalla banca al finanziamento. L’importo massimo riconosciuto a ciascun beneficiario non potrà superare i 100.000 euro. Questo intervento sostenuto da Coldiretti pesca ”per affrontare le criticità del comparto, dimostra un’attenzione concreta e tangibile da parte del Governo nei confronti di un settore primario dell’economia nazionale”.

Questa misura ”rappresenta un passo significativo per garantire il futuro delle imprese ittiche italiane e promuove la stabilità economica e sociale delle marinerie”.

(Red-Lab/Labitalia)

ISSN 2499 – 3166

FONTE ADNKRONOS

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