Categoria: Pesce In Rete Pagina 31 di 1038

Barcellona 2025: Seafood Expo Global si conferma hub mondiale della filiera ittica

 [[{“value”:”

Il Seafood Expo Global 2025 di Barcellona ha riaffermato la centralità dell’evento per la filiera dei prodotti ittici a livello mondiale. Ospitata alla Fira de Barcelona dal 6 all’8 maggio, la manifestazione ha visto la partecipazione di oltre 2.100 espositori provenienti da 87 Paesi e più di 35.000 operatori professionali. Si è confermata come appuntamento chiave per chi guida strategie di approvvigionamento, trasformazione e distribuzione del prodotto ittico a scala globale.

Buyer della grande distribuzione, importatori, trasformatori e responsabili Horeca hanno trovato nell’evento un contesto operativo di alto livello, ideale per consolidare relazioni commerciali, osservare le tendenze e valutare nuove referenze. L’incontro tra domanda e offerta è avvenuto in un ambiente progettato per favorire la connessione tra innovazione tecnologica e sviluppo di prodotto.

L’area dedicata al Seafood Processing Global ha esposto le soluzioni più avanzate per la lavorazione, il confezionamento, la refrigerazione e la tracciabilità. Temi come automazione, sostenibilità e efficienza energetica hanno dominato la scena, riflettendo le attuali priorità della filiera moderna. Per i responsabili degli acquisti, la fiera ha rappresentato un’occasione concreta per verificare l’affidabilità dei fornitori e aggiornarsi sul posizionamento dei competitor internazionali. Secondo gli organizzatori, l’impatto economico locale generato ha superato i 156 milioni di euro.

Grande attenzione ha suscitato la cerimonia dei Seafood Excellence Global Awards, che ha premiato l’innovazione nei prodotti. Il Gruppo Vičiūnai (Lituania) si è imposto nella categoria retail con un salmone affumicato al tartufo, mentre Kalaneuvos Oy (Finlandia) ha vinto nell’Horeca con un bacon di trota, espressione di qualità e creatività applicata alla trasformazione ittica.

Il programma delle conferenze ha completato l’offerta con oltre 20 sessioni guidate da più di 80 esperti internazionali. I temi trattati – sostenibilità dell’acquacoltura, digitalizzazione, normative e nuovi comportamenti di consumo – hanno offerto un quadro operativo utile a chi assume decisioni strategiche lungo la catena del valore.

La partecipazione italiana è stata rilevante, in particolare per le PMI specializzate nella trasformazione e nelle conserve di alta qualità. Per molte aziende si è trattato di un banco di prova per testare la tenuta sui mercati internazionali, confrontarsi con i principali buyer esteri e valutare nuove opportunità di distribuzione.

In un momento storico in cui la domanda di prodotti ittici si evolve verso criteri sempre più selettivi, il Seafood Expo Global 2025 di Barcellona ha dimostrato di essere ben più di una vetrina: è una piattaforma dove si costruiscono strategie, si sviluppano relazioni e si orienta il futuro della filiera.

Continua a seguire Pesceinrete per aggiornamenti, analisi e reportage dai principali eventi internazionali del settore ittico.

L’articolo Barcellona 2025: Seafood Expo Global si conferma hub mondiale della filiera ittica proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Una tregua nella guerra dei dazi tra USA e Cina rilancia lo scambio globale

 [[{“value”:”

Dazi USA-Cina: impatto sui prodotti ittici globali – Con la sospensione di gran parte delle tariffe doganali tra Stati Uniti e Cina per un periodo di 90 giorni, il commercio mondiale potrebbe beneficiare di un alleggerimento delle tensioni geopolitiche che da mesi pesano anche sul settore ittico. L’annuncio congiunto di Washington e Pechino, diramato ieri, segna una svolta importante nelle dinamiche economiche tra le due potenze e apre a nuovi scenari per i mercati globali delle materie prime, tra cui il pesce.

Una tregua attesa: le nuove condizioni

Secondo i termini dell’accordo, gli Stati Uniti ridurranno le tariffe sui beni cinesi al 30% entro domani, rispetto al picco massimo del 145% raggiunto dopo una sequenza serrata di aumenti tra febbraio e aprile. La Cina, da parte sua, abbasserà le proprie tariffe al 10%, ponendo fine a una controffensiva che aveva portato l’aliquota doganale fino al 125%.

Le trattative si sono svolte a Ginevra, dove, come ha dichiarato l’ambasciatore statunitense Jamieson Greer “sono stati due giorni molto costruttivi”. Il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, ha parlato di “progressi sostanziali”, mentre il vice premier cinese Hi Lifeng ha ribadito l’importanza di relazioni commerciali stabili. L’accordo nasce quindi da una consapevolezza condivisa: le tensioni non convengono a nessuno, soprattutto in un momento in cui le supply chain globali faticano a riprendersi dai colpi della pandemia e delle tensioni internazionali.

L’effetto domino sul comparto ittico

La riduzione dei dazi potrebbe incidere direttamente anche sul commercio ittico. Negli ultimi anni, molte aziende del settore hanno subito rallentamenti, rialzi di costo e difficoltà logistiche legate alla guerra commerciale tra USA e Cina. Prodotti come gamberi, filetti congelati, molluschi e surgelati trasformati sono stati colpiti da tariffe che ne hanno ridotto la competitività sui mercati internazionali.

La Cina rappresenta uno dei principali hub mondiali per la lavorazione e riesportazione di prodotti ittici trasformati, mentre gli Stati Uniti sono tra i maggiori importatori. Una distensione nei rapporti può riattivare flussi interrotti, accelerare le forniture e spingere verso un riequilibrio dei prezzi a vantaggio anche degli operatori europei, spesso coinvolti nelle triangolazioni commerciali tra Asia e America del Nord.

Un’opportunità anche per l’Europa?

Le imprese ittiche europee, specialmente quelle focalizzate sull’export di prodotti trasformati e ad alto valore aggiunto, potrebbero approfittare di un abbassamento della pressione competitiva indiretta generata dalla guerra dei dazi. Una maggiore fluidità nelle rotte commerciali e una riduzione delle distorsioni di prezzo possono infatti creare spazio per la ripresa degli scambi e per l’apertura di nuovi canali.

Allo stesso tempo, è opportuno mantenere uno sguardo critico: l’accordo ha validità temporanea e si fonda su equilibri politici fragili. I 90 giorni di tregua saranno decisivi per valutare se si tratti di una parentesi tattica o dell’inizio di una vera distensione commerciale. Per gli stakeholder del settore ittico, monitorare l’evoluzione delle trattative sarà fondamentale per pianificare strategie export resilienti e flessibili.

Un momento cruciale da seguire con attenzione

La riduzione dei dazi tra USA e Cina è un segnale positivo per il commercio globale. Tuttavia, le implicazioni per il settore ittico saranno chiare solo con l’evolversi delle prossime settimane. L’interdipendenza tra trasformazione cinese, domanda statunitense e produzione europea resta un asse strategico su cui si gioca buona parte dell’equilibrio internazionale del comparto.

Continua a seguire Pesceinrete per aggiornamenti puntuali e approfondimenti sul commercio ittico globale.

L’articolo Una tregua nella guerra dei dazi tra USA e Cina rilancia lo scambio globale proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Coldiretti Pesca, bene sigillo su tonno, passo avanti verso trasparenza

 [[{“value”:”

L’apposizione di un sigillo per garantire la provenienza, la qualità e la salubrità del tonno rosso rappresenta un vantaggio per tutti i consumatori, valorizzando il lavoro delle quasi centosettanta imbarcazioni autorizzate alla cattura, rispetto ai rischi legati alla concorrenza sleale, ma anche salvaguardando gli altri pescherecci rispetto al rischio delle catture accidentali.

È quanto afferma Coldiretti Pesca nel commentare positivamente l’annuncio da parte del Ministro del Masaf Francesco Lollobrigida dell’arrivo dell’obbligo del sigillo di garanzia su ogni esemplare di tonno rosso, che dai porti siciliani sarà estero il 26 maggio prossimo a tutta Italia.

Un passo avanti verso la trasparenza – evidenzia Coldiretti Pesca – rispetto a una situazione del settore ittico che, a causa di un’indicazione dell’origine obbligatoria ma poco chiara, rende oggi difficile distinguere sui banchi dei supermercati e delle pescherie il pesce nazionale da quello straniero. Senza dimenticare il pesce servito ai ristoranti, dove non c’è alcuna etichetta. Ma l’obbligo del sigillo contribuirà a ridurre soprattutto l’illegalità – conclude Coldiretti Pesca – tutelando il lavoro della Flotta nazionale.

L’articolo Coldiretti Pesca, bene sigillo su tonno, passo avanti verso trasparenza proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Dalla terra al mare: convegno Assograssi sulle proteine animali in acquacoltura

 [[{“value”:”

Far crescere l’impiego delle Pat, le Proteine animali trasformate, in acquacoltura, migliorandone i processi produttivi e l’impatto sull’ambiente. È questo il tema centrale del convegno “Dalla terra al mare: le proteine animali come risorsa per un’acquacoltura efficiente e sostenibile”, organizzato da Assograssi, l’Associazione Nazionale produttori di grassi e proteine animali, mercoledì 14 maggio, presso Palazzo Montemartini (Largo Giovanni Montemartini 20) – Roma.

L’incontro avrà inizio alle ore 10 e prevede due sessioni. Nella prima parte, Paolo Valugani, presidente di Assograssi, illustrerà gli aspetti principali dell’attività di rendering, che consiste nella raccolta e nella trasformazione dei sottoprodotti di origine animale, trattati in impianti autorizzati sulla base della stringente normativa dell’UE. Gli operatori del settore selezionano e processano la materia prima, valorizzandola nei propri impianti e mettendo sul mercato nuove materie prime per mangimi per animali domestici e da allevamento, detergenti, fertilizzanti e combustibili. Tuttavia, sulle aziende, che hanno saputo costruire negli anni un modello virtuoso di economia circolare, ancora pesano le restrizioni negative causate dalla crisi della “mucca pazza” di vent’anni fa, nonostante il rischio BSE sia da considerarsi trascurabile in tutta Europa.

A seguire Andrea Poggioli, coordinatore del comitato tecnico di Assograssi, disegnerà l’andamento economico del comparto, mentre Robert Figgener, Presidente di EFPRA (European Fat Processors and Rendering Association), federazione europea del settore, approfondirà il quadro normativo di riferimento, fornendo importanti indicazioni sulle novità in preparazione a Bruxelles. In questo scenario, ad aprire prospettive significative nell’impiego delle Proteine animali trasformate è l’acquacoltura, settore che Matteo Leonardi, presidente di API – Associazione Piscicoltori Italiani, racconterà, mettendone in evidenza le opportunità in termini di sostenibilità e potenziale economico.

Nella seconda parte del convegno, si svolgerà la tavola rotonda dedicata agli aspetti tecnici e pratici dell’utilizzo delle Pat negli allevamenti ittici, moderata da Fabrizio Patti, giornalista Rai. Dario Dinosio, vicepresidente di Assograssi, dialogherà con Lea Pallaroni, direttore generale di Assalzoo, l’Associazione Italiana dei produttori di alimenti zootecnici, e con Andrea Fabris, direttore di API-Associazione Piscicoltori Italiani. Quest’ultimo spiegherà in dettaglio il progetto “Acquainnova 2.0”, in cui le proteine animali trasformate non da ruminante hanno un ruolo importante.

Infine, sarà Luca Papa, vicepresidente di Assograssi, a delineare le conclusioni del convegno.

Assograssi è socio aggregato di ASSITOL, l’Associazione italiana dell’industria olearia aderente a Confindustria, e rappresenta circa l’80% del settore del rendering in Italia. Fa inoltre parte di Cibo per la mente, network che promuove la ricerca e l’innovazione nei settori agroalimentari.

L’articolo Dalla terra al mare: convegno Assograssi sulle proteine animali in acquacoltura proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Italia-Oman, il mare come ponte: primi passi verso un’alleanza strategica

 [[{“value”:”

Importazione di prodotti ittici dall’Oman: con un primo incontro al SeafoodExpo Global di Barcellona, Italia e Oman aprono un canale di dialogo che potrebbe evolversi in opportunità strategiche per il settore ittico. Al momento, si tratta solo di un primo scambio di intenti, ma le premesse sono promettenti per buyer, imprese e stakeholder italiani.

SeafoodExpo Barcellona: dialogo aperto tra Italia e Oman

Durante l’edizione 2025 del SeafoodExpo Global di Barcellona si è svolto un importante momento di confronto tra rappresentanti istituzionali e imprenditoriali di Italia e Oman, organizzato da Assoittica Italia. Moderato dal Segretario Generale Giuseppe Palma, l’incontro ha visto la partecipazione del Sottosegretario Sen. Patrizio La Pietra e del Direttore Generale della pesca marittima e dell’acquacoltura, Francesco Saverio Abate, insieme a Said Al Naabi (Fisheries Development Oman) e Salim Abdullah Al Mamari (Oman Food Capital).
L’incontro ha avuto un carattere preliminare e conoscitivo e si sono poste le basi per una futura collaborazione che potrebbe aprire le porte all’importazione di prodotti ittici dall’Oman.

Una prospettiva di cooperazione tecnico-commerciale

I prodotti ittici omaniti,, tra cui tonni, cefalopodi e crostacei, sono considerati competitivi per qualità e tracciabilità. Dall’altra parte, l’Italia può offrire competenze avanzate nella trasformazione, nella logistica refrigerata e nei sistemi di certificazione.
I partecipanti all’incontro hanno ipotizzato la creazione di un tavolo tecnico bilaterale, con il coinvolgimento delle istituzioni e del mondo produttivo, per esplorare forme di collaborazione concrete e sostenibili.
Il focus, per ora, resta sulla definizione di obiettivi condivisi e sull’analisi di fattibilità di un eventuale flusso di importazione di prodotti ittici dall’Oman verso l’Italia, in una logica di complementarità e sviluppo congiunto.

Prime opportunità per il sistema produttivo italiano

Pur trattandosi solo di un primo passo, questo avvio di dialogo rappresenta un segnale chiaro: diversificare le fonti di approvvigionamento e aprirsi a nuovi partner può rafforzare la resilienza e la competitività del settore ittico nazionale.
Per i buyer italiani, l’ipotesi di accedere a nuovi mercati potrebbe rivelarsi interessante soprattutto in funzione di linee di prodotti trasformati destinati all’export, grazie alla combinazione tra materia prima omanita e capacità italiana di valorizzazione industriale.

L’incontro tra Italia e Oman al SeafoodExpo di Barcellona non ha ancora prodotto intese operative, ma ha segnato l’avvio di un percorso di esplorazione con potenziali ricadute su tutta la filiera.

Continua a seguire Pesceinrete per aggiornamenti sui principali eventi internazionali e sulle Associazioni di categoria che costruiscono il futuro del settore ittico.

L’articolo Italia-Oman, il mare come ponte: primi passi verso un’alleanza strategica proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Pagina 31 di 1038

Made with & by Matacotti Design

Privacy & Cookie Policy