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“I limiti sullo sforzo di pesca, che proprio in questo periodo stanno facendo arrancare i pescatori italiani a causa dell’allungamento del fermo di pesca nel Mediterraneo occidentale, rischiano di trasformarsi in un vero incubo a partire dal prossimo anno. La proposta appena pubblicata dalla Commissione europea, andrá a colpire direttamente l’Italia nel 2026, con una riduzione del 64% dello sforzo sulla pesca a strascico, tagli del 25% sui palangari e limiti alle catture di gamberi e pelagici.

Non solo un drastico limite delle giornate di pesca, in Adriatico viene anche prevista un’ulteriore riduzione di circa il 12% per la pesca di sarde e alici. Un impatto insostenibile per la nostra flotta nonché un attacco alla sicurezza alimentare dell’UE, giá sfiancata da anni di limitazioni, frutto della stessa ideologia green, subdolo marchio di fabbrica della Commissione Von der Leyen, che non accenna a fermarsi, continuando a distruggere settori ed economie in tutta Europa. Ora serve che l’Italia agisca subito, chiedendo l’applicazione di misure correttive in grado di limitare i danni di questa, ennesima, deleteria proposta”.

Così dichiara l’Europarlamentare Anna Maria Cisint (Lega-Gruppo Patriots for Europe) membro della Commissione PECH del Parlamento europeo, nella propria nota inviata da Strasburgo.

L’articolo Cisint: nuova batosta UE per i pescatori italiani proviene da Pesceinrete.

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