Dalla terra al mare: convegno Assograssi sulle proteine animali in acquacoltura

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Far crescere l’impiego delle Pat, le Proteine animali trasformate, in acquacoltura, migliorandone i processi produttivi e l’impatto sull’ambiente. È questo il tema centrale del convegno “Dalla terra al mare: le proteine animali come risorsa per un’acquacoltura efficiente e sostenibile”, organizzato da Assograssi, l’Associazione Nazionale produttori di grassi e proteine animali, mercoledì 14 maggio, presso Palazzo Montemartini (Largo Giovanni Montemartini 20) – Roma.

L’incontro avrà inizio alle ore 10 e prevede due sessioni. Nella prima parte, Paolo Valugani, presidente di Assograssi, illustrerà gli aspetti principali dell’attività di rendering, che consiste nella raccolta e nella trasformazione dei sottoprodotti di origine animale, trattati in impianti autorizzati sulla base della stringente normativa dell’UE. Gli operatori del settore selezionano e processano la materia prima, valorizzandola nei propri impianti e mettendo sul mercato nuove materie prime per mangimi per animali domestici e da allevamento, detergenti, fertilizzanti e combustibili. Tuttavia, sulle aziende, che hanno saputo costruire negli anni un modello virtuoso di economia circolare, ancora pesano le restrizioni negative causate dalla crisi della “mucca pazza” di vent’anni fa, nonostante il rischio BSE sia da considerarsi trascurabile in tutta Europa.

A seguire Andrea Poggioli, coordinatore del comitato tecnico di Assograssi, disegnerà l’andamento economico del comparto, mentre Robert Figgener, Presidente di EFPRA (European Fat Processors and Rendering Association), federazione europea del settore, approfondirà il quadro normativo di riferimento, fornendo importanti indicazioni sulle novità in preparazione a Bruxelles. In questo scenario, ad aprire prospettive significative nell’impiego delle Proteine animali trasformate è l’acquacoltura, settore che Matteo Leonardi, presidente di API – Associazione Piscicoltori Italiani, racconterà, mettendone in evidenza le opportunità in termini di sostenibilità e potenziale economico.

Nella seconda parte del convegno, si svolgerà la tavola rotonda dedicata agli aspetti tecnici e pratici dell’utilizzo delle Pat negli allevamenti ittici, moderata da Fabrizio Patti, giornalista Rai. Dario Dinosio, vicepresidente di Assograssi, dialogherà con Lea Pallaroni, direttore generale di Assalzoo, l’Associazione Italiana dei produttori di alimenti zootecnici, e con Andrea Fabris, direttore di API-Associazione Piscicoltori Italiani. Quest’ultimo spiegherà in dettaglio il progetto “Acquainnova 2.0”, in cui le proteine animali trasformate non da ruminante hanno un ruolo importante.

Infine, sarà Luca Papa, vicepresidente di Assograssi, a delineare le conclusioni del convegno.

Assograssi è socio aggregato di ASSITOL, l’Associazione italiana dell’industria olearia aderente a Confindustria, e rappresenta circa l’80% del settore del rendering in Italia. Fa inoltre parte di Cibo per la mente, network che promuove la ricerca e l’innovazione nei settori agroalimentari.

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Genova, inizia Slow Fish

Tanti i temi toccati, tra sostenibilità e gastronomia

Slow Fish al via. La kermesse è un invito a esplorare, conoscere e gustare tutto ciò che lega il cibo al mare, alle comunità costiere e agli ecosistemi acquatici.  L’edizione 2025, da oggi all’11 maggio al Porto Antico di Genova, è quella del ventennale ma siamo certi che Slow Fish non ha ancora esaurito la sua missione; affrontare, attraverso il gusto e la convivialità, temi cruciali per il futuro di tutti.

Anche i granchi saranno presenti a Genova

Slow Fish, il significato

In primo luogo, è una manifestazione che parla del mare come entità biologica a se’ stante, e non come meta per le vacanze o qualcosa da sfruttare senza limite. La vita viene dal mare, a cominciare dal 50% dell’ossigeno che respiriamo. Allo stesso modo non dobbiamo correre il rischio di dimenticarci dei pescatori, di non riconoscere il valore di un mestiere che implica un rapporto viscerale con il mare e una conoscenza profonda dei fondali, delle specie ittiche, dei cicli di riproduzione di ciascuna di esse

Temi, spazi, eventi: un assaggio del programma

Slow Fish 2025 è un’esperienza immersiva tra gusto e conoscenza, insieme a pescatori, cuochi, produttori, scienziati ed esperti accomunati da un obiettivo: difendere la biodiversità e promuovere una cultura del mare più consapevole. Si va dalle conferenze sui cambiamenti climatici e il futuro della pesca, alle degustazioni con specie ittiche sostenibili; dai Laboratori del Gusto che mettono al centro i Presìdi Slow Food, alle attività per bambini e famiglie, fino agli appuntamenti conviviali tra food truck, birre artigianali e musica dal vivo.

L’attenzione ai bambini

I più piccoli diventano esploratori nella Ludoteca Slow Fish, realizzata con la collaborazione dell’Acquario di Genova e dell’Acquario di Livorno. Attraverso giochi, disegni e quiz, bambini e bambine imparano a riconoscere le specie aliene, scoprire il ruolo degli squali e capire perché la biodiversità marina va protetta, divertendosi.

Crisi climatica e sostenibilità

Le conferenze dell’Arena Slow Fish Masaf affrontano i grandi temi del presente e del futuro: la crisi climatica, la pesca sostenibile, il turismo consapevole e il rinnovamento del mestiere del pescatore. Spazio anche a novità importanti, come il lancio del Presidio della bottarga di muggine e della pesca tradizionale dello Stagno di Cabras.

La presenza delle Regioni

Gli stand regionali arricchiscono il percorso con un racconto corale dell’Italia gastronomica: la Puglia celebra la mitilicoltura e le ricette del recupero; la Sardegna porta bottarga, capperi e granchio blu, la Calabria esplora sapori intensi tra piccante e umami, il Lazio partecipa con una collettiva di produttori in uno spazio del Mercato e uno spazio espositivo della Città di Roma accanto a Casa Slow Food.

Il mare, vero protagonista delle nostre vite

L’evento è organizzato da Slow Food Italia, con il patrocinio del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e della Regione Liguria: «Un traguardo importante, che abbiamo voluto onorare nonostante le difficoltà organizzative di questa edizione – le parole di Daniele Buttignol, amministratore delegato di Slow Food Promozione -. L’attenzione all’ambiente, al tema delle plastiche nei nostri mari, l’individuazione di modelli di pesca sostenibili che possano garantire un futuro a chi decide di dedicare la propria vita al mare e alla pesca, il tutto visto attraverso la lente della gastronomia, del cibo, dei paesaggi costieri, del turismo, sono per noi elementi imprescindibili».

Italia-Oman, il mare come ponte: primi passi verso un’alleanza strategica

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Importazione di prodotti ittici dall’Oman: con un primo incontro al SeafoodExpo Global di Barcellona, Italia e Oman aprono un canale di dialogo che potrebbe evolversi in opportunità strategiche per il settore ittico. Al momento, si tratta solo di un primo scambio di intenti, ma le premesse sono promettenti per buyer, imprese e stakeholder italiani.

SeafoodExpo Barcellona: dialogo aperto tra Italia e Oman

Durante l’edizione 2025 del SeafoodExpo Global di Barcellona si è svolto un importante momento di confronto tra rappresentanti istituzionali e imprenditoriali di Italia e Oman, organizzato da Assoittica Italia. Moderato dal Segretario Generale Giuseppe Palma, l’incontro ha visto la partecipazione del Sottosegretario Sen. Patrizio La Pietra e del Direttore Generale della pesca marittima e dell’acquacoltura, Francesco Saverio Abate, insieme a Said Al Naabi (Fisheries Development Oman) e Salim Abdullah Al Mamari (Oman Food Capital).
L’incontro ha avuto un carattere preliminare e conoscitivo e si sono poste le basi per una futura collaborazione che potrebbe aprire le porte all’importazione di prodotti ittici dall’Oman.

Una prospettiva di cooperazione tecnico-commerciale

I prodotti ittici omaniti,, tra cui tonni, cefalopodi e crostacei, sono considerati competitivi per qualità e tracciabilità. Dall’altra parte, l’Italia può offrire competenze avanzate nella trasformazione, nella logistica refrigerata e nei sistemi di certificazione.
I partecipanti all’incontro hanno ipotizzato la creazione di un tavolo tecnico bilaterale, con il coinvolgimento delle istituzioni e del mondo produttivo, per esplorare forme di collaborazione concrete e sostenibili.
Il focus, per ora, resta sulla definizione di obiettivi condivisi e sull’analisi di fattibilità di un eventuale flusso di importazione di prodotti ittici dall’Oman verso l’Italia, in una logica di complementarità e sviluppo congiunto.

Prime opportunità per il sistema produttivo italiano

Pur trattandosi solo di un primo passo, questo avvio di dialogo rappresenta un segnale chiaro: diversificare le fonti di approvvigionamento e aprirsi a nuovi partner può rafforzare la resilienza e la competitività del settore ittico nazionale.
Per i buyer italiani, l’ipotesi di accedere a nuovi mercati potrebbe rivelarsi interessante soprattutto in funzione di linee di prodotti trasformati destinati all’export, grazie alla combinazione tra materia prima omanita e capacità italiana di valorizzazione industriale.

L’incontro tra Italia e Oman al SeafoodExpo di Barcellona non ha ancora prodotto intese operative, ma ha segnato l’avvio di un percorso di esplorazione con potenziali ricadute su tutta la filiera.

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Irlanda, laboratorio di innovazione: la produzione ittica che ispira l’Europa

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La produzione ittica irlandese è stata uno dei protagonisti tecnici più rilevanti del Seafood Expo Global 2025 di Barcellona. Con un sistema fortemente orientato alla sostenibilità e alla diversificazione, l’Irlanda si propone come modello operativo per l’intero comparto europeo, unendo know-how tradizionale e innovazione in ogni fase della filiera.

Il contesto geografico e ambientale irlandese — ricco di coste frastagliate, acque fredde e una biodiversità marina unica — ha favorito lo sviluppo di una produzione ittica multiforme, che spazia dalle specie pelagiche alla mitilicoltura, fino all’acquacoltura di precisione.

Un sistema produttivo calibrato su biodiversità e responsabilità

Secondo i dati presentati dal Bord Bia al padiglione Origin Green, l’Irlanda produce annualmente un volume significativo di pesce e molluschi, con un equilibrio fra pesca in mare e acquacoltura controllata. Le principali specie gestite nella produzione ittica irlandese includono salmone, trota, sgombro, aringa, coregone, mitili e ostriche.

Particolarmente rilevante è l’impiego di strumenti tecnologici avanzati per il monitoraggio degli stock e la gestione sostenibile delle risorse. Le aziende operano seguendo linee guida stringenti in termini di benessere animale, controllo dell’alimentazione, qualità delle acque e minimizzazione degli impatti ambientali.

Origin Green: sostenibilità certificata a monte della produzione

Il cuore del sistema irlandese è il programma Origin Green, attivo anche in ambito ittico, che richiede alle aziende piani triennali di miglioramento ambientale e sociale verificati da enti indipendenti.

Questo approccio sistemico ha permesso all’Irlanda di garantire non solo l’affidabilità dei propri processi produttivi, ma anche la coerenza tra sostenibilità ambientale e competitività commerciale. È una strategia che agisce già a monte, influenzando la produzione stessa, non solo l’immagine del prodotto finito.

La produzione ittica irlandese è oggi riconosciuta per la capacità di offrire continuità, tracciabilità e standard elevati in tutte le fasi: raccolta, trasformazione e distribuzione.

Un benchmark europeo in fase espansiva

Il Seafood Expo Global 2025 ha confermato l’interesse crescente verso il modello irlandese. Delegazioni internazionali, buyer e associazioni di categoria hanno osservato con attenzione l’approccio integrato che fonde biologia marina, sostenibilità operativa e governance pubblica.

La produzione ittica irlandese non è orientata esclusivamente all’export: è pensata per durare nel tempo, con logiche di rigenerazione dell’ecosistema e investimenti strutturali su scala nazionale.

Per i professionisti del settore, analizzare questo caso significa confrontarsi con una realtà che ha saputo evolversi senza perdere identità, riuscendo a dialogare con le grandi piattaforme della GDO e con i mercati premium della ristorazione.

Una filiera che insegna

L’esperienza irlandese dimostra che la produzione ittica può essere compatibile con i principi della bioeconomia e con le sfide globali del food system.

Per chi opera nel Mediterraneo, osservare quanto fatto in Irlanda può offrire strumenti utili per potenziare la sostenibilità della produzione, accrescere la reputazione del prodotto locale e migliorare la competitività nei mercati internazionali.

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Seafood Expo Global 2025: Unifrigo Gadus porta l’eccellenza italiana

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Il Seafood Expo Global 2025 è il palcoscenico scelto da Unifrigo Gadus per riaffermare il proprio ruolo di riferimento nel made in Italy ittico.
Dopo l’esperienza milanese a Tuttofood, l’azienda ha raggiunto Barcellona per incontrare il mercato globale con un’offerta solida e orientata alla qualità: conserve ittiche, ma soprattutto un servizio costruito su misura per consumatore, GDO e canale horeca.

Un’impresa che parla il linguaggio dell’eccellenza

Presente nello spazio espositivo della Regione Campania, Unifrigo Gadus rappresenta uno dei casi più concreti di imprenditoria regionale capace di imporsi nei contesti fieristici internazionali.
L’invito istituzionale non è un semplice riconoscimento di valore: è la conferma di una strategia coerente, fatta di innovazione produttiva, filiera trasparente e capacità di soddisfare i requisiti del retail europeo.
Il supporto del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e il confronto diretto con il Sottosegretario Patrizio La Pietra hanno fornito ulteriore spessore a un percorso già maturo, che punta alla valorizzazione delle eccellenze ittiche italiane con pragmatismo e visione.

Innovazione nel confezionamento e formati su misura per GDO e horeca

Unifrigo Gadus ha adottato il sistema Halopack, una soluzione innovativa che consente il confezionamento in atmosfera protettiva attraverso vassoi in cartoncino 100% riciclabile e certificato FSC. Questa tecnologia riduce l’utilizzo di plastica fino al 90%, con evidenti benefici in termini di sostenibilità e impatto ambientale.
Questa scelta strategica unisce sostenibilità, funzionalità ed esigenze operative della distribuzione moderna, mantenendo intatte freschezza, sicurezza e shelf-life delle conserve ittiche.
In parallelo, l’azienda ha introdotto formati versatili e pratici per differenti segmenti di mercato. Il nuovo doypack da 1 kg, pensato per il canale horeca e per il consumo refill, rappresenta una risposta concreta alle richieste di efficienza logistica e gestione ottimizzata delle porzioni.
Questi formati rispondono sia alle esigenze degli scaffali della GDO sia a quelle della cucina professionale, con un’attenzione particolare alla praticità e alla presentazione.

Istituzioni, impresa e promozione integrata del made in Italy

Il valore di una presenza fieristica si misura oggi anche nella qualità delle relazioni istituzionali. Per Unifrigo Gadus, il confronto con le istituzioni presenti a Barcellona ha rappresentato un momento rilevante per condividere esperienze, priorità strategiche e prospettive di crescita sui mercati internazionali.
Temi centrali del dialogo sono stati il rafforzamento della filiera del made in Italy e il sostegno alla competitività delle imprese sui mercati esteri.
Un momento di scambio che rafforza il ruolo dell’azienda come interlocutore credibile non solo per la distribuzione, ma anche per chi lavora alla promozione del comparto agroalimentare italiano nel mondo.

Una presenza che genera valore

La partecipazione al Seafood Expo Global 2025 ha consolidato il posizionamento di Unifrigo Gadus tra gli attori più dinamici e affidabili del comparto ittico italiano.
Contatti qualificati, visibilità internazionale e nuove interlocuzioni commerciali confermano la rilevanza dell’azienda nei principali snodi della filiera.
In un contesto dove velocità, servizio e affidabilità orientano le scelte dei buyer, Unifrigo Gadus si distingue come partner solido, pronto a rispondere alle esigenze di un mercato in costante evoluzione.

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