World Seafood Shanghai 2025: a key opportunity for Italian seafood exports

World Seafood Shanghai 2025: a key opportunity for Italian seafood exports

 [[{“value”:”

Just a few days remain before the opening of World Seafood Shanghai 2025, scheduled from August 27 to 29 at the Shanghai New International Expo Centre. Recognized as one of the leading international seafood trade fairs, the exhibition attracts thousands of exhibitors and tens of thousands of professional visitors every year. For Italy, it offers a unique opportunity to showcase the excellence of its seafood industry on a truly global stage.

A global hub for the seafood industry

Spanning more than 180,000 square meters of exhibition space, the fair brings together producers, importers, distributors, and foodservice operators. Alongside the exhibition, the program features summits, forums, and high-level networking sessions, making World Seafood Shanghai a key observatory for emerging trends and trade dynamics in the global seafood market.

Why it matters for Italy

Italian seafood companies, increasingly focused on quality, traceability, and sustainability, are looking to Asia as a high-potential market. From fresh seafood to processed products, from canned specialties to technological innovations, Italian businesses have much to offer. Participating in Shanghai means accessing new commercial channels, building partnerships, and strengthening the reputation of Made in Italy seafood.

Strategic value beyond sales

In an industry marked by growing competition, the value of World Seafood Shanghai 2025 goes well beyond immediate sales opportunities. For Italian stakeholders, it is a chance to capture market signals, monitor the behavior of international buyers, and reinforce their identity in fast-growing markets.

A global showcase for Made in Italy seafood

World Seafood Shanghai 2025 confirms its role as a leading event for the international seafood supply chain. For Italy, renowned for excellence in seafood production and processing, it represents a concrete opportunity to expand horizons and generate new growth.

If your company will be attending World Seafood Shanghai 2025, share your experience with us at redazione@pesceinrete.com — your story can help highlight the strength of Italian seafood on the international stage.

Subscribe to the Pesceinrete weekly newsletter to receive exclusive seafood industry news.

NEWSLETTER

L’articolo World Seafood Shanghai 2025: a key opportunity for Italian seafood exports proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Tracciabilità dei prodotti ittici: un nuovo standard globale prende forma

 [[{“value”:”

Ogni anno miliardi di dollari svaniscono a causa della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata. Una sfida che mina la fiducia dei consumatori e mette a rischio la sostenibilità delle risorse marine. In questo contesto, la tracciabilità dei prodotti ittici si afferma come strumento decisivo per ristabilire trasparenza e credibilità lungo tutta la filiera.

Dal 2017, il Dialogo Globale sulla Tracciabilità dei Prodotti Ittici (GDST), nato dalla collaborazione tra WWF e Global Food Traceability Center, lavora per creare un linguaggio comune nella raccolta e condivisione dei dati. Non un dettaglio tecnico, ma un passo cruciale per garantire che le informazioni sulle catture – dall’origine al confezionamento – possano essere verificate e condivise ovunque nel mondo.

Il 2020 ha segnato la pubblicazione del primo standard globale. Oggi, cinque anni dopo, l’Indonesia diventa il primo Paese ad allineare il proprio sistema nazionale di tracciabilità, Stelina, agli standard GDST. Non si tratta di un atto formale: il sistema raccoglie dati critici su catture, lavorazione ed esportazione, limitando le opportunità di pesca illegale e rafforzando l’integrità delle catene di approvvigionamento.

Per i mercati globali, questa mossa rappresenta una svolta. La tracciabilità dei prodotti ittici non è più un tema confinato a normative europee o statunitensi: con l’adesione di un grande esportatore asiatico, il percorso verso l’armonizzazione internazionale accelera. L’Unione Europea, con il Regolamento sul controllo della pesca, e Paesi come Stati Uniti, Cile e Giappone stanno muovendosi nella stessa direzione, imponendo sistemi digitali di tracciamento sempre più stringenti.

L’Indonesia insegna

Il caso indonesiano dimostra che l’allineamento a standard globali non è solo possibile, ma anche conveniente. Le aziende locali trovano strumenti scalabili per accedere ai mercati più esigenti, mentre i consumatori possono contare su prodotti affidabili e sicuri. In un settore interconnesso come quello ittico, il coordinamento internazionale è l’unica strada per tutelare risorse e comunità costiere.

La tracciabilità dei prodotti ittici non è quindi un concetto astratto, ma un fattore strategico che ridefinisce competitività e sostenibilità. L’esperienza dell’Indonesia apre un precedente: altri Paesi potrebbero seguire, rafforzando un movimento globale che punta a un futuro in cui illegalità e opacità non trovino più spazio.

La scelta dell’Indonesia di adottare gli standard GDST segna una nuova fase per il commercio internazionale dei prodotti ittici. Un passo che rafforza la lotta alla pesca illegale e accelera il processo di armonizzazione globale, rendendo la filiera più trasparente, sicura e competitiva.

Iscriviti alla newsletter settimanale di Pesceinrete per ricevere notizie esclusive del settore.

NEWSLETTER

L’articolo Tracciabilità dei prodotti ittici: un nuovo standard globale prende forma proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Sushi e nuove abitudini: in Norvegia cresce il consumo di pesce tra i giovani

 [[{“value”:”

In Norvegia, le abitudini alimentari dei più piccoli stanno cambiando rapidamente e il consumo di pesce tra i giovani registra un andamento positivo che merita attenzione. Secondo una recente indagine del Norwegian Seafood Council, la percentuale di bambini e adolescenti tra gli 8 e i 19 anni che mangiano pesce una o due volte a settimana è salita dal 64% al 71% nell’arco di tre anni. Parallelamente, coloro che consumano pesce meno di una volta a settimana sono diminuiti dal 35% al 30%.

Alla base di questa crescita c’è un protagonista indiscusso: il sushi. Con il 30% delle preferenze, il piatto simbolo della cucina giapponese ha conquistato le nuove generazioni norvegesi, superando ricette tradizionali e versioni più “casalinghe” come salmone o trota fritti, pesce impanato e fish & chips.

Perché il sushi guida i consumi

Il sushi non è solo un piatto, ma un fenomeno culturale che ha trasformato la percezione del pesce tra i giovani. La sua estetica colorata e ordinata lo rende perfetto per i social media, alimentando la sua diffusione nelle abitudini quotidiane. È percepito come salutare, leggero e ricco di nutrienti, soprattutto rispetto alle alternative fritte. La sua accessibilità, grazie a ristoranti, supermercati e formule take-away, lo ha reso sempre più comune. Inoltre, la convivialità legata al consumo del sushi — piatto da condividere in gruppo, facile da mangiare in piccoli pezzi — si sposa con il bisogno di socialità delle nuove generazioni. In questo modo il sushi ha reso il pesce non solo più appetibile, ma anche più “identitario”.

La ricerca mette in evidenza anche differenze socio-demografiche interessanti. I giovani di Oslo, le ragazze e gli adolescenti sopra i 16 anni mostrano una frequenza di consumo di pesce superiore alla media nazionale. Un segnale che, se da un lato evidenzia il ruolo delle grandi città come incubatori di nuove tendenze alimentari, dall’altro solleva interrogativi su come colmare i divari nelle aree più periferiche del Paese.

Nonostante i progressi, il quadro non è del tutto positivo: circa 240.000 bambini e adolescenti norvegesi continuano a mangiare pesce meno di una volta a settimana. Una cifra che richiama alla responsabilità istituzioni, famiglie e industria alimentare. Per questo il programma Fiskesprell, frutto della collaborazione tra i ministeri norvegesi e lo stesso Norwegian Seafood Council, mantiene un ruolo centrale. L’iniziativa, attiva nelle scuole e negli asili, mira a diffondere l’idea di un consumo regolare di pesce che sia al tempo stesso sano, accessibile e piacevole per i più piccoli.

Il consumo di pesce tra i giovani norvegesi, dunque, non è soltanto un indicatore nutrizionale ma anche culturale. La diffusione del sushi e la capacità delle istituzioni di integrare programmi educativi strutturati raccontano di un Paese che guarda al futuro alimentare delle nuove generazioni con attenzione strategica.

L’indagine del Norwegian Seafood Council dimostra che sushi e salmone stanno ridefinendo il rapporto tra i giovani norvegesi e il pesce. I progressi sono evidenti, ma resta la sfida di coinvolgere quella parte di popolazione che ancora non integra il pesce in modo regolare nella dieta settimanale.

Iscriviti alla newsletter settimanale di Pesceinrete per ricevere notizie esclusive del settore.

NEWSLETTER

L’articolo Sushi e nuove abitudini: in Norvegia cresce il consumo di pesce tra i giovani proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

World Seafood Shanghai 2025, un’opportunità chiave per il made in Italy del settore ittico

World Seafood Shanghai 2025, un’opportunità chiave per il made in Italy del settore ittico

 [[{“value”:”

Mancano pochi giorni al via del World Seafood Shanghai 2025, in programma dal 27 al 29 agosto presso lo Shanghai New International Expo Centre. Considerata una delle fiere più influenti del settore, la manifestazione rappresenta un’occasione unica per le aziende italiane dell’ittico. La portata internazionale dell’evento, che richiama migliaia di espositori e decine di migliaia di visitatori professionali, rende questa vetrina particolarmente strategica.

Un hub globale del seafood

Il World Seafood Shanghai 2025 conferma il ruolo di piattaforma privilegiata per produttori, importatori, distributori e operatori della ristorazione. Con oltre 180.000 metri quadrati espositivi e un programma fitto di summit, forum e sessioni di networking, la fiera si posiziona come osservatorio privilegiato sulle nuove dinamiche del commercio ittico mondiale.World Seafood Shanghai 2025

Opportunità per l’Italia

Per le imprese italiane, sempre più orientate a valorizzare qualità, tracciabilità e sostenibilità, il mercato cinese e asiatico rappresenta una frontiera di grande interesse. Partecipare a Shanghai significa poter proporre il proprio know-how a un pubblico globale e accedere a canali commerciali in continua espansione.

Dalla trasformazione alle conserve, dai prodotti freschi alle innovazioni tecnologiche, le aziende italiane possono trovare nel contesto di Shanghai un terreno fertile per costruire relazioni e consolidare la reputazione del made in Italy.

La dimensione strategica

In un settore sempre più competitivo, il valore di una fiera come il World Seafood Shanghai 2025 non risiede soltanto nelle vendite immediate, ma anche nella capacità di aprire scenari di medio-lungo periodo. Essere presenti significa cogliere i trend emergenti, osservare i comportamenti dei buyer internazionali e rafforzare la propria identità su mercati cruciali.
Il World Seafood Shanghai 2025 si conferma dunque un appuntamento di primaria importanza per la filiera ittica internazionale. Per l’Italia, che vanta prodotti e competenze apprezzati in tutto il mondo, questa vetrina rappresenta una possibilità concreta per ampliare i propri orizzonti e costruire nuove opportunità di crescita.

Se la vostra azienda parteciperà all’evento, raccontate la vostra esperienza a redazione@pesceinrete.com: condividerla può arricchire il dibattito e dare maggiore visibilità al made in Italy.

Iscriviti alla newsletter settimanale di Pesceinrete per ricevere notizie esclusive del settore.

NEWSLETTER

L’articolo World Seafood Shanghai 2025, un’opportunità chiave per il made in Italy del settore ittico proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

T.I.D.E. – Tre giorni di co-progettazione su pescaturismo e ittiturismo

 [[{“value”:”

La prossima settimana, il 26, 27 e 28 agosto, Mazara del Vallo ospiterà una tre giorni di co-progettazione promossa dal progetto T.I.D.E. – Tradition, Inclusivity, Diversification, and Ecotourism for Sustainable Seas, interamente dedicata allo sviluppo del pescaturismo e dell’ittiturismo in Sicilia.

Tre workshop tematici, ospitati presso il Civic Center e in programma alle ore 17:00, offriranno momenti di ideazione collettiva e confronto tra tutti gli attori della filiera costiera: pescatori, aspiranti operatori, produttori, ristoratori, studenti, artigiani, associazioni e realtà locali. L’obiettivo è dare forma a pacchetti turistici esperienziali capaci di raccontare il mare in chiave autentica, inclusiva e sostenibile.

Il programma:
26 agosto – La biodiversità che si racconta
Pesca sostenibile, ambienti marini e narrazioni ecologiche per esperienze immersive ed educative.
27 agosto – Tradizioni enogastronomiche da gustare e tramandare
Ricette del mare, prodotti tipici e cucina locale per valorizzare il legame tra mare e cultura gastronomica.
28 agosto – Innovazione e turismo del futuro
Strumenti digitali, piattaforme e nuove professioni per innovare senza perdere identità.

Ogni workshop sarà un laboratorio creativo, guidato da facilitatori esperti, in cui imprese e comunità potranno condividere idee, bisogni e visioni per costruire insieme un turismo costiero rigenerativo, integrato con le eccellenze del territorio.

Come partecipare
È possibile prendere parte a una o più giornate, sia in presenza che da remoto, indicando le date di interesse. Per aderire scrivere a info@pesceinrete.com.

L’articolo T.I.D.E. – Tre giorni di co-progettazione su pescaturismo e ittiturismo proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Pagina 4 di 1595

Made with & by Matacotti Design

Privacy & Cookie Policy