L’intelligenza artificiale conquista l’eCommerce

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L’intelligenza artificiale conquista l’eCommerce – Al centro della rivoluzione digitale, dove l’eCommerce si espande e l’intelligenza artificiale ridisegna i confini dell’esperienza d’acquisto, anche il settore ittico si trova davanti a un bivio: restare ancorato ai modelli tradizionali o cogliere l’opportunità di un salto evolutivo.

Secondo i dati emersi dalla ricerca NetRetail 2025, presentata durante il Netcomm Forum 2025, il comparto food & grocery ha registrato una crescita del 7% nelle vendite online, con l’IA sempre più protagonista nel guidare le scelte di consumo. Se oggi l’intelligenza artificiale si manifesta in assistenti virtuali, chatbot e motori predittivi, domani sarà parte integrante della catena del valore, anche per chi lavora nel mondo del pesce.

Per anni il settore ittico ha faticato a trovare il suo spazio nell’eCommerce, frenato da problematiche logistiche, shelf life ridotte e un’inerzia culturale verso i canali digitali. Oggi, però, la tecnologia offre soluzioni concrete per superare questi ostacoli.

L’intelligenza artificiale può guidare i consumatori nella scelta consapevole dei prodotti ittici, suggerendo referenze in base a preferenze, abitudini alimentari, stagionalità e sostenibilità. Può migliorare la gestione dei magazzini e delle scorte, ridurre gli sprechi, ottimizzare le rotte di distribuzione. E, soprattutto, può diventare uno strumento di storytelling, in grado di raccontare la qualità e la tracciabilità dei prodotti in modo immediato e affidabile.

La stessa ricerca evidenzia come i consumatori italiani consultino in media quattro touchpoint prima di finalizzare un acquisto online. Siti web, app, motori di ricerca, social media: per i produttori ittici, esserci non è più un’opzione, ma una necessità. Chi saprà presidiare questi canali in modo efficace – con contenuti autentici, informazioni chiare, etichette leggibili e promozioni mirate – potrà guadagnare la fiducia di un pubblico sempre più attento e digitale.

Tra le leve in crescita c’è il retail media offline, che nel comparto alimentare si conferma un elemento chiave per l’influenza sulle decisioni d’acquisto. Ma il futuro si gioca anche sui social: l’arrivo di TikTok Shop in Italia apre scenari nuovi per la vendita diretta e la promozione di prodotti ittici attraverso format video e influencer marketing. Chi saprà declinare la qualità del pescato in contenuti ingaggianti e accessibili – anche per il pubblico giovane – potrà affermarsi in un contesto competitivo sempre più dinamico.

Il mondo cambia, e con esso cambiano i consumatori, i canali e le tecnologie. Il settore ittico, troppo spesso visto come refrattario al cambiamento, ha ora l’opportunità di posizionarsi come protagonista in una nuova stagione di commercio digitale e consapevole.

L’intelligenza artificiale non sostituirà la tradizione, ma potrà valorizzarla. Il digitale non snaturerà l’identità dei territori, ma potrà amplificarne la voce. L’importante è iniziare a muoversi. Ora.

L’intelligenza artificiale conquista l’eCommerce

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I love Ostrica: l’eCommerce ittico di alta gamma

I love Ostrica: l’eCommerce ittico di alta gamma

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I love Ostrica: l’eCommerce ittico di alta gamma – Nel commercio alimentare digitale, pochi settori richiedono competenze e rigore pari a quelli del comparto ittico. Non si tratta solo di gestire tempi e logistica, ma di mantenere l’integrità di un prodotto estremamente delicato e al tempo stesso garantire trasparenza lungo tutta la filiera. I love Ostrica è l’esempio di come questa sfida possa essere affrontata e vinta, grazie a una visione imprenditoriale lucida e a un approccio operativo costantemente affinato.

L’intuizione arriva da Luca Nicoli, imprenditore che ha saputo leggere in anticipo la traiettoria di un mercato in evoluzione. Prima ancora che la spinta all’e-commerce diventasse trasversale, I love Ostrica aveva già imboccato la strada della vendita online, puntando non su quantità, ma su una selezione rigorosa di prodotti di fascia alta. Ostriche da allevamenti selezionati, caviale certificato, plateau di frutti di mare, pesce fresco da filiere tracciate: un’offerta costruita per chi pretende garanzie sulla provenienza e sulla qualità, senza compromessi.

Ma il progetto non si è fermato alla semplice vendita. I love Ostrica è anche una piattaforma culturale, una fucina di eventi di degustazione che ha reso l’esperienza di consumo un’occasione di approfondimento. È in questo spazio di incontro tra prodotto e racconto che si coglie la piena visione di Nicoli: non limitarsi a portare il mare nelle case dei clienti, ma creare un ponte concreto tra produttori, territorio e consumatori, alimentando una consapevolezza sempre più necessaria.

La complessità operativa di un modello di questo tipo non va sottovalutata. La gestione della catena del freddo, le spedizioni a temperatura controllata, la selezione continua dei fornitori e la cura nella comunicazione del prodotto sono tasselli di un meccanismo che richiede aggiornamento e monitoraggio costanti. I love Ostrica ha scelto di non delegare, mantenendo il controllo diretto su ogni passaggio della filiera, trasformando la fragilità del prodotto ittico in un punto di forza grazie alla solidità del processo.

Il risultato è un modello che oggi si consolida giorno dopo giorno, dimostrando che l’e-commerce del fresco, se ben gestito, può non solo funzionare ma anche valorizzare l’intera filiera, dal mare alla tavola. E lo fa parlando a un pubblico sempre più ampio: privati esigenti, professionisti della ristorazione, operatori del catering, tutti accomunati dalla ricerca di affidabilità, precisione e qualità.

I love Ostrica non rappresenta solo un caso di successo commerciale, ma un esempio concreto di come innovazione e rigore operativo possano convivere in un settore dove ogni dettaglio fa la differenza.

I love Ostrica: l’eCommerce ittico di alta gamma

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Polvere di gambero rosso, la nuova frontiera del gusto sostenibile

Polvere di gambero rosso, la nuova frontiera del gusto sostenibile

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Polvere di gambero rosso, la nuova frontiera del gusto sostenibile – C’è un ingrediente che racconta, in pochi granelli, la forza creativa della cucina contemporanea, la spinta verso la sostenibilità e la capacità di trasformare ciò che un tempo era scarto in valore assoluto: è la polvere di teste di gambero rosso. Un prodotto che nasce nel cuore del Mediterraneo, spesso a partire dal celebre gambero rosso di Mazara del Vallo, e che oggi trova spazio nelle cucine dei ristoranti più raffinati e, gradualmente, anche in quelle domestiche di chi ama osare con gusto.

La polvere si ottiene essiccando a bassa temperatura le teste del pregiato crostaceo, per poi ridurle in una consistenza impalpabile, di un colore acceso tra l’arancio e il rosso ruggine. Il profumo è marino, profondo, quasi balsamico, e il sapore regala un’intensità umami che nessun dado, fumetto o concentrato riesce a restituire con la stessa naturalezza. Il risultato è un condimento potente, capace di trasformare la semplicità di un risotto bianco, una maionese fatta in casa o un crostino in un’esperienza sensoriale che profuma di coste siciliane, di reti calate in mare, di maestria antica e visione moderna.

Ciò che rende l’ingrediente ancora più significativo è anche la sua carica simbolica. In un momento in cui la filiera ittica è chiamata a reinventarsi, a ridurre gli sprechi e valorizzare ogni risorsa del mare, la polvere di teste di gambero rappresenta un esempio concreto di economia circolare applicata all’enogastronomia. Recuperare ciò che normalmente verrebbe scartato, trasformarlo con processi semplici e a basso impatto ambientale, e offrirlo al mercato con un posizionamento gourmet è oggi una strategia vincente. Non solo per i produttori, ma anche per gli chef e per quei consumatori consapevoli che scelgono il gusto con intelligenza.

Uno dei primi a commercializzare e valorizzare sistematicamente la polvere di teste di gambero rosso in Italia — in particolare per il canale della ristorazione d’eccellenza — è stato Rosso di Mazara, azienda pioniera nel branding del gambero rosso pescato nel Canale di Sicilia. Il loro prodotto, spesso definito “esaltatore di sapore” o “polvere di gambero rosso liofilizzata”, nasce da una lavorazione sofisticata che prevede essiccazione e triturazione a freddo, mantenendo integro l’aroma e il contenuto nutritivo delle teste. Distribuito fin dall’inizio nel circuito dell’alta ristorazione internazionale, ha segnato una svolta nel modo di valorizzare gli scarti nobili della pesca.

A partire da Mazara del Vallo, diverse realtà italiane hanno saputo cogliere l’intuizione e farne una leva concreta di sviluppo. Alcuni laboratori e micro-aziende siciliane, in particolare, lavorano esclusivamente materia prima locale, senza l’aggiunta di conservanti, puntando su tecniche di essiccazione naturale che mantengono inalterata la potenza aromatica del prodotto. Filiera corta, trasparenza e qualità diventano i capisaldi di una proposta destinata a una nicchia in espansione, fatta di buyer, distributori specializzati e operatori horeca in cerca di referenze originali e distintive.

C’è anche un aspetto emozionale, spesso sottovalutato ma decisivo in un’epoca dominata dal racconto. La polvere di teste di gambero rosso racchiude storie di pesca, resilienza, identità territoriale. È un ingrediente che si presta alla narrazione esperienziale, al food storytelling, alle strategie di branding più evolute. E proprio per questo diventa anche uno strumento potente per chi, come noi, promuove una visione più consapevole e rispettosa della filiera ittica. Una filiera che può parlare al cuore del mercato, senza mai perdere il legame con il mare.

In un cucchiaio di polvere si concentrano non solo sapore e innovazione, ma anche un modo nuovo di intendere il valore. È la dimostrazione che il futuro dell’ittico può passare anche dalle briciole del passato, se reinterpretato con intelligenza, visione e rispetto per ciò che il mare ci dona.

Polvere di gambero rosso, la nuova frontiera del gusto sostenibile

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By catch. Il TED per salvare dall’estinzione di specie protette

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By catch. Il TED per salvare dall’estinzione di specie protette – La ragione per cui sull’attività della pesca industriale è calata, già da tempo, la scure dell’Unione Europea è legata a una preoccupazione seria, ormai divenuta certezza, ovvero che i cambiamenti climatici e l’ipersfruttamento indiscriminato delle risorse ittiche causato da una pesca irresponsabile, stanno portando a un inesorabile declino degli ecosistemi marini. Un declino che può essere arrestato con delle azioni radicali di tutela che ormai si sono resi indispensabili.

Uno degli argomenti che rappresenta un ulteriore ostacolo alla sostenibilità della pesca è la cattura accidentale delle specie protette.
Animali come le tartarughe, delfini, uccelli marini non destinati al commercio spesso finiscono impigliati nelle reti, con conseguenze devastanti per la biodiversità marina.

Quella della tartaruga caretta caretta è uno degli esempi più preoccupanti in quanto a rischio estinzione.
In Italia ogni anno più di ventimila esemplari rimangono involontariamente catturati dalle reti dei pescherecci. La mortalità diretta è compresa tra il 10 e il 50% degli esemplari catturati, ed è principalmente dovuta ad annegamento, poiché le tartarughe, che respirano aria, vengono mantenute sott’acqua per tutto il tempo della cala della rete, intrappolate nel sacco. La mortalità ritardata è più difficile da stimare ma è certamente considerevole anch’essa, infatti, molte delle tartarughe che riescono a essere rilasciate, nel caso ancora vive, non sopravvivono comunque a causa dei traumi riportati.

In soccorso a questo grave problema della pesca accidentale, causato dalle reti da traino, come quella dello strascico e della pelagica, tecniche di pesca maggiormente coinvolte in questo tipo di impatto, arriva, il TED (Turtle Excluder Device), un dispositivo montato all’interno delle reti composto da una semplice griglia inclinata che si inserisce prima del sacco della rete, studiata in modo tale da permettere il passaggio delle specie commerciali (crostacei, molluschi e pesci normalmente oggetto della pescata) fino al sacco, mentre le tartarughe con la loro maggiore dimensione e diversa forma, poiché fisicamente non riescono a passare attraverso le barre della griglia, vengono veicolate verso l’esterno della griglia inclinata, ovvero verso una apertura di fuga, situata nel tassello e nel cielo della rete a seconda della disposizione della griglia. I risultati sono davvero strepitosi: si è osservata una riduzione del 97% del by catch senza compromettere la redditività della pesca.

Alcuni Paesi, gli Stati Uniti in testa, hanno posto come condizione per l’importazione di alcune tipologie di prodotto ittico, l’uso del metodo TED.
Per questo motivo, è fondamentale che tutte le flotte, grandi o piccole, inizino ad adottare soluzioni selettive come il Turtle Excluder Device.

Non si tratta più solo di un’opzione tecnologica, ma di una scelta necessaria per garantire il futuro degli ecosistemi marini. Proteggere specie come la caretta caretta, ma anche le altre specie protette, non è soltanto un atto di responsabilità ecologica, ma un passo essenziale verso una pesca più giusta, intelligente e sostenibile.

By catch. Il TED per salvare dall’estinzione di specie protette

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Badinotti sceglie Sophos MDR per la sua cybersecurity

Badinotti sceglie Sophos MDR per la sua cybersecurity

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Badinotti

Badinotti Group SPA, azienda nata nel 1910 che produce reti da pesca e sviluppa e progetta soluzioni di contenimento per l’acquacoltura  si è affidata al team di esperti di sicurezza informatica di Sophos per proteggere la propria rete aziendale da cyber minacce e attacchi informatici grazie al nuovo approccio fornito dal servizio di Managed Detection and Response (MDR).

Con sede principale a Milano, Badinotti Group SPA conta 4 siti produttivi al di fuori dell’Italia, in Cile, in Perù, in Slovacchia e negli Stati Uniti. Badinotti è inoltre presente in diversi altri Paesi tra cui Canada, e recentemente anche Spagna e Marocco. Con un fatturato di circa 70 milioni di euro, sono circa 900 le persone che lavorano in azienda.

Nella gestione dell’infrastruttura IT aziendale, Badinotti Group SPA doveva affrontare alcune specifiche problematiche legate alle molteplici e differenti soluzioni per ogni sito. L’azienda aveva necessità di uniformare i servizi IT, identificando un partner capace di affiancarla con un piano completo per la protezione di reti e dispositivi.

La collaborazione con Sophos: da Intercept X al servizio MDR

La collaborazione tra Sophos e Badinotti Group SPA inizialmente ha preso il via nel 2023 con l’adozione della protezione endpoint Intercept X per fronteggiare gli attacchi più avanzati e beneficiando delle funzionalità complete di rilevamento e risposta. In seguito l’azienda ha deciso di affidarsi al servizio MDR proposto da Sophos, al fine di ottimizzare le risorse preposte alla gestione dell’ambito IT e ottenere una protezione proattiva contro le minacce avanzate, rilevando e rispondendo rapidamente a potenziali attacchi o anomalie, 365 giorni all’anno, 24 ore su 24.

La semplicità della soluzione Sophos e la competitività dell’offerta messa a punto per Badinotti Group SPA sono state tra le caratteristiche fondamentali che ha guidato la nostra scelta, fornendoci la garanzia di una piattaforma in grado di erogare un servizio centralizzato e uniformato su tutti i territori dell’azienda. Un altro aspetto vincente della proposta Sophos è indubbiamente l’integrazione con prodotti di terze parti: ciò ci ha infatti consentito di non dover sostituire completamente le varie componenti dell’infrastruttura IT preesistente e incrementando così il ritorno sull’investimento delle tecnologie già in essere all’interno dell’azienda.”, spiega Luca Cadoppi, Group IT Director di Badinotti Group SPA.

Supporto costante e analisi avanzata dei dati

Affiancata da Sophos, Badinotti Group SPA può godere del supporto di un team di esperti che effettuano un’analisi approfondita sui dati raccolti per identificare comportamenti anomali e segnali di attacco. Questa analisi dettagliata consente di prendere decisioni informate e di adottare misure correttive mirate. Inoltre, Sophos MDR aiuta a ridurre il rischio di perdite di dati, interruzioni del servizio e danni finanziari.

Nell’adozione delle soluzioni Sophos, Badinotti Group SPA è stata supportata da ITCore Group, Partner di Sophos. Multinazionale che opera nei principali ambiti dell’Information Technology, ITCore Group supporta i propri clienti dalle soluzioni più strettamente legate all’intervento tecnico di Back-Up e Disaster Recovery, fino alla collaborazione con i Brand leader del settore per quanto riguarda le tecnologie di Cyber Security e di Data protection.

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