Calabria, in arrivo oltre 2 milioni di euro col Feampa

Il contributo pubblico erogabile va dal 60% al 100% della spesa, a seconda della tipologia di intervento

La Regione Calabria, attraverso il dipartimento Agricoltura e Sviluppo rurale, ha pubblicato un nuovo bando nell’ambito del Programma nazionale Feampa 2021-2027 – Fondo Europeo per gli Affari marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura, con una dotazione finanziaria complessiva di euro 2.717.063,25.

Il bando promuove interventi volti a migliorare la qualità, la sicurezza, la sostenibilità e la competitività dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, con particolare attenzione alla trasformazione lungo tutta la filiera.

In particolare, si andrà a finanziare gli investimenti destinati alla realizzazione e all’ammodernamento degli impianti e delle infrastrutture, nonché all’acquisto di attrezzature volte a migliorare la competitività e le condizioni di salute, sicurezza e lavoro degli addetti del settore.

Il contributo pubblico erogabile va dal 60% fino al 100% della spesa, a seconda della tipologia di intervento mentre la spesa massima ammissibile per ciascun richiedente è fissata in 750.000 euro.

Ancora sostegno dalla Regione Calabria

Le domande di sostegno potranno essere presentate a partire dal 20 settembre 2025 ed entro il termine ultimo del 20 ottobre 2025 attraverso la piattaforma regionale: https://documentale.regione.calabria.it/portale/

Il bando, e tutte le informazioni utili per la presentazione delle domande, sono disponibili sul portale istituzionale della Regione Calabria al link https://www.regione.calabria.it/bandi/bando-di-attuazione-obiettivo-specifico-2-2-azione-2-pn-feampa-2021-2027/

Unifrigo Gadus: growth and gender equality certified

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Technical expertise, human values, and strong relationships: these are the three pillars behind the success of Unifrigo Gadus, a seafood canning company founded in 1878 and today listed in the Italian Register of Historic Enterprises. Thanks to this vision, the company has doubled its turnover in just ten years, reaching €42 million.

On these foundations, pursuing Gender Equality Certification UNI/PDR 125:2022 was a natural decision. This new milestone strengthens a path of shared sustainability, already started in 2023 with Progetto25, the three-year strategy developed in partnership with the University of Naples Parthenope.

“We believe that every individual, with their uniqueness, is a valuable resource,” said CEO Andrea Eminente, sixth generation of the founding family. “That is why we have chosen to build a company where women’s contribution is recognized and valued, and where a young and motivated team can grow and make a difference. We are proud to have a dynamic team that shares our values of respect, collaboration, and responsibility.”

Today, nearly 40% of the workforce is female, including in key positions such as production and quality management. Significantly, about 45% of female employees are under 35, proving the company’s commitment to nurturing a new generation of professionals.

Unifrigo Gadus’ decision to invest in people’s well-being and gender equality fits within a broader ESG sustainability strategy, which will culminate in 2025 with the company’s first Sustainability Report. “Most importantly,” Eminente highlights, “it’s a choice supported by market research and company data: numbers clearly show that gender is a meaningful variable that can positively influence process quality and overall business performance.”

This is not a random choice, but one driven by a forward-looking vision of the seafood canning industry, its evolving markets, and the people whose needs are constantly changing.

The company also invests in social innovation and inclusion. Unifrigo Gadus has long been part of integration programs for political refugees from Moldova, Albania, Morocco, and Ukraine, providing them with both Italian language training and professional skills to enter the national labor market.

So, who deserves the credit for Unifrigo Gadus’ success? “The entrepreneur is certainly important,” concludes Eminente. “But let’s be clear: no one can achieve results alone. My priority is to create a workplace where people are happy to give their best. The company’s growth is the result of the loyalty and dedication of my colleagues. Without them, none of these achievements would have been possible.”

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Un decennio di investimenti per l’industria europea delle alghe

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Nel decennio appena concluso, l’industria europea delle alghe ha ricevuto un sostegno senza precedenti da parte delle istituzioni comunitarie, con investimenti complessivi che superano i 500 milioni di euro. Una cifra che non solo fotografa l’attenzione strategica verso questo comparto, ma conferma il ruolo delle alghe come risorsa chiave della blue economy.

Dal 2014 al 2023, i fondi europei hanno alimentato progetti di ricerca, innovazione tecnologica e sviluppo industriale, coinvolgendo università, centri di ricerca e imprese. L’obiettivo è stato duplice: stimolare la produzione sostenibile e favorire applicazioni diversificate, che spaziano dall’alimentazione alla farmaceutica, fino alla bioenergia e ai materiali innovativi.

Nonostante le potenzialità, l’industria europea delle alghe sconta ancora criticità strutturali. La frammentazione del settore, l’assenza di economie di scala e una normativa complessa rallentano il passaggio dalla fase sperimentale a quella industriale. Le aziende si confrontano con mercati ancora limitati e con un contesto competitivo globale in cui l’Asia gioca un ruolo dominante.

Eppure, le prospettive restano significative. Le alghe possono contribuire alla sicurezza alimentare, alla riduzione delle emissioni e alla valorizzazione delle risorse marine in ottica di economia circolare. Perché ciò avvenga, sarà necessario consolidare la filiera, attrarre investimenti privati e sviluppare un quadro regolatorio più chiaro e favorevole.

L’Unione Europea ha già indicato le linee guida: promuovere ricerca applicata, potenziare la capacità produttiva e facilitare l’accesso al mercato. L’industria europea delle alghe, se supportata da politiche mirate e da una visione strategica condivisa, può trasformarsi da nicchia emergente a pilastro della bioeconomia continentale.

In questo scenario, anche la filiera ittica è chiamata a osservare con attenzione le evoluzioni. Le alghe rappresentano non solo un’opportunità diretta di diversificazione produttiva, ma anche un alleato nella costruzione di sistemi alimentari più sostenibili e resilienti.

Un decennio di investimenti ha posto solide basi, ma il futuro dell’industria europea delle alghe dipenderà dalla capacità di integrare ricerca, produzione e mercato. La sfida è passare dalle promesse alle realizzazioni concrete.

Per approfondire numeri, strategie e casi di studio che hanno segnato l’evoluzione del comparto, è disponibile il report completo della Commissione europea “Study to support a sustainable EU algae industry (2014–2023)”, una lettura essenziale per chi vuole comprendere a fondo le prospettive dell’industria europea delle alghe.

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Fedagripesca incontra il Commissario Kadis

Fedagripesca incontra il Commissario Kadis

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Serve un nuovo patto tra l’Unione Europea e il settore ittico per garantire un futuro alla pesca europea. Lo ha ribadito Confcooperative Fedagripesca nel corso di un incontro privato a Bruxelles con il Commissario Ue alla Pesca e agli Oceani, Costas Kadis. Un confronto che Fedagripesca definisce diretto, cordiale e proficuo con un interlocutore attento ad ascoltare le difficoltà del settore. Il Commissario ha espresso un forte apprezzamento per il sistema ittico italiano basato sul modello cooperativo.

“Il modello imprenditoriale cooperativo è da rafforzare in Europa: Confcooperative fulgido esempio al quale ispirarsi ed interlocutore privilegiato”, ha affermato Kadis nel corso dell’incontro.

L’associazione ha avuto modo di evidenziare le criticità strutturali e presentare le proprie proposte per riequilibrare la Politica Comune della Pesca (PCP), oggi troppo sbilanciata su istanze ambientaliste a scapito della tenuta socioeconomica del settore, in un contesto di forte preoccupazione circa le nuove prospettive finanziarie con il taglio del 68% delle risorse disponibili per il settore.

“Nonostante gli obiettivi del Trattato Ue (TFUE) prevedano espressamente l’equilibrio tra produttività, reddito dei lavoratori e sostenibilità – afferma Paolo Tiozzo, vicepresidente Confcooperative Fedagripesca -, la PCP ha compresso lo sforzo di pesca che ha fatto registrare -40% in pochi anni senza migliorare i bilanci delle imprese (-30% dei ricavi)”. E intanto, i cambiamenti climatici sconvolgono il Mediterraneo (+5°C sopra la media), favorendo specie invasive, dal granchio blu al vermocane passando per il pesce scorpione, e alterando gli habitat. “La flotta Ue– sottolinea Tiozzo- e in particolare quella italiana (prima in Europa per numero di unità e potenza motore), soffre per la concorrenza sleale di Paesi terzi, l’aumento dei costi e la carenza di ricambio generazionale. Apprezziamo – conclude il presidente – l’apertura del Commissario sull’importanza di dedicare attenzione ad una flotta sempre più vecchia e che necessità un rinnovamento dei navigli pur non aumentando la capacità complessiva della flotta”.

Le proposte di Fedagripesca: innovazione, gestione mirata e fondi accessibili

Fedagripesca, avanza soluzioni concrete per sopperire alle difficoltà del comparto legate all’ invecchiamento della flotta da pesca, al difficile ricambio generazionale e la concorrenza sleale extra-Ue.

  • Riforma dei “fishing days”: passare all’effettivo “tempo di pesca” (rete in acqua) calcolato grazie all’ausilio di sensori. Di fatto si chiede di abbandonare l’attuale sistema che si basa sul conteggio delle giornate in mare.
  • Piani di gestione decisi con i pescatori: affidare a marinerie organizzate la co-progettazione di misure tecniche per stock demersali e pelagici come nel caso del tonno e del pescespada.
  • FEAMPA più inclusivo: rimuovere i vincoli che escludono dal fondo le navi oltre i 24 metri o 40 anni di età e sostenere l’innovazione degli attrezzi senza penalizzare la loro capacità di cattura.
  • Fondo dedicato post-2027: mantenere un capitolo specifico per la pesca nel quadro finanziario pluriennale Ue.

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A Cetara il vertice della pesca europea

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Si svolgerà a Cetara il vertice della pesca europea che riunirà operatori e rappresentanti istituzionali provenienti dai principali Paesi produttori, con un focus sul tonno rosso e sulle prospettive dal punto di vista economico ed occupazionale di un settore che vede l’Italia storica protagonista nella Ue. L’evento, promosso da Coldiretti Pesca in collaborazione con la Regione Campania, si svolgerà sabato 13 settembre, alle ore 10.30, alla Sala conferenze del Comune di Cetara (Salerno), in corso Umberto I 47, una delle città simbolo della tradizione marinara tricolore.

Un’occasione di confronto sul futuro della pesca del tonno, nel corso del quale saranno presentate le iniziative per rendere la filiera sempre più ecosostenibile, lavorando sulla qualità e la tracciabilità della produzione, sulla scorta del recente decreto del Masaf con l’introduzione obbligatoria del “sigillo di garanzia”.

I lavori vedranno la partecipazione di Franco Aceto, membro di Giunta nazionale di Coldiretti, Daniela Borriello, Responsabile Nazionale Coldiretti Pesca, Francesco Saverio Abate, DG della pesca marittima e dell’acquacoltura Masaf, Nicola Caputo, Assessore Pesca Regione Campania, Fortunato Della Monica, Sindaco di Cetara.

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