Mese: Novembre 2024 Pagina 8 di 20

Federpesca: bene l’impegno del Governo a difesa del settore in vista del Consiglio Agrifish di fine anno

Federpesca: bene l’impegno del Governo a difesa del settore in vista del Consiglio Agrifish di fine anno

[[{“value”:”

Apprezziamo l’impegno del Ministro Lollobrigida e del Governo a difesa del settore ittico italiano, per scongiurare ulteriori riduzioni delle giornate di pesca nel 2025, in particolare nel Mediterraneo Occidentale. Il documento congiunto promosso dall’Italia, insieme a Francia e Spagna diventa così fondamentale per arrivare con una posizione più forte e comune al Consiglio Agrifish di dicembre che deciderà le possibilità di pesca per il prossimo anno.

Il 16 settembre, la Commissione europea ha pubblicato la sua Proposta per le possibilità di pesca 2025. Per il Mediterraneo Occidentale prevede di entrare in una “fase permanente” dopo gli ultimi anni di “fase transitoria”, che hanno visto misure per ridurre le possibilità di pesca del 40%.

“Tuttavia, non si è mai parlato di un piano a due fasi, del quale non si conosce il futuro delle decisioni prese per gestire la pesca in quest’area, che potrebbe comportare ancora una riduzione dello sforzo di pesca. Un approccio intollerabile che umilia ancora una volta il nostro comparto.” dichiara Francesca Biondo, direttrice di Federpesca. 

FEDERPESCA BIONDO

“Come Federpesca, ci siamo impegnati fin da subito a sostenere questo approccio, sottoscrivendo due lettere unitarie, insieme alle rappresentanze datoriali e sindacali di Francia e Spagna, per rafforzare la posizione dell’Italia in vista del Consiglio Agrifish di fine anno e non trovare compromessi su ulteriori riduzioni delle possibilità di pesca”.

Il documento congiunto promosso dall’Italia rappresenta pertanto una volontà comune da parte di più Paesi membri nel garantire che le misure che andranno ad avere un impatto su migliaia di pescatori e famiglie vengano prese in modo equo e basate su un processo decisionale trasparente, partecipativo e efficace.

Non pertanto costruito su scelte improvvisate all’ultimo momento, ma fondato su una riflessione attenta e pianificata, capace di considerare tutti gli aspetti e le implicazioni a lungo termine. Diventa dunque fondamentale non prevedere ulteriori riduzioni nel 2025, per lasciare il tempo di valutare i risultati degli scorsi anni e prendere decisioni per garantire un futuro al settore, che sia sostenibile a livello economico, ambientale e sociale.

The post Federpesca: bene l’impegno del Governo a difesa del settore in vista del Consiglio Agrifish di fine anno appeared first on Economia del Mare.

“}]] 

Giornata Mondiale della Pesca, Maretti: “I pescatori si trovano ad affrontare sfide inedite”

Giornata Mondiale della Pesca, Maretti: “I pescatori si trovano ad affrontare sfide inedite”

[[{“value”:”

Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare foto uff stampa

Garanzia di sicurezza alimentare e importanza nell’approvvigionamento di cibo a livello mondiale. Sono i due aspetti di valore che fanno della pesca una asset fondamentale nell’economia dell’uomo. 

E oggi, in occasione della Giornata Mondiale della Pesca, Cristian Maretti presidente di Legacoop Agroalimentare, ha voluto ribadire l’importanza del settore.

«La pesca italiana è molto controllata e come Legacoop Agroalimentare ci impegniamo per portare gli stock ai livelli sostenibili. E siamo al fianco dei pescatori nella tutela dell’ambiente anche attraverso la collaborazione con le Università per promuovere la ricerca».

A questo proposito «i pescatori sono impegnati nei servizi ambientali, ospitano ricercatori a bordo delle loro barche, effettuano il fishing for litter ovvero la raccolta dei rifiuti marini, portano avanti azioni di collaborazione con le aree marine protette». Inoltre, «i nostri pescatori si sono impegnati per portare a livelli sostenibili la pesca attraverso la riduzione dell’attività sia in termini temporali, sia in termini spaziali». 

La grandi sfide: cambiamento climatico, calo della flotta.

La pesca, oggi, si trova di fronte problemi che da sola non riesce a superare.

«I pescatori si trovano ad affrontare sfide inedite in primis il cambiamento climatico che ha come conseguenza diretta l’arrivo di specie aliene e innalzamento della temperatura delle acque e la loro acidificazione». Ecco perché, pur se la funzione principale della pesca rimane quella dell’approvvigionamento del cibo, «i nostri pescatori investono e si impegnano nella diversificazione in altre attività con una multifunzionalità che passa attraverso l’ittiturisno e il pescaturismo. Ovvero un modo per allargare la fonte di reddito attraverso il legame con il turismo», continua Maretti. 

Negli anni è registrata una evidente contrazione nella consistenza della flotta italiana, passata da 14.873 battelli del 2004 a 11.807 del 2022, con un calo, quindi, complessivo superiore ai 2.900 motopesca. Tale significativa flessione (-20,61%) ha interessato maggiormente battelli con dimensioni superiori alla media.

I pescatori di Legacoop Agroalimentare sabato da Papa Francesco.

A celebrare la giornata della pesca, sarà anche il Santo Padre, Papa Francesco che ha risposto positivamente alla richiesta di mons. Gianrico Ruzza, vescovo promotore dell’Apostolato del Mare in Italia, e della Segreteria Generale della Cei, di accordare un’Udienza privata speciale ai pescatori italiani. L’udienza si terrà in Vaticano presso l’Aula Paolo VI sabato 23 novembre alle 10 e sarà presente anche un’ampia delegazione di Legacoop Agroalimentare, guidata dal presidente Maretti. 

The post Giornata Mondiale della Pesca, Maretti: “I pescatori si trovano ad affrontare sfide inedite” appeared first on Economia del Mare.

“}]] 

Giornata Mondiale della Pesca: il Governo Meloni rinnova il suo impegno per il settore

 [[{“value”:”

Giornata Mondiale della Pesca: il Governo Meloni rinnova il suo impegno per il settore – Oggi, in occasione della Giornata Mondiale della Pesca, il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha ribadito il sostegno del Governo Meloni ai pescatori italiani, sottolineando i risultati raggiunti e le iniziative messe in campo per garantire il rilancio del comparto ittico.

Nuovi strumenti per affrontare le crisi
Una delle novità più significative è la modifica del D.Lgs. 102/2004, che equipara i pescatori agli agricoltori in termini di tutele in caso di calamità. Questo intervento rappresenta un passo importante per offrire al settore strumenti concreti di sostegno, soprattutto in un periodo in cui le crisi climatiche e le sfide economiche mettono a dura prova la pesca tradizionale.

Bandi e investimenti per un settore strategico
Il Ministro ha evidenziato gli sforzi compiuti per rilanciare il settore con l’apertura di nuovi bandi dedicati alla pesca. Questi investimenti mirano a modernizzare le infrastrutture, migliorare le condizioni di lavoro e favorire una pesca più sostenibile e competitiva sia a livello nazionale che europeo.

Una battaglia contro politiche ideologiche
Nel panorama europeo, l’Italia si è distinta per il suo approccio deciso nel difendere il comparto ittico da politiche che, secondo il Ministro, hanno penalizzato soprattutto la pesca italiana. Lollobrigida ha sottolineato che, anche in situazioni di isolamento politico, il Governo Meloni non ha esitato a opporsi a misure ritenute ingiuste, dando prova di un impegno concreto per tutelare gli interessi dei pescatori.

Dialogo e cooperazione internazionale
Un risultato di rilievo è il documento congiunto firmato da Italia, Francia e Spagna che chiede una moratoria per il 2025 sulle riduzioni dello sforzo di pesca. Questa iniziativa, ha spiegato il Ministro, si basa sulla richiesta di decisioni fondate su dati scientifici affidabili, evitando politiche punitive inefficaci. I pescatori, definiti dal Ministro come “custodi dell’ambiente”, sono stati riconosciuti per il loro ruolo cruciale nella salvaguardia del mare e delle sue risorse.

Lollobrigida ha concluso la sua dichiarazione social con un segno di gratitudine ai pescatori italiani, che hanno dimostrato resilienza e dedizione anche nei momenti più difficili. “Grazie ai pescatori che hanno resistito negli anni più difficili. Il Governo Meloni è e sarà sempre al vostro fianco”, ha scritto il Ministro, riaffermando l’impegno a garantire un futuro sostenibile e prospero per il settore.

In questa Giornata Mondiale della Pesca, il messaggio è chiaro: il Governo intende continuare a sostenere un comparto strategico non solo per l’economia, ma anche per la cultura e l’identità del Paese.

Giornata Mondiale della Pesca: il Governo Meloni rinnova il suo impegno per il settore

L’articolo Giornata Mondiale della Pesca: il Governo Meloni rinnova il suo impegno per il settore proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

ASC SI RACCONTA – Acquacoltura responsabile, per il mare, le persone ed il pianeta

ASC SI RACCONTA – Acquacoltura responsabile, per il mare, le persone ed il pianeta

 [[{“value”:”

Chi siamo

Aquaculture Stewardship Council (ASC) è un’organizzazione non governativa no profit fondata dal WWF Paesi Bassi e IDH (Dutch Sustainable Trade Initiative) con la missione di trasformare l’acquacoltura in un’industria più sostenibile.

ASC mira a garantire che i prodotti ittici provenienti da allevamenti certificati siano ottenuti in modo responsabile, rispettando l’ambiente e le persone.

La nostra visione

Un mondo in cui l’acquacoltura svolge un ruolo importante nel fornire cibo e benefici sociali per l’umanità, riducendo al minimo gli impatti negativi sull’ambiente e sulle persone.

 

La nostra missione

Portare l’acquacoltura verso la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale, utilizzando meccanismi di mercato efficienti che creino valore lungo tutta la filiera.

 

Chris Ninnes – CEO di ASC
Chris Ninnes – CEO di ASC

 

“È sempre più evidente che l’industria dell’acquacoltura deve svolgere un ruolo più attivo, per affrontare le sfide poste dalle richieste alimentari della popolazione umana in crescita. Sono orgoglioso del grande lavoro che stiamo svolgendo in ASC per ridefinire le strategie a sostegno della nostra missione.

Sappiamo che, come settore, possiamo continuare ad avere un impatto positivo solo attraverso una forte collaborazione e un chiaro piano d’azione”.

 

I numeri di ASC

ASC gestisce standard per l’allevamento responsabile di molteplici specie ittiche. Negli anni, grazie all’attività di promozione di fornitura ittica certificata, ASC ha conseguito numerosi successi ed incrementi di valore che attestano l’efficacia del suo programma.

Il crescente riconoscimento e la fiducia nei confronti del marchio ASC hanno favorito lo sviluppo di numerose partnership con importanti aziende ittiche.

 

Aquaculture Stewardship Council (ASC) in sintesi*

Più di 2.000

aziende ittiche certificate ASC

4370

miglioramenti per promuovere la responsabilità ambientale

3019

miglioramenti per promuovere la responsabilità sociale

58

specie ittiche prodotte in oltre 50 paesi secondo gli standard ASC

Più di 2 milioni

di tonnellate di prodotti ittici certificati ASC

3010

titolari di Catena di Custodia certificati ASC

116

Paesi in cui sono venduti i prodotti ittici certificati ASC

1382

brand che mettono il marchio ASC sui prodotti

Più di 25.000

prodotti con marchio ASC a disposizione dei consumatori

 

La produzione globale certificata ASC*

4,83 miliardi

Porzioni** di salmone, 30% della produzione mondiale

3,53 milioni

Porzioni** di pangasio, 2,5% della produzione mondiale

2,53 milioni

Porzioni** di bivalvi, 1% della produzione mondiale

2,24 miliardi

Porzioni** di gamberi, 4,3% della produzione mondiale

 

* Fonte: ASC Impact Report 2023

** Porzioni di 125 g, secondo: Gephart, J.A., Henriksson, P.J.G., Parker, R.W.R. et al. 2021. Environmental performance of blue foods. Nature 597, 360–365

L’articolo ASC SI RACCONTA – Acquacoltura responsabile, per il mare, le persone ed il pianeta proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Innovazione e sostenibilità al servizio della lotta all’inquinamento marino

Innovazione e sostenibilità al servizio della lotta all’inquinamento marino

 [[{“value”:”

Innovazione e sostenibilità al servizio della lotta all’inquinamento marino – L’ingegno siciliano si fa strada nell’ambito della sostenibilità ambientale: Federico Camilleri, collaboratore di Pesceinrete, è autore di un’idea progettuale innovativa che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento del Comitato Tecnico Scientifico alla recente edizione di ECOMONDO a Rimini. Il progetto è stato presentato come poster congressuale e ha ricevuto un’ampia descrizione negli Atti Ufficiali pubblicati da Maggioli Editore.

L’idea di Camilleri affronta una delle sfide ambientali più urgenti, l’inquinamento marino da plastica, con un approccio basato su tecnologie innovative e metodologie di project management. Sviluppato in collaborazione con realtà locali e internazionali, il progetto prevede la bonifica dei fondali marini attraverso l’uso di attrezzature specializzate e la successiva riconversione della plastica raccolta in materiali riutilizzabili.

In questa intervista esclusiva, Camilleri ci racconta i dettagli di questa straordinaria iniziativa, il ruolo cruciale del porto di Mazara del Vallo, e come il suo lavoro potrebbe rappresentare un modello replicabile su scala internazionale per combattere l’inquinamento marino.

A che cosa è dovuto questo prestigioso risultato?
Il segreto di questo studio progettuale è quello di basarsi su innovazioni tecnologiche recenti o in fase di definizione che era poi il tema del congresso internazionale al quale ho partecipato e cioè lo sviluppo di nuove tecnologie da applicare sul campo dei rifiuti sia in fase preventiva che in fase di riciclaggio. Nel mio caso ho affrontato a 360 gradi il problema dell’inquinamento marino dovuto alla presenza massiccia di plastica nei nostri mari soprattutto nei fondali al largo delle coste. In aggiunta, lo sviluppo del progetto, data la grande ampiezza delle varie fasi di attuazione, è impostato su un’azione più incisiva utilizzando le tecniche del project management.

Ci può spiegare meglio di cosa si tratta?
In definitiva si tratta di una forma di bonifica di fondali marini dai rifiuti attraverso l’impiego di particolari reti a strascico e la plastica raccolta viene stoccata in porto per poi essere avviata ad un impianto che ne curerà il processo di riconversione.
La Comunità Internazionale da tempo si sta prodigando per fermare l’inquinamento marino da rifiuti di plastica tuttavia a mio avviso occorre occuparsi in maniera più incisiva di quanto fatto finora anche alla pulizia su larga scala dei mari perché le notevoli quantità di plastica già presenti continuano e continueranno a provocare effetti altamente nocivi per la salute dei mari stessi.

Quindi verranno utilizzati pescherecci a strascico per queste operazioni?
Esattamente. Questo rappresenta il punto di partenza imprescindibile dell’intero sviluppo del progetto e per fare ciò ho scelto il porto di Mazara del Vallo sia perché ospita la più importante flotta a strascico del Mediterraneo sia perché la locale Amministrazione Comunale si è brillantemente già attivata per realizzare all’interno del porto, attingendo ai Fondi Comunitari per la Pesca, una vasta isola ecologica in grado di ospitare grosse quantità di tutti i tipi di rifiuti prodotti o raccolti dai pescherecci. Da questo punto di vista ho incontrato un’ottima disponibilità alla collaborazione sia da parte delle locali associazioni armatoriali e Organizzazione di Produttori sia da parte del Sindaco di Mazara del Vallo. Ma il punto cruciale è quello di mettere a punto una tecnica di raccolta che, pur garantendo l’efficacia dell’azione, da un lato potesse essere agevolmente utilizzata dai capitani dei pescherecci dall’altro lato avesse un impatto minimo sulle risorse ittiche. Un’azienda marchigiana, che ho direttamente coinvolto in questo studio, è già attiva nella sperimentazione di questa attrezzatura che, sotto la supervisione e per conto di un importante Organizzazione Mondiale, è stata già testata in Adriatico e attualmente si sta testando nel medio Tirreno per operare in profondità maggiori. Comunque bisogna evidenziare che i pescherecci d’altura di Mazara del Vallo già raccolgono e sbarcano consistenti quantità di plastica, che è il target del progetto, durante le normali attività di pesca. Qui si tratta invece di effettuare mirate attività di raccolta nei fondali laddove sarà possibile, anche oltre i 300 metri, con queste attrezzature che impatteranno il meno possibile sulle risorse ittiche.

Ha detto che poi questa plastica raccolta sarà riconvertita?
È lo scopo finale dello studio. Perché il concetto è che va bene se si riuscirà a togliere quanta più plastica possibile dal mare ma se poi la destinazione è l’inceneritore, perché al momento è questa l’unica strada percorribile data la tipologia di questa plastica che non consente il riciclaggio meccanico per dare vita a nuovi materiali, non si è dato un completo contributo dal punto di vista ambientale. Fortunatamente sono in atto dei laboratori di sperimentazione per la riconversione energetica attraverso la depolimerizzazione termica da parte di un importante Ente di Ricerca Nazionale e con il quale ho già avviato gli opportuni contatti. Proprio alla Ecomondo tuttavia sono venuto a conoscenza di una tecnologia praticamente già pronta che consentirebbe l’utilizzo di questa plastica per la produzione di un olio ad uso successivo delle industrie chimiche. L’impianto totalmente innovativo ed unico in Italia è in costruzione nel Molise ed anche in questo caso sto mantenendo i contatti con l’azienda proprietaria dell’impianto.

Per la realizzazione di questo progetto saranno utilizzati fondi pubblici?
Ci si augura che le Istituzioni appoggino concretamente l’iniziativa. Come già detto l’Amministrazione Comunale di Mazara del Vallo ha già fatto indipendentemente la sua parte con la realizzazione di un’isola ecologica sul porto. Inoltre ho un dialogo aperto con l’Amministrazione Regionale Siciliana ma anche in un’altra Regione sono interessati a questo tipo di intervento nel loro territorio. Poi sto coinvolgendo pure alcuni Istituti Universitari che dovrebbero occuparsi del monitoraggio scientifico ed anche qui ho riscontrato un certo interesse. Le aree marine sulle quali si sta valutando di intervenire sono state individuate al largo della costa di Mazara del Vallo e nei pressi di Pantelleria e Lampedusa e se tutto dovesse funzionare alla perfezione, ci potrebbe essere la possibilità di esportare questo modello per utilizzarlo ad esempio per la bonifica dei mari dei Paesi del Nord Africa.

Innovazione e sostenibilità al servizio della lotta all’inquinamento marino

L’articolo Innovazione e sostenibilità al servizio della lotta all’inquinamento marino proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Pagina 8 di 20

Made with & by Matacotti Design

Privacy & Cookie Policy