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In seguito alle recenti controversie tra Italia e Spagna riguardanti la taglia minima commerciale del mollusco bivalve Chamelea gallina (vongola/lupino), l’Associazione Mediterranea Acquacoltura (A.M.A.) ritiene necessario chiarire alcuni aspetti fondamentali che distinguono il quadro normativo della pesca professionale da quello dell’acquacoltura.
Nel contesto della pesca professionale, le taglie minime commerciali sono regolate dal Regolamento (UE) 2019/1241, che stabilisce misure tecniche finalizzate alla conservazione degli stock ittici selvatici. Tali disposizioni si applicano esclusivamente alla cattura, sbarco e commercializzazione di specie pescate in mare, con l’obiettivo di tutelare la biodiversità e garantire la sostenibilità delle risorse.
Diversamente, nel settore dell’acquacoltura, gli organismi acquatici vengono allevati in ambienti controllati, con tracciabilità garantita e senza impatto diretto sugli stock naturali. Pertanto, come riportato al paragrafo 4 dell’art. 7 del D.Lgs. 9 gennaio 2012, n. 4, le taglie minime previste per la pesca non si applicano ai prodotti dell’acquacoltura. La normativa vigente riconosce quindi questa distinzione, evitando sovrapposizioni che potrebbero generare confusione tra gli operatori e i consumatori.
Tuttavia, A.M.A. sottolinea che limiti dimensionali volontari possono essere adottati dagli operatori dell’acquacoltura per motivi di qualità, benessere animale e posizionamento commerciale, in conformità a:
• Disciplinari DOP/IGP
• Certificazioni ambientali (es. Friend of the Sea, GlobalG.A.P.)
• Standard richiesti dalla Grande Distribuzione Organizzata e dai mercati internazionali
È pertanto fondamentale garantire trasparenza sull’origine del prodotto “pescato” o “allevato”
A.M.A. invita i media e gli stakeholder del settore a evitare semplificazioni fuorvianti e a promuovere una comunicazione corretta e basata su evidenze normative. La chiarezza su questi aspetti è essenziale per tutelare sia gli operatori che i consumatori, favorendo una crescita sostenibile e responsabile dell’intero comparto ittico.
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