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Nasce il fondo per la pesca del WTO

Porterà sussidi ed un’impostazione diversa dal solito, Ue molto favorevole

L’Unione Europea accoglie con favore l’entrata in vigore dell’Accordo dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) sui sussidi alla pesca, dopo due decenni di negoziati multilaterali. Si tratta di un significativo passo avanti nell’impegno globale per la protezione degli oceani, in quanto mira a eliminare i sussidi dannosi alla pesca, contribuendo vieppiù ad un Oceano più resiliente e prospero.

Nuove regole per la pesca

I dettami dell’accordo

Attraverso disposizioni vincolanti e applicabili, si prevede che tale accordo ridurrà significativamente la pesca eccessiva, garantirà una pesca sostenibile e promuoverà migliori pratiche per le comunità costiere di tutto il mondo. Questa è anche una delle priorità chiave del Patto europeo per gli oceani, che esplica l’impegno dell’UE per la protezione degli oceani.

Il Fondo per la Pesca

L’entrata in vigore attiva anche il Fondo per la Pesca del WTO, che mira ad assistere i paesi in via di sviluppo nell’attuazione dell’accordo, migliorando la sostenibilità e apportando benefici alle comunità di pescatori di tutto il mondo. L’UE e i suoi Stati membri sono i principali contributori di questo importante fondo.

In linea con l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 14.6 delle Nazioni Unite, che impone al WTO di vietare i sussidi dannosi alla pesca, l’Accordo include il divieto di sussidi che contribuiscono alla pesca illegale, non regolamentata e non dichiarata (INN), unito a disposizioni di trasparenza senza precedenti. Inoltre, vieta tutti i sussidi alla pesca in alto mare non regolamentato, vale a dire le aree più vulnerabili dell’oceano in quanto prive di un regime consolidato e coordinato per la gestione della pesca. Un’ulteriore disposizione definirà norme di sostenibilità per i sussidi che interessano gli stock sovrasfruttati più vulnerabili, promuovendo in ultima analisi un approccio più sostenibile alla gestione della pesca.

L’impegno dell’Ue

L’UE ribadisce il suo impegno nel contrasto ulteriore ai sussidi dannosi alla pesca a livello globale, negoziando disposizioni aggiuntive a integrazione di questo accordo di prima fase. Con l’entrata in vigore dell’accordo, i membri del WTO dovranno recepire queste nuove norme multilaterali nel loro quadro interno in materia di sussidi alla pesca.

Accordo su scala mondiale

Per monitorare l’attuazione, i membri del WTO devono fornire una serie di notifiche dettagliate che saranno esaminate dal nuovo Comitato del WTO sui sussidi alla pesca, anch’esso creato dall’accordo.

Mentre 111 membri del WTO hanno accettato le regole dell’accordo a partire da oggi, l’UE invita i restanti membri del WTO, in particolare le grandi nazioni dedite alla pesca, a fare lo stesso al più presto, per garantire benefici ancora più ampi.

Calabria, in arrivo oltre 2 milioni di euro col Feampa

Il contributo pubblico erogabile va dal 60% al 100% della spesa, a seconda della tipologia di intervento

La Regione Calabria, attraverso il dipartimento Agricoltura e Sviluppo rurale, ha pubblicato un nuovo bando nell’ambito del Programma nazionale Feampa 2021-2027 – Fondo Europeo per gli Affari marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura, con una dotazione finanziaria complessiva di euro 2.717.063,25.

Il bando promuove interventi volti a migliorare la qualità, la sicurezza, la sostenibilità e la competitività dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, con particolare attenzione alla trasformazione lungo tutta la filiera.

In particolare, si andrà a finanziare gli investimenti destinati alla realizzazione e all’ammodernamento degli impianti e delle infrastrutture, nonché all’acquisto di attrezzature volte a migliorare la competitività e le condizioni di salute, sicurezza e lavoro degli addetti del settore.

Il contributo pubblico erogabile va dal 60% fino al 100% della spesa, a seconda della tipologia di intervento mentre la spesa massima ammissibile per ciascun richiedente è fissata in 750.000 euro.

Ancora sostegno dalla Regione Calabria

Le domande di sostegno potranno essere presentate a partire dal 20 settembre 2025 ed entro il termine ultimo del 20 ottobre 2025 attraverso la piattaforma regionale: https://documentale.regione.calabria.it/portale/

Il bando, e tutte le informazioni utili per la presentazione delle domande, sono disponibili sul portale istituzionale della Regione Calabria al link https://www.regione.calabria.it/bandi/bando-di-attuazione-obiettivo-specifico-2-2-azione-2-pn-feampa-2021-2027/

Masaf, arriva il decreto per il fermo pesca del gambero

Dal 7 agosto e fino al giorno 6 settembre incluso, non sarà possibile procedere ad alcune operazioni nel Canale di Sicilia.

E’ infatti stato varato il DM n.346224 del 25 luglio recante disposizioni per l’interruzione temporanea obbligatoria continuativa per la pesca dei gamberi di profondità operanti nel Canale di Sicilia.

Lo stesso provvedimento, all’art. 2 riporta invece l’interruzione temporanea
obbligatoria continuativa delle attività di pesca dal 01 al 30 settembre inclusi per le unità da pesca iscritte, ovvero aventi base logistico-operativa, nei porti dei Compartimenti marittimi della GSA 19 (Brindisi, Gallipoli, Taranto, Corigliano Calabro, Crotone e Reggio Calabria) relativamente alle reti a strascico a divergenti.

La Farnesina identifica le zone italiane per la pesca entro le 200 miglia dalla costa

Varato il regolamento per le Zone economiche esclusive

Il consiglio dei ministri della Repubblica ha approvato, su proposta del Maeci, il Regolamento per la proclamazione delle Zone Economiche Esclusive (ZEE) italiane nel Mar Mediterraneo.

Regolamento per le zone e conomiche esclusive

In base delle valutazioni emerse dai lavori del Comitato interministeriale per le politiche del mare, sono state identificate le Zone Economiche Esclusive italiane nel Mare Adriatico, nel Mar Ionio e nel Mar Tirreno. Ne è derivato, pertanto, un Tavolo tecnico per la  mappatura degli interessi nazionali in vista di futuri negoziati sulla delimitazione delle ZEE, che tenga conto anche delle preoccupazioni del mondo della pesca.

L’Italia è l’ultimo dei grandi Paesi rivieraschi del Mediterraneo a proclamare la propria Zona Economica Esclusiva. “Con questo provvedimento si intende tutelare gli interessi del mondo della pesca, nello sfruttamento economico delle aree marittime oltre il mare territoriale“, recita una nota ufficiale.  

Il Governo italiano intende procedere in maniera concordata e non unilaterale, rispettando i Paesi vicini – le parole del titolare della Farnesina -, per fare sempre più del Mediterraneo un mare di pace, cooperazione e commercio. Le ZEE interesseranno le regioni Marche, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna, Lazio, Campania“.

Varato il PNT 2025 – 2027

Pubblicato da ieri sul sito del Masaf il PNT pesca per il triennio 2025 – 2027

Allegati tutti disponibili a questo link: https://www.masaf.gov.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/23318

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