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Nel panorama della Blue Economy, il 2025 si è chiuso per INFOTEAM con due risultati significativi. Nel mese di novembre, la PMI innovativa ha completato Space2Sea e Marine Observation System, due progetti di R&D nati in contesti differenti ma accomunati da un obiettivo preciso: costruire sistemi digitali che rendano la pesca più trasparente, misurabile e sostenibile.  Questi risultati assumono un valore particolare se letti alla luce della Mission Charter di ‘Restore our Ocean and Waters’.

La Mission Charter parte da un dato di fatto: gli ecosistemi marini e costieri sono oggi sottoposti a una forte pressione dovuta alle attività umane e richiedono strumenti scientifici e tecnologici in grado di osservarne lo stato in modo accurato e continuativo. Per questo, l’Unione Europea promuove un approccio basato su infrastrutture digitali integrate, su sistemi di raccolta dati moderni e su una cooperazione più stretta tra istituzioni, comunità costiere e settore produttivo. S2S (Space2Sea) e MarObsSys (Marine Observation System) nascono esattamente in quest’ottica, trasformando principi di alto livello in soluzioni operative applicate nella realtà.

MarObsSys: portare la digitalizzazione a bordo

La principale criticità riguarda la capacità di raccogliere in modo strutturato e non invasivo i dati generati durante le attività di pesca. L’ecosistema attuale è ancora frammentato, con applicativi eterogenei e flussi informativi che spesso non risultano nativamente adatti a essere riutilizzati per analisi scientifiche e statistiche avanzate, limitando il reale valore informativo per gli stakeholder.

MarObsSys, finanziato nell’ambito del programma Next Generation EU, dal bando a cascata del consorzio iNEST, research topic “Biologia degli ecosistemi dell’idrosfera”, interviene su questo problema ripensando in chiave digitale lo strumento centrale della raccolta dati: il giornale di bordo per la Piccola Pesca Costiera (PPC). Il progetto introduce uno Smart e-Logbook che, da un lato, razionalizza il lavoro del comandante e dell’equipaggio, riducendo il carico amministrativo e dall’altro rende ogni evento di pesca un dato completo e strutturato. Infatti, ad ogni operazione di pesca vengono associati automaticamente dati come: le coordinate GPS, le specie catturate e rigettate, le loro quantità e varie informazioni di contesto; un modulo di Machine Learning esegue il riconoscimento automatico delle specie, mentre la persistenza delle informazioni viene garantita da una piattaforma cloud.

Il risultato è la raccolta di dataset molto più accurati, granulari e condivisibili con agli stakeholder.
Non si tratta di un semplice affinamento tecnologico: per la Mission Charter, questa capacità di produrre e orchestrare dati di qualità costituisce un prerequisito per una governance realmente data-driven, in grado di supportare la valutazione degli stock, la modellazione delle pressioni sugli habitat e la progettazione di misure di gestione adattativa della pesca. Tutto questo si traduce, in ultima istanza, in uno strumento concreto a supporto della protezione della biodiversità e della resilienza degli ecosistemi marini.

S2S: la tracciabilità avanzata che supporta sostenibilità, controllo e coinvolgimento dei cittadini

Finanziato dal PR FESR Regione Lazio 2021–2027 nell’ambito della RIS3 regionale, il progetto ha realizzato una piattaforma che integra tre servizi complementari:
S1: Monitoraggio delle aree in fermo biologico;
S2: Tracciamento delle operazioni di pesca e registrazione dei dati inerenti l’origine del pescato in Blockchain;
S3: Monitoraggio e salvaguardia dell’ambiente marino e costiero.

Il servizio S2, a cura di INFOTEAM, rappresenta uno degli elementi di maggiore innovazione. I dati AIS (Automatic Indetification System) vengono integrati con le informazioni del pescato provenienti dalle operazioni raccolte in fase di prima commercializzazione e consolidati in Blockchain, creando un registro verificabile e non modificabile che rafforza la trasparenza e riduce il rischio di dichiarazioni fuorvianti o frodi di etichettatura.

L’intervento di S2S si inserisce direttamente negli obiettivi della Mission Charter, contribuendo in particolare a due direttrici centrali. Da un lato, la piattaforma supporta la protezione e il ripristino degli ecosistemi e della biodiversità marina, grazie a un monitoraggio puntuale di dove e quando si pesca e della pressione esercitata sulle diverse aree. Le informazioni georiferite e cronologiche sulle attività di pesca permettono alle autorità di affinare la gestione delle aree sensibili, calibrare i periodi di fermo e valutare l’efficacia delle misure di conservazione. Dall’altro lato, il sistema favorisce una Blue Economy più responsabile e tracciabile: la registrazione su Blockchain e la disponibilità di dati verificabili lungo la filiera riducono le asimmetrie informative e incentivano modelli di business orientati alla qualità e alla sostenibilità.

Un ulteriore elemento di coerenza con la Mission Charter è rappresentato dal coinvolgimento diretto dei cittadini. S2S mette, infatti, a disposizione una web app che, tramite la scansione di un QR code, consente al consumatore di accedere in tempo reale alle informazioni di tracciabilità del pesce acquistato. In questo modo, il cittadino passa da semplice destinatario di un’etichetta a attore della transizione verso sistemi alimentari marini più sostenibili: scegliere un prodotto tracciato e verificabile significa premiare gli operatori che rispettano le regole e orientare l’offerta verso un uso più responsabile delle risorse marine.

Un contributo concreto alla visione europea per la rigenerazione delle acque

Considerati insieme, S2S e MarObsSys mostrano come l’innovazione digitale possa diventare uno strumento di rigenerazione del mare. I due progetti permettono infatti di:
osservare meglio il mare, grazie a dati affidabili, granulari e condivisi;
gestire meglio le attività di pesca, semplificando i controlli e rafforzando le decisioni basatesu dati certi;
valorizzare la filiera, attraverso informazioni trasparenti che mettono in luce il ruolo e l’impegno dei pescatori.

La Mission Charter è chiara: la transizione verso un ecosistema marino sano e sostenibile non può avvenire senza dati. INFOTEAM, attraverso questi due progetti, dimostra come la ricerca e l’innovazione possano tradurre questo principio in strumenti operativi, contribuendo alla costruzione di un ambiente marino più resiliente, trasparente e comprensibile.

L’articolo Due progetti, un’unica direzione: come INFOTEAM contribuisce alla visione della Mission Charter di ‘Restore our Ocean and Waters’ proviene da Pesceinrete.

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