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Un risultato di straordinaria importanza quello raggiunto nella notte tra il 12 e il 13 dicembre durante il Consiglio Agrifish. Un esito che è arrivato dopo due giorni di trattative serrate e che solo poche ore prima delle 2 di notte appariva del tutto inimmaginabile. Grazie a un intenso lavoro negoziale, al fondamentale contributo degli uffici del MASAF, della Rappresentanza permanente e, soprattutto, alla costruzione di solide e credibili alleanze politiche, è stato possibile ribaltare la proposta iniziale della Commissione europea che prevedeva, per il 2026, un drastico taglio del 64% delle giornate di pesca in tutto il Mar Tirreno.

Nel corso della trattativa, la Presidenza di turno danese ha presentato coraggiosamente una nuova proposta che riduceva il taglio dal 64% al 39%, accogliendo integralmente le richieste avanzate dall’Italia. In particolare, sono state recepite tutte le misure di compensazione e le relative percentuali proposte dal nostro Paese, strumenti che consentiranno nei fatti di neutralizzare qualsiasi riduzione effettiva delle giornate di pesca per il 2026.

“Si tratta di un risultato concreto e di grande rilevanza per il comparto della pesca, che tutela il lavoro e il futuro di migliaia di operatori e delle loro famiglie, dimostrando come un’azione politica determinata e competente possa incidere realmente sulle decisioni europee.” Ha dichiarato Francesca Biondo, direttrice di Federpesca.Un risultato reso possibile anche grazie all’importante e costante collaborazione tra il Ministero, le associazioni di categoria e il mondo della ricerca scientifica italiana, che hanno lavorato in maniera coordinata e con un obiettivo comune: tutelare i pescatori italiani e garantire che nelle scelte di gestione del settore venga riconosciuto il giusto peso alla sostenibilità sociale ed economica, accanto a quella ambientale”

“Un sentito ringraziamento va al Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, per aver dimostrato che la politica, quando è guidata da una visione chiara e dalla volontà di difendere l’interesse nazionale, può prevalere su approcci meramente tecnici e preconcetti. Questo risultato conferma inoltre che in Europa, la volontà popolare e il lavoro dei governi possono ancora orientare le scelte e cambiare il futuro di tanti cittadini.” Ha concluso la direttrice.

Si torna a casa soddisfatti e pronti a lavorare subito per dare certezze ai pescatori e per salvaguardare anche gli operatori dell’Adriatico, penalizzati per il 2026 da scelte unilaterali della CGPM.

L’articolo Federpesca: ribaltata in Europa la proposta di taglio del 64% delle giornate di pesca nel Tirreno proviene da Pesceinrete.

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