[[{“value”:”
L’Associazione Europea dei Produttori di Molluschi (EMPA) ha portato l’allevamento di cozze e ostriche all’attenzione dell’Unione Europea, dimostrando come i molluschi possano essere una forza trainante per un futuro alimentare sostenibile in Europa.
Durante una conferenza di alto livello al Parlamento europeo, presieduta da Stéphanie Yon-Courtin, eurodeputata e vicepresidente della Commissione Pesca, il settore europeo della molluschicoltura ha invitato i responsabili politici dell’UE a riconoscere i molluschi come una pietra angolare dei sistemi alimentari sostenibili.
Organizzato dall’Associazione Europea dei Produttori di Molluschi (EMPA), l’evento intitolato “Food of the Future: the Shellfish Vision for 2040” (“Il cibo del futuro: la visione dei molluschi per il 2040”) ha evidenziato come l’allevamento dei molluschi possa:
- contribuire agli obiettivi del Patto Europeo per gli Oceani, garantendo una produzione alimentare sana e a basso impatto;
- rafforzare l’autonomia alimentare europea producendo localmente proteine nutrienti;
- sostenere le comunità costiere e l’occupazione, in linea con le priorità dell’economia blu dell’UE;
- fornire servizi ecosistemici essenziali, dal miglioramento della qualità delle acque alla promozione della biodiversità marina.
Addy Risseeuw, presidente di EMPA, ha sottolineato la necessità che l’Europa integri pienamente la molluschicoltura nella Visione per la pesca e l’acquacoltura 2040 della Commissione Europea, rendendola un pilastro della resilienza climatica e delle diete sostenibili.
«Date una possibilità ai produttori di molluschi, e loro restituiranno all’Europa mari più puliti, posti di lavoro migliori e un’alimentazione più sana», ha dichiarato.
Raphaëla Le Gouvello, esperta dell’IUCN e fondatrice di RespectOcean, ha ricordato che l’allevamento dei molluschi non è solo un’industria, ma può essere un’attività ocean-positive, parte integrante dell’economia blu rigenerativa, come recentemente riconosciuto dal Congresso Mondiale per la Conservazione dell’IUCN (ottobre 2025).
“L’economia blu rigenerativa – ha sottolineato – è un modello economico che combina la rigenerazione e la protezione rigorosa ed efficace dell’oceano e degli ecosistemi marini e costieri con attività economiche sostenibili, legate al mare e a basse emissioni di carbonio, e con una prosperità equa per le persone e il pianeta, oggi e domani”.
“L’acquacoltura dei molluschi – ha aggiunto – può produrre cibo sano con minori emissioni di carbonio”.
Un dibattito moderato dall’eurodeputata Yon-Courtin ha visto gli interventi di Lorella De la Cruz, capo dell’Unità Acquacoltura presso la DG MARE, Lorenzo Gennari, presidente della European Aquaculture Technology & Innovation Platform (EATIP), e degli eurodeputati Paulo Do Nascimento Cabral e Nicolás González Casares.
In conclusione, l’eurodeputata Stéphanie Yon-Courtin ha ribadito la responsabilità dell’UE nel riconoscere il ruolo strategico dell’acquacoltura nel futuro alimentare europeo: “Il dibattito di stasera ha mostrato come l’allevamento dei molluschi possa essere al centro di un sistema alimentare europeo sostenibile e resiliente, contribuendo allo sviluppo delle nostre regioni costiere. Il settore della molluschicoltura, i suoi professionisti e i loro prodotti non devono essere dimenticati: meritano il posto che spetta loro nelle politiche marittime e alimentari dell’UE”.
Il messaggio per Bruxelles è stato chiaro: gli allevatori europei di molluschi sono pronti a contribuire alla costruzione di un sistema alimentare sostenibile, più verde e più resiliente per il 2040 e oltre.
L’articolo I molluschi al centro del futuro alimentare sostenibile dell’Europa proviene da Pesceinrete.
“}]]