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Si prevede che il mercato francese del granchio vivrà una fase di crescita costante nei prossimi anni, sostenuto dall’aumento dei consumi, dall’attrattiva della cucina nazionale e dal rafforzamento delle importazioni. Secondo un recente rapporto di Research and Markets, il valore complessivo passerà dai 131,76 milioni di dollari del 2024 a 221,1 milioni di dollari entro il 2033, con un tasso medio annuo del 5,92%.

La spina dorsale della produzione interna resta il granchio marrone (Cancer pagurus), diffuso lungo le coste dell’Atlantico e della Manica. In regioni come Bretagna e Normandia, flotte artigianali di piccole e medie dimensioni adottano sistemi di cattura selettiva come nasse e trappole, garantendo rese sostenibili e limitando l’impatto sugli ecosistemi marini. Parallelamente, le importazioni – in particolare di granchio reale e granchio delle nevi da Norvegia, Canada e Russia – consentono di rispondere a una domanda in costante espansione, soprattutto nei centri urbani come Parigi.

La cultura gastronomica

La cultura gastronomica francese rappresenta uno dei principali motori del settore. Il granchio è protagonista sia della ristorazione tradizionale che dell’alta cucina, con un picco di consumi durante le festività natalizie. Inoltre, l’attenzione crescente verso un’alimentazione ricca di proteine magre e omega-3 favorisce il posizionamento del granchio tra le scelte salutistiche, in linea con i trend pescetariani e flexitariani.

Accanto ai consumi domestici, la distribuzione al dettaglio e il comparto Horeca stanno ampliando l’offerta grazie ai progressi nel confezionamento e nella catena del freddo. I prodotti refrigerati, congelati e ready to eat permettono di destagionalizzare la vendita e ampliare il target di mercato.

La sfide strutturali

Tuttavia, le prospettive positive del mercato francese del granchio si scontrano con sfide strutturali. L’aumento dei costi del carburante, la carenza di manodopera e la rigidità delle normative nazionali ed europee incidono sulla redditività dei pescatori. Ancora più rilevante è l’impatto del cambiamento climatico: l’innalzamento delle temperature marine e la perdita di habitat rischiano di modificare cicli riproduttivi e disponibilità delle popolazioni di granchio.

Per rafforzare la resilienza, il settore sta investendo su certificazioni ambientali come MSC, sistemi di tracciabilità e campagne di sensibilizzazione mirate a valorizzare la qualità del prodotto e le pratiche sostenibili. L’orientamento della Politica Comune della Pesca, che punta a tutelare risorse e comunità costiere, rappresenta un ulteriore strumento di sostegno per garantire la competitività internazionale.

Le proiezioni elaborate da Research and Markets confermano come il mercato francese del granchio sia destinato a rafforzare la sua rilevanza in Europa, pur dovendo affrontare sfide economiche e ambientali di rilievo.

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