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Il settore ittico mediterraneo attraversa una fase di forte tensione, segnata da costi in aumento, risorse limitate e regole sempre più stringenti. Le imprese si muovono in un equilibrio delicato tra sostenibilità ambientale e sostenibilità economica, mentre la produttività della flotta resta disomogenea tra le due sponde del bacino. È in questo contesto che Lo Stato della pesca nel Mediterraneo e nel Mar Nero 2025 (SoMFi 2025), in uscita il 28 novembre a cura della Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo (CGPM), acquista un peso decisivo. L’edizione di quest’anno si propone di offrire una visione aggiornata e realistica del comparto, individuando trend, criticità e possibili soluzioni per la gestione delle risorse.
Dati aggiornati e sfide concrete
Il documento fornirà informazioni complete su catture, stock, pratiche di pesca e modelli di acquacoltura. Lo Stato della pesca nel Mediterraneo e nel Mar Nero analizzerà come alcune specie stiano mostrando segnali di recupero, grazie a una migliore gestione, mentre altre continuano a subire forti pressioni. Restano centrali il tema del sovrasfruttamento e l’impatto del cambiamento climatico, che modifica la distribuzione delle specie e riduce la redditività di molte attività costiere. La CGPM punta a rafforzare le politiche basate su dati scientifici, rendendo il rapporto uno strumento operativo per chi decide, investe o lavora nel settore.
Un comparto che deve adattarsi
L’aumento dei costi di energia e manutenzione, la riduzione delle giornate in mare e la concorrenza di prodotti a basso prezzo provenienti da altre aree del mondo mettono alla prova la tenuta economica delle imprese. Allo stesso tempo, l’acquacoltura mediterranea continua a espandersi, spinta dall’innovazione tecnologica e dalla crescente domanda di proteine sostenibili. Lo Stato della pesca nel Mediterraneo e nel Mar Nero 2025 metterà in evidenza come la transizione verso una pesca e un’acquacoltura più responsabili richieda coordinamento tra paesi, investimenti in ricerca e un quadro normativo stabile.
Il valore della cooperazione regionale
La presentazione ufficiale del rapporto, prevista per il 28 novembre a Roma e online, offrirà una piattaforma di confronto tra governi, esperti e operatori. Il SoMFi 2025 non sarà solo un aggiornamento tecnico, ma un riferimento strategico per la governance del Mediterraneo e del Mar Nero. Dalle sue conclusioni emergerà un messaggio chiaro: la sostenibilità non è più una prospettiva teorica, ma una condizione necessaria per la sopravvivenza economica e ambientale del comparto.
L’articolo Mediterraneo e Mar Nero: la CGPM aggiorna la mappa della pesca regionale proviene da Pesceinrete.
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