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Prorogata per cinque anni la deroga alla taglia minima della vongola

Prorogata per cinque anni la deroga alla taglia minima della vongola

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Pesca delle vongole

Prorogata per i prossimi cinque anni la deroga alla taglia minima di 22 millimetri per la vongola (Chamelea gallina). La decisione arriva a seguito del voto con cui la Commissione per la Pesca del Parlamento Europeo ha respinto l’obiezione presentata da alcuni deputati spagnoli del PPE all’Alto Delegato, relativa alla proroga della deroga.

Si tratta di un riconoscimento dei risultati concreti ottenuti dai Consorzi italiani di gestione della pesca delle vongole, che negli ultimi anni hanno dimostrato grande senso di responsabilità e impegno verso la sostenibilità, nonostante le difficili congiunture ambientali ed economiche.

Federpesca accoglie con grande soddisfazione l’esito del voto, che rappresenta un importante successo per il settore della pesca italiano, frutto di un intenso lavoro di squadra e del determinante coinvolgimento di tutti i deputati italiani, capaci di raccogliere ampio sostegno anche tra i colleghi di altri Paesi.

«L’Italia ha fatto squadra e ha vinto una partita difficile. Grazie all’impegno compatto dei nostri rappresentanti, la Commissione ha potuto confermare la validità scientifica e la sostenibilità delle pratiche di pesca italiane» – dichiara Federpesca. 

«Il voto di oggi è un risultato politico importante che tutela un settore strategico da 54 milioni di euro e oltre 1500 operatori e conferma che la strada della responsabilità e della sostenibilità è quella giusta.” – conclude Federpesca.

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Blue Crab Pet Food: Italy’s Circular Economy Model

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In the debate on the future of the seafood supply chain, pet food is emerging as one of the most promising frontiers for creating value from what, until a few years ago, was considered waste.
The transformation of fish and shellfish into food for companion animals is no longer a marginal segment—it now represents a growing market built on quality, traceability, and sustainability. Companies in the sector are focusing on marine-based ingredients, valued for their nutritional contribution, digestibility, and natural omega-3 content.

In the premium segment, pet food companies enhance raw materials derived from fish processing by-products—such as heads, skins, bones, and trimmings—perfectly suitable from a sanitary standpoint and ideal for processing into protein meals or complete foods.
This integration between the seafood industry and high-end feed production is becoming a true model of circular economy, reducing waste while increasing profitability across the sector.

The Fil Blu Project

Within this context, Fil Blu stands out—a project promoted by the Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine with the support of Confcooperative Fedagripesca. The initiative, conceived by Paolo Tiozzo, Vice President of Confcooperative Fedagripesca, and Paolo Manicin, President of the Polesine consortium, transforms the blue crab—an invasive species that has disrupted shellfish farming in the Po Delta—into a raw material for pet food production.

In 2024, 1,894 tons of blue crab were caught in Veneto, but only 38% was sold. Fil Blu provides a concrete response to this imbalance, involving the Universities of Milan and Padua, the startup Feed From Food, the company Sanypet (producer of the Forza10 brand), and the retail chain L’Isola dei Tesori.
With the help of an academic-backed processing technology, blue crab is transformed into protein flour, a key ingredient in animal nutrition.
At Sanypet’s facility, a special edition pâté for cats was developed and distributed through 400 L’Isola dei Tesori stores.
The net proceeds from sales will be donated to the fishermen’s consortium to purchase new machinery, ensuring the project’s long-term economic sustainability.

Exports to Sri Lanka and Mexico

At the same time, the consortium has opened an export channel to Sri Lanka and Mexico, in collaboration with Granchio Blu Trading, the Italian branch of multinational Taprobane Seafood.
In Scardovari, a former clam-processing facility has been converted for the treatment and preservation of blue crab for export, creating new economic opportunities in a region deeply affected by the collapse of traditional production.

In Tuscany, the Orbetello Fishermen’s Cooperative and Fedagripesca Toscana report a growing presence of the species and are evaluating containment strategies based on targeted biological stops and rotational management of repopulation areas.
This approach aligns perfectly with the Fil Blu philosophy: addressing the problem through innovation and cooperation, rather than through emergency measures alone.

From Invasive Species to Opportunity

The transformation of blue crab into pet food now stands as a tangible example of applied bioeconomy, capable of combining environmental sustainability with economic growth.
For the Mediterranean seafood supply chain, it demonstrates that even from a crisis, value can emerge—when driven by knowledge, technology, and collaboration between research and enterprise.

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L’accordo Walmart-OpenAI mostra al settore ittico la rotta dell’eCommerce intelligente

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Nel nuovo ecosistema del commercio globale, l’intelligenza artificiale applicata alla distribuzione dei prodotti ittici non è più un tema di frontiera ma una prospettiva concreta. La partnership tra Walmart e OpenAI, che consente di effettuare acquisti direttamente all’interno di ChatGPT, segna una svolta profonda nell’esperienza d’acquisto digitale. È un passaggio che ridefinisce il concetto stesso di customer journey, fondendo interazione conversazionale, analisi predittiva e logistica integrata.

L’accordo tra il più grande retailer del mondo e la principale piattaforma di intelligenza artificiale generativa non si limita a innovare l’eCommerce, ma introduce un modello operativo che potrebbe ispirare anche la filiera ittica. Attraverso l’uso del linguaggio naturale, il consumatore dialoga con un assistente virtuale in grado di comprendere esigenze, preferenze e contesto. Il sistema propone prodotti coerenti con gusti, dieta e disponibilità stagionale, finalizzando l’ordine con un checkout istantaneo.

Applicare un paradigma simile al comparto ittico significherebbe semplificare l’interazione tra produttori, distributori e buyer. Immaginare un sistema in cui l’intelligenza artificiale suggerisca in tempo reale le referenze più adatte alla stagione, all’area geografica o alle tendenze di consumo potrebbe migliorare l’efficienza della supply chain e ridurre sprechi. Allo stesso tempo, la logistica automatizzata, già al centro dell’accordo Walmart–OpenAI, rappresenterebbe un vantaggio decisivo nella gestione del fresco e nella pianificazione dei trasporti a temperatura controllata.

L’evoluzione tecnologica tocca anche la gestione dei dati e la personalizzazione delle esperienze d’acquisto. Nel modello che il colosso americano definisce “agentic commerce”, l’Ai non risponde soltanto a una richiesta, ma anticipa i bisogni. È una capacità che, traslata nel settore ittico, potrebbe supportare i buyer nella previsione della domanda, nella programmazione degli approvvigionamenti e nell’identificazione di nuovi mercati emergenti. L’apprendimento automatico consentirebbe di elaborare informazioni su preferenze regionali, variazioni di prezzo, performance di vendita e andamento delle scorte, favorendo decisioni più rapide e mirate.

Questa visione non è fantascienza. Le piattaforme di eCommerce specializzate in prodotti ittici, così come le imprese di trasformazione e distribuzione, stanno già esplorando l’uso dell’Ai per migliorare le proprie performance operative. Tuttavia, la vera sfida sarà creare un ecosistema condiviso in cui la tecnologia diventi strumento di connessione, non di frammentazione. L’obiettivo deve restare quello di garantire tracciabilità, sostenibilità e valore aggiunto al prodotto, preservando la qualità e l’identità del pesce mediterraneo.

In prospettiva, la partnership Walmart–OpenAI indica una direzione: un commercio “nativo digitale” dove la conversazione sostituisce la ricerca e l’intelligenza artificiale diventa mediatrice tra domanda e offerta. Per il settore ittico, significa ripensare l’intera catena distributiva in chiave predittiva e personalizzata. La tecnologia è già pronta; ciò che serve ora è la volontà di adottarla con una visione sistemica, capace di coniugare innovazione, logistica e tradizione.

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Mammi: “Proroga UE sulle vongole tutela la nostra filiera”

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“La proroga della deroga europea che consente la pesca delle vongole Chamelea gallina a partire da 22 millimetri è un’ottima notizia per le marinerie dell’Emilia-Romagna. Un risultato concreto che tutela un’intera filiera fatta di imprese, lavoratori e famiglie, ottenuto grazie all’impegno congiunto di istituzioni, consorzi e operatori”.

È quanto dichiara l’assessore all’Agricoltura e alla Pesca della regione Emilia-Romagna, Alessio Mammi, in merito alla decisione della Commissione Pesca del Parlamento europeo, che ha approvato il regolamento delegato che proroga la deroga alla taglia minima prevista dal regolamento Ue 2019/1241. La misura, valida dal 1^ gennaio 2026 al 31 dicembre 2030, consente di continuare la pesca della Chamelea gallina (conosciuta anche come poverazza o lupino) a partire da 22 millimetri, nelle acque territoriali italiane, contro i 25 mm previsti dalla normativa generale.

“Questa deroga rappresenta una scelta di equilibrio tra sostenibilità economica, ambientale e sociale– prosegue Mammi-. In Emilia-Romagna, la pesca della Chamelea gallina è portata avanti dalla piccola pesca artigianale di costa, composta da decine di imprese e centinaia di famiglie. È una filiera di prodotto garantito, tracciato, controllato e riconosciuto per la sua qualità. Una tradizione che ha radici profonde nella nostra cultura marittima e che contribuisce in modo concreto all’economia costiera”.

“La Regione Emilia-Romagna ha sempre sostenuto il comparto, anche nelle sedi europee– conclude l’assessore-. Ringrazio i consorzi di gestione, le associazioni di categoria e tutti coloro che hanno lavorato con determinazione per questo risultato, che assicura continuità operativa e certezza normativa a uno dei settori più rappresentativi del nostro Adriatico”.

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Capodanno cinese 2026: effetti attesi sulla produzione e sull’export ittico asiatico

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Ogni anno il Capodanno cinese, che in Vietnam coincide con la festività del Tết, rappresenta un momento cruciale per la programmazione delle forniture nel settore ittico mondiale. Nel 2026 le celebrazioni si terranno dal 14 al 22 febbraio, con il giorno di Capodanno fissato al 17 febbraio. Come di consueto, molte fabbriche estenderanno la chiusura fino a circa due settimane, e alcune comunicazioni aziendali indicano il periodo 12–23 febbraio 2026.

Si tratta di una pausa tradizionale, ampiamente pianificata, ma che può generare rallentamenti nelle esportazioni di prodotti ittici trasformati e surgelati, in particolare per specie chiave del commercio internazionale come pangasio (Pangasius hypophthalmus), gambero vannamei e tonno precotto o in conserva.

Pressione su tempi e costi logistici

Nei mesi che precedono il Capodanno cinese, i produttori asiatici tendono ad anticipare le consegne, creando un picco di lavorazioni e spedizioni che può comportare ritardi operativi e congestione nei porti. Gli operatori segnalano che, in questi periodi, la disponibilità di container refrigerati può ridursi e i noli marittimi subire leggere fluttuazioni. Tuttavia, negli ultimi anni le autorità vietnamite hanno rafforzato il coordinamento doganale e logistico per mantenere le esportazioni robuste e ininterrotte anche durante le festività.

Materie prime e ripresa post-festività

La disponibilità di materie prime ittiche tende a ridursi nei giorni successivi al Tết. Molti allevatori e pescatori completano i raccolti o le battute di pesca prima della chiusura, e la piena ripresa dell’attività produttiva avviene gradualmente nelle settimane successive, spesso fino ai primi o metà di marzo. Secondo la Vietnam Association of Seafood Exporters and Producers (VASEP), nel 2024 le esportazioni di pesce sono risultate più dinamiche a gennaio, con un rallentamento fisiologico in febbraio e marzo dovuto proprio al periodo festivo.

Un ulteriore elemento da considerare riguarda la temporanea carenza di manodopera: numerosi lavoratori rientrano nei villaggi d’origine per le celebrazioni e non sempre tornano immediatamente. È un fenomeno segnalato in vari settori manifatturieri, incluso quello ittico, e può influenzare la riapertura graduale delle linee di lavorazione.

L’impatto per l’Europa

Per l’Unione Europea, e in particolare per i buyer attivi nei comparti della trasformazione e distribuzione, il Capodanno cinese rappresenta un momento critico della programmazione annuale. Il Vietnam resta uno dei principali hub asiatici per l’export di prodotti ittici verso l’Europa grazie all’accordo commerciale EVFTA, che continua a favorire la competitività di pangasio e tonno. Nei primi otto mesi del 2025 le esportazioni vietnamite di pangasio hanno superato 1,4 miliardi di dollari (+10% su base annua), confermando il ruolo chiave del Paese nelle forniture verso il mercato europeo.

Programmare per tempo resta la strategia migliore

Gli operatori del comparto ittico europeo sono invitati a pianificare e confermare gli ordini con largo anticipo, idealmente entro novembre 2025, per evitare pressioni sui tempi di lavorazione e assicurarsi la disponibilità di materia prima e capacità logistica. La gestione preventiva degli ordini consente di minimizzare i rischi di ritardi e di fluttuazioni dei costi, mantenendo la continuità delle forniture anche nei mesi successivi al Capodanno cinese.
Come ogni anno, chi adotta un approccio programmato potrà affrontare con maggiore stabilità quello che, per l’export asiatico, resta uno dei momenti più complessi del calendario commerciale globale.

Sabrina Benini, Direttore Commerciale e Responsabile Vendite Extracee/Europa di Magic Foods

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