La rivoluzione genetica può sostenere la sicurezza alimentare

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La rivoluzione genetica può sostenere la sicurezza alimentare – Le innovazioni nella scienza genetica hanno portato il mondo “all’alba di una nuova era” e possono promuovere soluzioni a una serie di sfide globali interconnesse, tra cui garantire la sicurezza alimentare, affrontare la crisi climatica e proteggere la biodiversità, ha affermato è QU Dongyu, Direttore generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), ieri alla cerimonia di apertura del Borlaug International Dialogue of the World Food Prize 2024.

“La rivoluzione genetica va oltre l’aumento delle rese”, ha affermato Qu, sottolineando come oggi possa essere applicata in modi personalizzati per migliorare la resistenza di piante e animali a parassiti, malattie e fattori di stress ambientale, tra cui alte temperature, siccità, inondazioni, salinità del suolo e altro ancora.

Questi progressi potrebbero anche “avvicinare persone e culture”, ha aggiunto nel suo discorso principale, From Genetics to the Generation: What Does the Future Hold for Agrifood Systems and Food Culture. Il premio annuale, in onore di Norman Borlaug, considerato uno dei padri della Rivoluzione Verde che ha liberato centinaia di milioni di persone dalla fame grazie al suo lavoro su varietà di grano ad alta resa, è stato assegnato quest’anno a Geoffrey Hawtin e Cary Fowler, in riconoscimento del loro straordinario contributo nel preservare e proteggere il patrimonio mondiale di biodiversità delle colture, in particolare nella gestione e nel finanziamento di banche genetiche delle colture in tutto il pianeta.

Modifica genetica
La tecnologia di modifica genetica accelera significativamente i processi di selezione, agendo più rapidamente dei metodi di incrocio, selezione per mutazione e transgenesi, ha affermato il Direttore generale della FAO, che ha studiato la selezione vegetale e la genetica e ha dato importanti contributi alla comprensione del genoma della patata. Modifica genetica o genomica è un termine che comprende varie tecniche di biologia molecolare. L’avvento di brevi ripetizioni palindromiche raggruppate regolarmente intervallate, note come CRISPR, ha stimolato un rapido aumento della ricerca e delle applicazioni di modifica genetica. CRISPR è più veloce e meno costoso dei metodi più convenzionali di incrocio, aprendo nuovi orizzonti per colture e bestiame adattabili all’ambiente e sensibili alla nutrizione che possono proteggere la biodiversità genetica e contribuire a costruire sistemi agroalimentari resilienti. Il Direttore generale della FAO ha sottolineato che l’editing genetico può essere una manna per la conservazione e il miglioramento dei tratti unici degli alimenti locali e indigeni, mantenendo aperta una “finestra sulla nostra stessa umanità” e diventando “un ponte tra il passato e il futuro, collegando le culture alimentari e promuovendo la resilienza condivisa di fronte alle sfide globali”.

Per questo motivo, il FAO Food and Agriculture Museum and Network, che verrà inaugurato nel 2025 presso la sede centrale della FAO a Roma per celebrare l’80° anniversario della fondazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, collegherà le tecnologie e le culture alimentari globali, mostrando le ricche tradizioni e gli approcci innovativi che hanno plasmato la storia dei sistemi agroalimentari nel tempo.

Gli esperti della FAO hanno prodotto importanti contributi alle connessioni tra editing genetico e sicurezza alimentare e sui sistemi agroalimentari in senso più ampio .

Qu ha sottolineato che il Science and Innovation Forum, uno dei tre pilastri del World Food Forum che la FAO ospita ogni anno presso la sua sede centrale a Roma, è stato istituito proprio per consentire ai membri e ai partner di discutere i vantaggi e i rischi delle tecnologie all’avanguardia.

È fondamentale che i vantaggi siano ampiamente ed equamente condivisi. È inoltre essenziale che i membri investano nel capitale umano e sociale necessario per sfruttare al meglio le nuove tecnologie, ha aggiunto.

I nuovi vincitori del World Food Prize vantano una lunga storia di impegno con la FAO.

Geoffrey Hawtin, uno dei premiati, ha svolto un ruolo chiave nella negoziazione del Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura , ospitato dalla FAO, nonché nella creazione dello Svalbard Global Seed Vault .

Cary Fowler, attualmente inviato speciale degli Stati Uniti per la sicurezza alimentare globale, ha guidato la Conferenza internazionale e il programma sulle risorse fitogenetiche presso la FAO negli anni ’90 ed è stato l’autore principale del Piano d’azione globale per le risorse fitogenetiche della FAO .

Oltre al discorso principale di Qu, la cerimonia ha visto una tavola rotonda sul raggiungimento di un mondo libero dalla fame a cui hanno partecipato Ajay Banga, presidente del Gruppo della Banca mondiale, e Akinwumi Adesina, presidente della Banca africana di sviluppo.

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Accordo Italia-Libia: il Piano Mattei rilancia pesca e relazioni bilaterali

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Accordo Italia-Libia: il Piano Mattei rilancia pesca e relazioni bilaterali – Messaggio di grande apertura quello fatto ieri dal governo italiano alla Libia in merito alla ripresa di relazioni economiche e diplomatiche, grazie alla visita del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Tripoli, in occasione del Forum economico tra la Libia e l’Italia.

Dopo anni di tensioni dovute principalmente al fenomeno dei flussi migratori incontrollati e per alcuni versi anche alle note vicende riguardo i limiti delle acque territoriali che di fatto impediscono la pesca dei nostri natanti, fra i due Paesi appare ora possibile una ripresa del dialogo e un rafforzamento delle relazioni di interscambio economico, favoriti anche dall’adozione del “Piano Mattei per l’Africa”, voluto fortemente dalla Meloni. A gennaio addirittura verranno ripristinati dall’Italia i voli diretti per la Libia.

Il Piano Mattei per l’Africa prevede lo sviluppo di nuovi progetti da condividere con gli Stati africani e dunque anche con la Libia, tra i quali quelli riguardanti la pesca e l’acquacoltura.

Tutto ciò avvalora e rende maggiormente credibile l’impegno preso dal sottosegretario Patrizio La Pietra, a margine dell’incontro della settima scorsa a Roma con la delegazione mista italo libica, nel tentativo, a breve, di inserire nel Piano Mattei il progetto, concretizzato per adesso in un memorandum of understanding, a lui presentato dalla suddetta delegazione composta da responsabili della OP Consorzio Blu Sea del Gambero Rosso di Mazara del Vallo in partneriato con una importante multinazionale libica, per l’attività di pesca sostenibile negli areali libici.

Alla luce degli incontri di ieri del Presidente Meloni a Tripoli appare ancor più probabile questa intesa storica nel campo della pesca che ha visto da fin troppo tempo le due Nazioni sull’orlo di crisi diplomatiche molto serie.

L’auspicio, inoltre, è che si ponga fine, nello specifico, a diretti e scomposti attacchi alle autorità libiche da parte di incompetenti che si ergono a difensori di interessi della categoria dei pescatori, che, se negli anni passati potevano avere un senso, oggi alla luce di potenziali e vitali accordi per la nostra marineria non hanno ragione d’esistere se non nel solo e inutile nutrimento del loro esasperato ego. Di soggetti simili non se ne sente assolutamente il bisogno.

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Microcredito imprese cooperative: firmato protocollo tra Unci e Ente nazionale

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Microcredito imprese cooperative: firmato protocollo tra Unci e Ente nazionale – L’Unci – Unione nazionale cooperative italiane e l’Ente nazionale per il microcredito presentano presso la Camera dei deputati il protocollo d’intesa siglato a sostegno delle imprese cooperative. Un’importante opportunità per le nuove attività che nascono nel Paese e per il consolidamento e il rilancio di quelle esistenti, oltre che per lo sviluppo delle economie locali.

L’appuntamento è per mercoledì 30 ottobre, nella sala del Cenacolo del Complesso di Vicolo Valdina, in piazza Campo Marzio, 42, a Roma.

All’iniziativa sono stati invitati il vicepresidente esecutivo della Commissione europea per la Coesione e le Riforme, Raffaele Fitto, il sottosegretario delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci, il sottosegretario per l’Agricoltura, la Sovranità alimentare e le Foreste, Patrizio Giacomo La Pietra, il presidente commissione Agricoltura Camera dei deputati, Mirco Carloni, il presidente Commissione Agricoltura Senato, Luca De Carlo, il deputato Giuseppe Castiglione, membro Commissione Agricoltura, il deputato Alessandro Battilocchio, membro Commisione Lavoro pubblico e privato e Commissione Politiche dell’Unione Europea, il deputato Marco Cerreto, membro Commissione parlamentare di Inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati, il senatore Domenico Matera, membro Commissione Politiche dell’Unione Europea e Commissione Semplificazione, la vicepresidente della Regione Lazio e assessore allo Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione, Roberta Angelilli, il coordinatore Zes unica Sud, Giosi Romano, la presidente dell’Assemblea Roma Capitale, Svetlana Celli, l’assessora alle Attività Produttive e alle Pari Opportunità di Roma Capitale, Monica Lucarell, rappresentanti di Abi, Banca d’Italia, Bper, Bpi, Cassa per il microcredito.

Il programma dei lavori, moderati dalla vicepresidente nazionale dell’Unci, Maria Pia Di Zitti prevede:

ore 10,00 Arrivo partecipanti e accreditamento
ore 11,00 Saluti Mario Baccini – presidente Ente nazionale microcredito
Andrea Amico – presidente nazionale Unci
ore 11,20 Saluti rappresentanti istituzionali
ore 11,50 Relazioni: Programmi di microcredito e diffusione della cultura della micro finanza per la promozione e il sostegno allo sviluppo delle imprese cooperative. Marco Paoluzi – responsabile Area credito Ente Nazionale per il microcredito
Gennaro Scognamiglio – presidente nazionale Unci Agroalimentare
ore 12,30 Interventi programmati e dibattito
Conclusioni – Mario Baccini

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Acquacoltura in Perù: nuove opportunità con la tilapia

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Acquacoltura in Perù: nuove opportunità con la tilapia – Il Perù sta puntando sempre più sull’acquacoltura per rilanciare l’economia locale e migliorare la sicurezza alimentare. Il Ministero della Produzione (Produce) ha ampliato il piano di gestione per la coltivazione della tilapia, estendendo il suo ambito a nuovi dipartimenti del Paese. Questa espansione mira a promuovere la coltivazione della tilapia nelle regioni di Ayacucho, Apurímac, Huancavelica e Cusco, aggiungendosi ai sei dipartimenti dell’Amazzonia già coperti.

Più tilapia in Perù

La decisione del Ministero della Produzione di includere nuove regioni nel piano di gestione della tilapia rappresenta un passo importante per lo sviluppo dell’acquacoltura in Perù. La tilapia è una specie molto apprezzata per le sue caratteristiche: non dipende dalle stagioni, è altamente produttiva e resistente alle malattie e alle condizioni avverse. Questo la rende un’opzione ideale per i piccoli produttori, che possono così contribuire alla crescita delle economie locali e alla diversificazione della produzione acquicola.

L’inclusione di Ayacucho, Apurímac, Huancavelica e Cusco nel piano di gestione della tilapia è particolarmente significativa per le regioni andine. Queste zone, che non erano state precedentemente incluse nel piano, potranno ora beneficiare di nuove opportunità economiche. Secondo Produce, questa iniziativa contribuirà direttamente alla riduzione del deficit di approvvigionamento a livello nazionale, aumentando l’offerta di questa risorsa nutriente e migliorando la sicurezza alimentare del Paese.

Tilapia: una risorsa chiave per lo sviluppo delle comunità rurali

La coltivazione della tilapia ha un grande potenziale per migliorare il benessere delle comunità rurali. Produce sottolinea come questa iniziativa contribuirà alla lotta contro la povertà nelle regioni andine, promuovendo l’inclusione sociale e rafforzando l’economia locale. L’obiettivo è creare nuove opportunità di lavoro, migliorare la qualità della vita nelle comunità rurali delle montagne e della giungla, e favorire la crescita economica attraverso un’attività sostenibile e redditizia.

Nel 2023, la produzione di tilapia in Perù ha raggiunto le 2.791 tonnellate, rappresentando il 2,7% del raccolto totale dell’acquacoltura del Paese. Con un valore economico di 11,7 milioni di sol, la coltivazione della tilapia ha generato 2.600 posti di lavoro diretti e ha beneficiato indirettamente oltre 10.000 persone, principalmente piccoli produttori nelle zone rurali. Questo dimostra come l’acquacoltura possa svolgere un ruolo cruciale nello sviluppo economico delle comunità più vulnerabili.

L’acquacoltura è una delle soluzioni più promettenti per garantire la sicurezza alimentare e la sostenibilità in un mondo in cui le risorse ittiche naturali sono sempre più sotto pressione. La coltivazione della tilapia, in particolare, offre grandi vantaggi grazie alla sua resistenza e adattabilità. L’espansione della coltivazione di questa specie nelle regioni di Ayacucho, Apurímac, Huancavelica e Cusco aiuterà a creare una catena del valore locale, riducendo la dipendenza dalle importazioni e aumentando la disponibilità di pesce fresco per il consumo interno.

L’iniziativa del Ministero della Produzione di espandere il piano di gestione per la coltivazione della tilapia rappresenta un passo importante per il Perù verso la promozione dell’acquacoltura sostenibile. Con l’obiettivo di migliorare la sicurezza alimentare, promuovere l’inclusione sociale e sostenere le economie locali, la tilapia si sta posizionando come una risorsa chiave per il futuro del Paese. L’acquacoltura, in questo contesto, non è solo una fonte di cibo, ma una vera e propria opportunità per lo sviluppo e il benessere delle comunità rurali.

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Tre milioni di euro dalla Regione Siciliana per progetti di acquacoltura sostenibile

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Tre milioni di euro dalla Regione Siciliana per progetti di acquacoltura sostenibile – Tre milioni di euro per promuovere le attività di acquacoltura e favorire la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti. È l’obiettivo del bando pubblicato sul sito del dipartimento della Pesca mediterranea della Regione Siciliana.

“Il nostro scopo – dice l’assessore regionale all’Agricoltura e alla pesca Salvatore Barbagallo -, in linea con le indicazioni dell’Unione europea, è quello di sostenere le micro, piccole e medie imprese della Sicilia che operano nel settore dell’acquacoltura, della molluschicoltura e dell’acquaponica attraverso investimenti che possano migliorare le apparecchiature di produzione e di sicurezza, anche a bordo delle imbarcazioni di servizio. Il tutto nell’ottica della sostenibilità nel lungo periodo dal punto di vista ambientale. Si tratta di misure di fondamentale importanza per sostenere un settore da sempre strategico per l’economia siciliana aiutando gli imprenditori a lavorare in condizioni sempre più sicure e moderne”.

Ogni progetto approvato potrà essere finanziato con un massimo di 500 mila euro. Il termine ultimo per presentare le domande è di novanta giorni a decorrere dalla data di pubblicazione dell’estratto del bando sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana. Il bando completo è consultabile qui.

Tre milioni di euro dalla Regione Siciliana per progetti di acquacoltura sostenibile

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