OP Blue Sea Mazara: “Taglia minima giusta, ma servono controlli equi nel Mediterraneo”

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L’OP Blue Sea di Mazara del Vallo interviene dopo la pubblicazione del decreto MASAF che ha introdotto la taglia minima gambero rosso e viola di 25 millimetri di carapace. L’organizzazione sostiene la scelta come strumento utile a proteggere gli stock e a garantire un futuro alla pesca mediterranea, ma solleva un punto che resta irrisolto: la mancanza di uniformità nei controlli tra Paesi dell’Unione Europea e Paesi extraeuropei che hanno ratificato le stesse Raccomandazioni della CGPM.

Il presidente Maurizio Giacalone ricorda come la marineria mazarese rispetti da anni regole severe, accettando sacrifici che incidono direttamente sulla redditività delle imprese. Tuttavia, mentre la flotta italiana ed europea è sottoposta a un monitoraggio costante e a sanzioni immediate per ogni infrazione, il quadro nei Paesi extraeuropei appare ancora incerto.

“Sostenibilità – sottolinea Giacalone – significa uguali regole e uguali controlli per tutti i Paesi del Mediterraneo, non solo per l’Unione Europea.”

L’intervento dell’OP evidenzia così una contraddizione che rischia di vanificare gli sforzi dei pescatori comunitari: senza un livello di vigilanza realmente condiviso, le misure adottate in Europa potrebbero tradursi in uno svantaggio competitivo, senza portare benefici reali alla conservazione delle risorse.

L’OP Blue Sea Mazara ribadisce il proprio impegno per una pesca legale, sostenibile e giusta, al fianco delle imprese associate e della comunità peschereccia. L’appello al principio di equità nei controlli diventa quindi centrale: solo un Mediterraneo regolato in modo uniforme potrà garantire la salvaguardia degli stock e la tenuta economica delle marinerie.

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Farmed fish and antibiotics: the real picture

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The relationship between farmed fish and antibiotics is often debated, but the regulatory and scientific reality is very different from common perceptions. In the European Union, legislation strictly bans the use of antibiotics as growth promoters and prohibits indiscriminate preventive treatments. Medications can only be administered in the presence of a diagnosed disease and always under the responsibility of the farm’s veterinarian.

The use of antibiotics is targeted, usually through medicated feed, and always for a limited period. After each treatment, “withdrawal periods” must be observed, meaning the minimum interval before fish can be marketed, ensuring no residues are found in fillets destined for consumption.

Valentina Tepedino, a veterinary doctor specialized in food safety, emphasizes that this is not only a regulatory obligation but also an economic issue: “Antibiotics are expensive and complex to use. No serious producer has any interest in using them massively.”

Food safety is also safeguarded by competent health authorities, which conduct regular checks and residue analyses on seafood products. EFSA reports confirm that the presence of antibiotics in European farmed fish is extremely rare and, when detected, well below legal limits.


Aquaculture today

At the same time, aquaculture is increasingly reducing the use of pharmaceuticals thanks to innovation. The development of specific vaccines, genetic selection of more resistant species, improvements in farming practices, and more careful management of environmental conditions have led to a significant decline in antibiotic treatments over the past two decades.

The result is a production model that not only guarantees consumer safety but also strengthens sustainability and the competitiveness of companies. Talking about farmed fish “full of antibiotics” means ignoring scientific evidence and the real transformation of a sector that is ever more transparent and responsible.

The issue of farmed fish and antibiotics cannot be reduced to stereotypes. Strict regulations, rigorous controls, and technological innovation have made European aquaculture an advanced system, where the use of antibiotics is minimal and always under strict veterinary supervision.


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La gestione sostenibile della pesca produce risultati

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Dal 1° al 5 settembre 2025, la 103ª sessione della Commissione Interamericana del Tonno Tropicale (IATTC) ha segnato un passo significativo in avanti nella gestione sostenibile degli stock di tonno tropicale.

A seguito della raccomandazione del Comitato Scientifico del giugno 2025, la chiusura della pesca è stata ridotta da 72 a 64 giorni, riflettendo lo stato di buona salute degli stock di tonnetto striato, pinna gialla e pinna grossa nell’Oceano Pacifico Orientale (EPO). Questa prima riduzione dal 2009 sottolinea l’efficacia del sistema di gestione basato sulla capacità e sullo sforzo dell’IATTC, che ha saputo bilanciare con successo la conservazione con le esigenze della pesca responsabile.

La flotta a circuizione, che rappresenta il 97% delle catture nell’EPO, continua a guidare gli sforzi di sostenibilità. La flotta del tonno continua a contribuire con finanziamenti a diversi programmi, tra cui un potenziamento del campionamento nei porti, una nuova iniziativa di marcatura in aggiunta a quella già esistente e la copertura al 100% di osservatori nell’ambito dell’Accordo per la Protezione e la Conservazione dei Delfini (AIDCP), garantendo una solida raccolta dati e valutazioni degli stock. Questi contributi, finanziati attraverso una tariffa per metro cubo, dimostrano l’impegno della flotta verso una gestione basata sulla scienza.

Un’altra nuova misura, proposta dalla Polinesia Francese e sostenuta dalla flotta, rende più semplice per le navi tracciare i propri FAD attraverso i confini e prevenire i rischi di spiaggiamento sulle isole del Pacifico. Un traguardo storico è stato il lancio dell’Alleanza Internazionale per il Recupero dei FAD nell’EPO, firmata da quattro importanti associazioni del tonno: ATA (American Tunaboat Association, USA), AGAC (Associazione delle Grandi Navi Congelatrici di Tonno, Spagna, membro di Europêche), ATUNEC (Associazione delle Navi da Tonno dell’Ecuador) e FIPESCA (Fondazione Internazionale per la Pesca, Panama). Questa iniziativa, sostenuta dalla flotta a circuizione certificata MSC, finanzierà progetti di recupero e prevenzione dello spiaggiamento dei FAD, rafforzando la leadership del settore nella mitigazione degli impatti ambientali.

Purtroppo, il tentativo dell’UE di aumentare la copertura degli osservatori — mirato in parte a garantire condizioni di parità con le flotte a palangaro asiatiche, le cui navi continuano a non rispettare i requisiti minimi di copertura — ha nuovamente incontrato una forte opposizione, in particolare da parte di Cina e Giappone. Questi Paesi hanno anche rifiutato di attuare la politica sulle pinne di squalo, come invece fa la flotta europea da 13 anni.

“Questa sessione riflette anni di impegno dei nostri pescatori per mantenere le popolazioni di tonno in condizioni ottimali e poter avere uno stile di vita sostenibile nel tempo,” afferma Julio Morón, Direttore Generale di OPAGAC/AGAC e rappresentante di Europêche durante questi incontri. “I pescatori sono i custodi del mare e coloro che, con iniziative come la creazione di questo Fondo, mostrano leadership e soluzioni per una pesca a circuizione sostenibile.”

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La farina di krill migliora crescita e sopravvivenza del salmone

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È stato dimostrato che la farina di krill nel trasferimento del salmone può migliorare significativamente crescita e sopravvivenza degli animali. Un nuovo studio condotto da Skretting in collaborazione con Aker QRILL Company ha evidenziato come mangimi contenenti QRILL Aqua offrano vantaggi concreti in una delle fasi più critiche dell’allevamento: il passaggio dall’acqua dolce all’acqua salata.

Una fase delicata per l’acquacoltura del salmone

Il trasferimento in mare rappresenta un momento ad alto rischio per gli allevatori, caratterizzato da riduzione dell’appetito, stress osmoregolativo, maggiore esposizione alle malattie e tassi di mortalità elevati. Secondo i dati del settore, le perdite più rilevanti si concentrano proprio nei primi mesi in mare, con ricadute economiche e in termini di benessere animale.

“Combinando l’esperienza di Skretting nei mangimi con i benefici nutrizionali di QRILL Aqua, abbiamo potuto testare il prodotto in condizioni di allevamento reali. È un esempio concreto di come la collaborazione possa far avanzare le soluzioni per il settore”, ha spiegato Kjetil Berge, R&D Leader di Skretting.

I risultati del trial commerciale

Il test, durato 116 giorni e condotto in un impianto di Harstad (Norvegia), ha confrontato una dieta con il 15% di farina di pesce con una formula che includeva il 10% di farina di krill QRILL Aqua, riducendo di un terzo l’impiego di farina di pesce.

I risultati hanno mostrato che i salmoni alimentati con QRILL Aqua hanno:

  • consumato il 3% in più di mangime
  • registrato una mortalità inferiore del 22%
  • raggiunto una crescita superiore del 4,8%

Dati che, secondo i ricercatori, possono incidere in modo rilevante sul benessere del pesce e sulla produttività degli allevamenti.

Una risposta alle nuove sfide nutrizionali

Con la progressiva riduzione della farina di pesce a favore di proteine vegetali e ingredienti alternativi, gli allevatori si trovano a gestire problematiche legate a palatabilità, squilibri nutrizionali e competizione con l’alimentazione umana.

“QRILL Aqua è un ingrediente marino sostenibile e funzionale che fornisce proteine di alta qualità, omega-3 e nutrienti essenziali. In questo modo aiuta a mantenere i pesci in salute e performanti, sostenendo al contempo gli obiettivi ambientali”, ha commentato Kaur.

Lo studio, intitolato “Krill Meal Boosts Growth and Survival in Atlantic Salmon Smolts After Seawater Transfer”, è stato pubblicato sul Turkish Journal of Fisheries and Aquatic Sciences.

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In Francia le importazioni di gambero crescono del 19%

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È la Cámara Nacional de Acuacultura dell’Ecuador a darne notizia, diffondendo i dati EUROSTAT: tra gennaio e luglio 2025 le importazioni di gambero in Francia hanno registrato un incremento del 19% in volume e del 20% in valore rispetto allo stesso periodo del 2024.

Il mercato francese conferma così un trend di crescita stabile, con un aumento medio del 4% negli ultimi tre anni. A guidare la classifica dei fornitori è l’Ecuador, che rafforza la sua leadership conquistando il 55% delle forniture, pari a 38.000 tonnellate, grazie a un incremento del 61% rispetto al 2024.

Al secondo posto si posiziona l’India, con l’11% del totale e 7.806 tonnellate, in crescita del 12%. Segue il Venezuela, che si ferma al 7% con 4.610 tonnellate, subendo però un calo drastico del 59%. Il restante 27%, pari a 18.839 tonnellate, proviene da un gruppo eterogeneo di Paesi.

Questi dati non solo fotografano la competitività crescente del comparto ecuadoregno, ma offrono anche un indicatore importante per gli operatori europei, in particolare italiani, che guardano con attenzione all’evoluzione dei mercati esteri per calibrare forniture e partnership.

La dinamica positiva della domanda francese conferma come il gambero resti una delle categorie ittiche strategiche per il commercio europeo, con margini ancora significativi per i player capaci di rispondere a criteri di qualità, sostenibilità e continuità nelle forniture.

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